Valentina

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La conversazione tra le ragazze fu bruscamente interrotta da Ciro che stava urlando a Viola di levarsi e smetterla di toccarlo. Valentina guardava la scena incredula, mentre Beppe cercava di calmare le acque.

Beppe: "Okey si torna in cella forza!"

Viola si girò per guardare Valentina con uno sguardo che fece rabbrividire la mora: quella ragazza trasmetteva brutte emozioni. Nad e Silvia notarono questa cosa e si guardarono con fare preoccupato, loro sapevano di cosa era in grado di fare la rossa. Prima che potessero parlarne con Valentina però, Liz portò via anche le ragazze lasciando la ragazza completamente sola.

Per un istante rimase immobile, per poi "risvegliarsi" e raggiungere Beppe che stava portando via i maschi; ancora non conosceva bene l'istituto ed era un casino poi se non li trovava. Fortunatamente erano in cortile e stavano giusto per entrare. La ragazza fece una corsetta per raggiungere Beppe che era al capofila.

Valentina: "Beppe aspetta! Potrei parlare con Ciro una volta in cella per chiedere cos'è successo? Sai, credo di stare simpatica ai ragazzi"

Disse a bassa voce per non farsi sentire dagli altri, nella speranza di poter convincere l'uomo. Lui ci pensò su un attimo e decise di accettare, anche perché stavano tentando di tutto per salvare Ciro dal suo inevitabile destino e se Valentina era la soluzione valeva la pena provarci. 

Beppe: "E va bene... appunto in cella sarebbe meglio così gli altri non possono disturbare."

...

Carmine - pov

Oramai eravamo entrati in cella io e Filippo. Mentre sistemavo le cose che avevo lasciato questa mattina sul mio letto sentivo il mio amico parlare di cosa fosse successo poco fa: sinceramente a me interessava poco ma se a Filì interessava potevo ascoltare.

Filippo: "Secondo te cos'ha Ciro? Viola la trattava come una principessa"

Carmine: "Pecche è arrivata un'altra a rubarle il trono Filì, t'agg ritt di lasciarla stare"

Provai a parlare in italiano il più possibile per farlo capire... avvolte dimenticavo proprio che il Napoletano non lo capiva.

Filippo: "Vedessi come parla con me, che cazzo Ciro mi rovina la vita tutti i giorni e mi deve anche rompere le palle con le ragazze?"

Disse un po' ad alta voce, e io lo zittì immediatamente prima che qualcuno lo uccidesse.

Carmine: "O Filì iss nun fa pe te, concentrati su Naditza per piacere"

Oltre ad avere i miei problemi, con il fatto che devo badare alla mia ragazza e mia figlia devo anche pensare a Filippo e le sue cavolate. Avvolte mi fa davvero arrabbiare, ma questo significa essere amici no?

Fine pov -

Una volta tutti dentro, Beppe fece entrare silenziosamente la ragazza nella cella del giovane Conte e Ricci. I due non se ne accorsero neanche, stavano con le spalle alla porta a parlare di affari. Valentina non volendo sentire cose che non dovrebbe li interruppe attirando la loro attenzione.

Valentina: "Ciro?"

Il ragazzo si girò di scatto sentendo il suo nome da quella voce angelica. I suoi occhi si illuminarono e iniziò immediatamente a sorridere. Eduardo sorrise a sua volta vedendo il suo migliore amico così innamorato.

Ciro: "Ua ciùciù che ce fai ca?"

Edoardo si alzò dirigendosi verso il bagno.

Edoardo: "Vi lascio da soli ja, agg capit"

Il ragazzo dagli occhi neri annuì, un modo per ringraziarlo. Valentina si sentì un po' in imbarazzo, lei voleva solo parlare e sembrava che Edo aveva capito male. Ciro si avvicinò alla mora, accarezzandole i capelli con dolcezza, a differenza di come aveva trattato Viola prima.

Ciro: "Si tropp bell Valentì, me fai ascì pazz. Pari un sogno"

La ragazza guardò in basso con timidezza, non potendo fare a meno di sorridere.

Valentina: "Non esagerare Cì"

Ciro: "Ma che esagerà e esagerà, nun vedi come ti guardano gli altri?"

Valentina si mise a ridere, guardandolo in quei bellissimi occhi. Non riusciva a prenderlo seriamente, proprio perché lei non si sentiva bella come diceva lui. Ciro si avvicinò così tanto che le loro labbra si strofinarono, mise una mano sul suo fianco per avvicinarla ancor di più e far toccare i loro corpi ma lei fece un passo indietro a malincuore.

Valentina: "Ciro io sono venuta qui per chiederti cosa era successo con Viola..."

Solo a sentire il nome della rossa Ciro non era più eccitato e si sedette sulla sedia, accendendo una sigaretta.

Ciro: "La dovevi nominare?"

Valentina: "E certo, è la tua raga-"

Ciro: "Io ho chiuso con lei Valentì."

Ammise, espirando il fumo fuori per non far respirare alla ragazza sostanze tossiche. La ragazza non sapeva come rispondere sinceramente. Lui faceva così sempre? Quando trovava una migliore della precedente, la scartava? La mora si sedette a terra vicino a lui e decise di chiederlo senza peli sulla lingua.

Valentina: "Se trovi una meglio di me, mi scarterai?"

Ciro quasi si strozzò a sentire quelle parole, buttando via la sua sigaretta immediatamente e prendendo la mano della ragazza per farla alzare.

Ciro: "Assiettate ca"

Disse, indicando le sue gambe. Lei fece quello che le era chiesto senza controbattere, sentendo immediatamente che era molto "felice" di questa cosa.

Ciro: "Ciùciù ij nun te lasc mai, o voi capì o no che tu sei nata cos?"

Confessò, poggiando il mento sulla sua spalla e sentendo il suo buonissimo profumo di vaniglia.
Non ce la faceva più, lui voleva toccarla, vedere ogni centimetro del suo corpo e sentirla urlare il suo nome. Mentre cercava di trattenersi, si ricordò di quello stronzo che aveva messo le mani addosso la sua donna.

Ciro: "O omm e medd della discoteca ancora ti cerca? U sacc che vi conoscete stavi con lui al tavolo"

Valentina mise una mano sulla gamba di Ciro accarezzandola, ma venne fermata dal ragazzo subito dopo.

Ciro: "Ciùciù se mi tocchi nun pozz resistere... rispunn ja"

Valentina: "Sì, forse vado a trovarlo... non sta mangiando niente e non voglio che muoia"

Ciro: "La morte è chill che si merita, nun andare Valentì"

Valentina: "Sì ma pensa ai suoi genitori... poi viene con me la mia amica e il suo ragazzo, non ti preoccupare"

Ciro: "Statt accort. Tu vai però se ti tocca o ric accussì l'accir"

E così continuarono a parlare per qualche ora, anche insieme ad Edoardo che povero non poteva stare tutta la sera in bagno.


Ho fatto un piccolo capitolo solo per farne uscire 2 in un giorno, così non rimanete a bocca asciutta :))

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