Peter Parker|| Resta con me

30

Pov Peter

Apro la porta entrando nel salotto della torre e alzando molto lentamente verso Thor e Bucky che sono sul divano

-Ciao- sussurro poco prima di lasciarmi cadere sul divano, guardo l'orologio notando che sono soltanto le sei di mattina

-Come stai?- mi chiede Thor, scuoto la testa in segno di negazione sospirando

-Non da ancora nessun segno di vita, sono stato con lei tutta la notte, le ho parlato, l'ho implorata di svegliarsi ma...- lascio la frase in sospeso facendo intuire ciò che intendo

-Tu come stai?- mi chiede Bucky

-Va tut...-

-Non provare a dire che va tutto ben, qui nessuno sta bene, non hai bisogno di fingere- continua il Dio del tuono, ha il viso provato con profonde occhiaie nere sotto gli occhi azzurri, guardoil super soldato ed anche lui non è messo affatto bene, le volte che torno qui lo trovo sempre con una birra o una bottiglia di weschey nelle mani, come in questo moment, penso cerchi di affogareil dolore nel alcool ma invano vista la sua condizione 

-Quando me ne sono andato la stavano visitando- mi passo le mani sul viso stanco

-Peter sai ciò che ha detto il medico ed oggi è..-

-Si, lo so- interrompo bruscamente ciò che stava per dire Strange, mi alzo di scatto e vado di sopra, ho bisogno di stare solo.

Attraverso il corridoio ma poco prima di arrivare alla porta della mia camera mi immobilizzo davanti alla su, allungo la mano tremando verso la maniglia e lentamente la apro, le luci sono spente e la poca luce che entra dalle finestre è quella del sole che sta sorgendo lentamente.

Quando inizio a far vagare il mio sguardo per la stanza i nostri ricordi riaffiorano colpendomi come un proiettile al centro del petto e scavando un buco al centro; faccio per richiudere la porta ma il mio sguardo viene catturato da una figura nell'angolosinistr, è seduta a terra con le gambe piegate e le mani tra i lunghi capelli, esito un attimo ad entrare ma mi faccio coraggio e avanzo lentamente chiudendomi la porta alle spalle.

Mi siedo davanti a lui osservando difuori

-Sei tornato ora- afferma non guardandomi -Come sta? Dimmi la verità- lo guardo con rammarico

-Male sta male- sospiro -Sono stato con lei due giorni interi e la situazione non è migliorata affatto, ho parlato con lei, le sono stato accanto, l'ho coccolata, ma nulla è servito, non ha dato segni di vita nemmeno una volta- rispondo in modo sincero riportando lo sguardo al cielo difuori che si colora di rosa ed arancione lentamente, mi è sempre piaciuto vedere il cielo colorarsi di mille sfumature diverso, ma ora tutto mi sembra così distante, così irreale senza di lei, niente sembra avere più senso, guardo i colori nascere senza entusiasmo e gioia perchè l'unico colore che vorrei vedere ora è quell'ambrato dei suoi occhi , dove posso perdermi ed affogare ma allo stesso tempo rinascere migliore di com'ero; qualche lacrima inavvertitamente bagna il mio viso, ma non mi importa, niente è importante se lei non c'è.

-Ho paura...- sussurra Loki in modo quasi impercettibile davanti a me, alzo lo sguardo e solo ora noto che tra le mani stringe un suo peluche, resto zitto ascoltandolo attentamente -Gliel'ho regalato io questo- dice riferendosi al pupazzetto- La conoscevo da qualche mese e non sapevo ancora fosse mia sorella ma ero comunque inspiegabilmente legato a quella piccola peste, lei vide del buono in me e questo mi ricordò mia madre, era l'unica prima di Sharon a trattarmi normalmente, non mi vedeva come un mostro nonostante le cose spregevoli che avevo combinato- lo vedo fare un mezzo sorriso -è stata mia sorella dal primo momento anche se non di sangue, dopo Frigga non pensavo sarei più tornato a fidarmi e ad affezionarmi, nemmeno con Thor ho questo legame così forte e so che mai l'avrò con nessun altro- finisce riguardando fuori, cala un silenzio tombale tanto che riesco a sentire il mio cuore battere -Tu credi che..-