𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟎

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Era proprio DD, nella sua enorme felpa verde lime, mentre era impegnata a lucidare la sua padella con tanto impegno. Si poteva scorgere dalla distanza la punta della sua codina muoversi da sotto il lembo della felpa.

«Oh no, è armata!» esclamò Piadina spaventato «Io resto indietro!»

Lyon scosse la testa e ridacchiò della reazione del ladruncolo, mentre Strecatto appena la vide la chiamò a gran voce.

«Ciao DD!» salutò raggiante, incamminandosi verso la piccola.

Lei lo sentì e i suoi occhioni verdi sembrarono brillare di felicità. Andò incontro a Strecatto, che si era chinato per la troppa differenza di altezza e per abbracciarla.
Dopo il terribile trauma di vederla esalare l'ultimo respiro a causa di un attacco vigliacco alle spalle, persino agli altri venne quasi voglia di unirsi a quell'abbraccio.

«Stai bene?» le chiese Strecatto.

La piccola annuì e poi salutò con la mano tutti gli altri presenti.

«Senti, DD...» si intromise Lyon, che sentiva di doverle dire qualcosa «... Mi dispiace per... Quello che ti è successo... Non ti abbiamo aiutata...»

La piccola scosse la testa «Non fa niente!»

Tutto il gruppo sobbalzò nel sentire la sua voce, tranne Anna, che la stava appena conoscendo. Non si aspettavano che iniziasse a parlare con tutti loro presenti dopo che aveva passato intere giornate a comunicare tramite mugugni e il gioco dei mimi.
La sua voce era acuta e adorabile, come quella di una bambina, ma probabilmente era dovuta alla statura. Inoltre, come tutto il resto del volto, non si riusciva ad intravedere il labiale delle labbra nell'oscurità del cappuccio.

«Dopotutto mi hai salvata distruggendo la fonte dei suoi poteri, quindi sono io a doverti ringraziare!» continuò lei.

«Avevi ragione, Stre! È davvero carina e simpatica!» disse Anna, avvicinandosi «Ciao, io sono Anna!»

DD scondinzolò nel ricevere i complimenti dalla ragazza «Aah che piacere vederti Anna! E tu sei bella proprio come diceva Lyon! Hai riportato la luce nei suoi occhi!»

Lyon alzò gli occhi al cielo «Insomma, ma vi siete messi d'accordo per mettermi in imbarazzo?»

La ragazza ridacchiò e andò a stringersi al suo braccio «Suvvia, non fare il musone!»

«Già, non c'è niente di male nell'essere un tenerone innamorato!» lo pizzicò Cico.

Chiacchierarono per un po' con DD, che sembrava aver superato quella sottospecie di timidezza che aveva prima, o comunque aveva accantonato il motivo del suo mutismo. Era un tipetto simpatico.

Rinvagarono il morso che aveva dato a Cico quando voleva mettere mani nella sua cassa contro la sua volontà e di come lui era passato a nominarla "quella" a fare l'amicone dopo aver scoperto quanto fosse brava a preparare biscotti. Di consueto, tirarono in ballo anche il suo piano malvagio per sbarazzarsi degli Enderman.

«Biscotti all'acqua?» ripeté Anna ridendo.

«Io sono ancora del parere che sia un piano geniale!»

Stanco di tenere il nido in mano, Cico se lo sistemò sulla testa in modo che le sue corna lo mantenessero ben saldo e che non scivolasse di lato, per poi coprirlo con il suo cappello.

«Il piano teoricamente è geniale...» disse DD, in piedi sopra la sua cassa in modo da essere un po' più alta.

«Oh ti prego DD, non assecondarlo! È uno scemo!» si lamentò Lyon.

𝑾𝒆 𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒆 ❬𝚆𝙶𝙵 𝙵𝚊𝚗𝙵𝚒𝚌𝚝𝚒𝚘𝚗❭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora