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«NONNO TOMBALDO!!! DOV'È???»
Lyon esplose e DD saltò spaventata all'indietro, finendo per incastrarsi in una siepe.
«Vive affianco a te, no?!» rispose di getto Alex, con i capelli tutti rizzati dallo spavento.
«MA È TUTTO CAMBIATO DOPO LA SPARIZIONE DI ANNA! SIETE CERTI CHE SIA ANCORA LÌ???»
Cico, Alex e Giorgio si guardarono ancora, chiedendosi in silenzio se qualcuno di loro sapesse qualcosa; il panico che stavano letteralmente sudando dalla loro fronti li stava tradendo. Intanto Strecatto cercava di rassicurare DD.
«N-non ci abbiamo mai fatto caso, in realtà!» dovette ammettere Giorgio a bassa voce.
«COME NON CI AVETE MAI FATTO CASO??? SIETE DELLE BESTIE!!!»
Strecatto era quasi riuscito a far uscire DD dalla siepe ma l'ennesimo urlo improvviso la fecero saltare nuovamente dentro il groviglio di foglie e rametti.
Lyon invece prese a correre diretto verso il quartiere, inseguito dai suoi amici - Strecatto li seguì in ritardo per poter liberare la piccola -.Frenò la sua corsa pazza solo dopo esser arrivato di fronte a quella che doveva essere la casa del nonno.
Era sempre lì e non sembrava esser cambiata, solo un po' trascurata con folte erbacce nel giardino, vetrate opace e lampadine delle luci esterne rotte.In più, vi era un cartello proprio affianco alla porta che recitava:
"R.I.P. NONNO TOMBALDO, amatissimo nonno che lascia la sua vecchia Tombalda e quei disgraziati dei suoi vicini.
P.s.: nessun Enderman prenderà mai la mia casa, chiaro? FUORI DALLA MIA PROPRIETÀ!"
Cico scoppiò a piagnucolare «NOOO, NONNO!!!»
«PERCHÉ? COME È SUCCESSO? COME ABBIAMO FATTO A NON ACCORGERCENE???» urlò tristemente Alex, unendosi al pianto di Cico.
Lyon fissò il cartello con una insolita calma apparente.
Giorgio si affiancò a lui in silenzio, per mostrargli la sua vicinanza. Sapeva, come tutti, quanto Lyon fosse affezionato a quell'anziano e buffo signore, quasi come se lo sentisse davvero suo parente. In un mondo già di per sé grigio e triste senza Anna, la morte di Nonno Tombaldo doveva risultare più difficile di quanto lo sarebbe stata in circostanze normali.«Sono... Davvero dispiaciuto, Lyon.»
Lyon però continuava a fissare il cartello. Non stava andando in crisi come a seguito della sparizione di Anna, e neanche stava piangendo interiormente quella perdita. Il suo, in realtà, era uno sguardo indagatore.
«Lyon?» lo richiamò Giorgio.
«Senti un po'...» parlò senza smettere di osservare il cartello «Potresti aprire la porta?»
Giorgio prese quella richiesta come un favore, come se Lyon non si sentisse in grado di entrare in casa e realizzare che veramente il nonno non c'era più.
Infatti non obiettò nulla e andò ad aprire la porta senza indugi. Non appena girò il pomello si sentì il tipico rumore di un meccanismo di redstone in funzione e prima che potesse accorgersene si ritrovò completamente bagnato dalla testa ai piedi.«MA CHE DIAVOLO???» strillò e schizzò via dall'ingresso.
Esattamente sopra la porta un paio di blocchi bianchi si erano sollevati rivelando uno spazio vuoto nel muro, che poco prima doveva essere pieno d'acqua gelata.
«È una trappola geniale!» esclamò Alex, dopo aver realizzato l'accaduto.
«Direi anche specifica.» disse Lyon mentre si avvicinava al cartello «Il nonno vuole chiaramente tenere alla larga gli Enderman! Non avete forse notato che il Post Scriptum è stato scritto in prima persona?»
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𝑾𝒆 𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒆 ❬𝚆𝙶𝙵 𝙵𝚊𝚗𝙵𝚒𝚌𝚝𝚒𝚘𝚗❭
Fanfic𝐼𝑙 𝑠𝑒𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑑𝑖 "𝑻𝒉𝒆 𝒔𝒐𝒖𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒓𝒆𝒗𝒆𝒏𝒈𝒆" 𝑻𝒓𝒂𝒎𝒂: ᴀɴɴᴀ ᴇ̀ sᴄᴏᴍᴘᴀʀsᴀ ᴅᴀʟ ɢʀᴜᴘᴘᴏ ᴡɢғ ᴀ ᴄᴀᴜsᴀ ᴅɪ ᴜɴᴀ ᴍᴀʟᴇᴅɪᴢɪᴏɴᴇ ᴇ ᴄɪᴏ̀ ʜᴀ ᴄᴏᴍᴘᴏʀᴛᴀᴛᴏ ᴀ ᴅʀᴀsᴛɪᴄɪ ᴄᴀᴍʙɪᴀᴍᴇɴᴛɪ ɴᴇʟʟᴀ ᴠɪᴛᴀ ᴅɪ ʟʏᴏɴ ᴇ ᴅᴇɪ sᴜᴏɪ ᴀᴍɪᴄɪ. ɪ ɴᴏsᴛʀɪ ᴇʀᴏɪ sɪ ɪᴍᴘᴇɢɴᴀɴᴏ ᴀʟʟᴀ ʀ...