Nei tuoi occhi vedo il mare

Scapperesti via con me?

Erano passati un paio di giorni dal litigio di Valentina e Ciro, e ancora non si erano proferiti parola. Oramai la ragazza stava solo con Filippo, Carmine e Pino, ma ogni tanto Pirucchio, Totò e Edoardo venivano a parlarle. E per le ragazze stava con il solito gruppetto di Nad, Silvia e Gemma.

Valentina da quel incidente del cane di Pino veniva controllata costantemente da Lino e Beppe, non la lasciavano un minuto da sola; sopratutto ora che la mora ha iniziato a dare una mano anche per la preparazione della barca per poter passare le giornate al mare. Oramai preferiva stare più all'IMP che a casa sua, perché poi doveva subirsi Andrea.

Oggi la ragazza aveva deciso di tenere i suoi capelli naturali, mossi, e di vestirsi di bianco. Filippo quel giorno le stava dietro più del solito, era il giorno in cui si voleva confessare e questa cosa solo Carmine la sapeva e che non approvava per niente, ma non c'era letteralmente niente che potesse fermare la testardaggine del suo amico.

Filippo: "Valentina secondo me dovresti piastrare di meno i capelli, così mossi stai benissimo. Cioè, stai bene anche con i capelli lisci eh"

Confessò il Milanese, arrossendo leggermente per il coraggio che aveva a dirglielo. Ciro non stava lavorando, era in disparte a fumarsi una sigaretta ma aveva sentito forte e chiaro il Chiattillo complimentare la sua Valentina. Gli bruciava non poterle parlare.

Valentina: "Lo pensi davvero??"

Chiese la ragazza con entusiasmo; lei era piuttosto insicura dei suoi capelli naturali, anche se tutti dicevano che era bella uguale. Filippo annuì, ridendo leggermente da quanto l'aveva resa felice con quelle parole.

Valentina: "Grazie Filì, lo apprezzo veramente"

Ciro non ce la faceva più a stare in quel posto, si sentiva soffocare a vedere la ragazza sorridere per qualcun altro, trattare con dolcezza qualcun altro, parlare dei suoi problemi con qualcun altro... non aveva senso, Valentina queste cose doveva farle con lui. Uscì nervosamente e si sedette al campetto per farsi una canna e godersi almeno del bel tempo.

Valentina si era accorta di questa cosa e aveva intuito che era molto probabilmente per Filippo, ma a lei non interessava. O almeno, faceva finta. Le faceva male non parlare con Ciro, ma se lui non voleva non poteva forzarlo.

Edoardo: "Valentì vieni t'agg ricr coccos"

La chiamò il giovane Conte, e lei ovviamente fece quello che le aveva chiesto.

Valentina: "So già cosa mi dirai Edo, io con Ciro non ci parlo se lui non vuole. Io non corro dietro i ragazzi"

Edoardo: "O stai tranquilla pccré non era manco per quello... t'agg ricr di Teresa, l'altro ieri sono andato a presentare la mia poesia."

Valentina: "Aah vero!"

Esclamò, ricordandosi che gliela aveva fatta sentire quando stavano al laboratorio di cucina.

Valentina: "E??"

Edoardo: "C stav pur Carmela, però sono riuscito a nascondermi insieme a Teresa... e niente abbiamo nuotato e l'abbiamo pure fatto"

Sorrise beffardo, ricordandosi di quel bellissimo giorno. Valentina gli diede una pacca sulla nuca scherzosamente, ma anche per fargli capire che un po' si doveva vergognare per quello che aveva fatto. Insomma, fare le corna non è qualcosa di cui andare molto fieri, sopratutto se si aspetta un figlio.

Valentina: "Ricorda che è da stronzi fare il doppiogiochista, scegli o una o l'altra"

Edoardo: "Eh o sacc mo risolv tutt e cos..."

Valentina: "E anche in fretta! Guarda che avrai un figlio!"

Edoardo alzò gli occhi al cielo.

Edoardo: "Nun me mette pressione Valentì"