Solo l'amore ci può salvare

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Valentina e Ciro si trovavano in uno dei tanti sgabuzzini dell'IMP. In realtà la ragazza non ci era proprio andata liberamente, è stata letteralmente trascinata da Ciro. Quest'ultimo chiuse la porta violentemente e sbatté la ragazza contro essa.

Valentina: "Ciro! Cosa succede??"

Chiese, tremando come una foglia. Non capiva perché fosse così arrabbiato con lei, così diverso. I suoi occhi erano freddi, non la guardava con quella luce che illuminavano i suoi bei occhi neri.
Quando era così, Valentina si spaventava di lui.

Ciro: "Valentina famm capì... tu prima parl co punto e virgola, mo fai pur a zoccl co chiattil!?"

Urlò quasi, cercando di contenersi e non essere violento. Valentina da spaventata a morte diventò incazzata nera da come l'aveva chiamata, e così gli diede uno schiaffo. Ebbene sì, lei aveva appena dato uno schiaffo a Ciro Ricci. Ovviamente non gli aveva fatto niente da quanto era debole la ragazza nei suoi confronti, ma era il gesto che contava.

Valentina: "Ma cosa dici... io non ho detto niente alla direttrice se ti stai riferendo alla storia di Pino! Sì, il comandante mi ha fatto delle domande, ma io non ho mai fatto la spia perché volevo sentire LA TUA versione! E non ti permettere di chiamarmi zoccola, hai capito!? Io sono una ragazza che viene da una famiglia rispettabile, zoccola lo vai a dire ad un'altra!!"

Dopo avergli sbraitato addosso, aprì la porta uscendo dallo sgabuzzino. Stava ancora tremando, ma questa volta dalla rabbia e dallo stupore; non si era mai arrabbiata così tanto, di solito era una persona molto paziente... ma non poteva mancarle di rispetto, lei conosceva il suo valore e non avrebbe permesso nessuno di trattarla come se fosse una poco di buono.

Si avviò verso il campetto, facendo respiri profondi per calmarsi. Beppe e le ragazze erano già presenti ad aspettare appunto Valentina... nessuno dei ragazzi aveva osato dire che si trovasse con Ciro ovviamente, quindi l'uomo non sapeva minimamente dove si trovasse ne lei ne il giovane Ricci.

Beppe: "Valentina, ma dov'eri finita???"

Le disse dopo aver sospirato, sollevato che stesse bene.

Valentina: "Scusami tanto Beppe avevo una chiamata urgente, un mio amico è stato molto male in questi giorni..."

Beppe annuì con fare comprensivo. In effetti Lino gli aveva raccontato che la sera prima aveva portato sua nipote urgentemente a casa di una sua amica, forse era successo davvero qualcosa quindi credette alla sua scusa.

Beppe: "Ho capito, non ti preoccupare... Ciro l'hai visto per caso?"

La ragazza scosse la testa.

Beppe: "Va bene, lo vado a cercare. Tu intanto incomincia la tua lezione, la scorsa volta erano molto bravi i ragazzi anche senza di me."

Valentina: "Va bene Beppe non ti preoccupare, avrò tutto sotto controllo!"

Intanto Ciro si trovava nello sgabuzzino dove aveva praticamente fatto un casino per sfogarsi dalla rabbia che provava in quel momento.
Cazzo! Perché le aveva parlato in quel modo?? Lui sapeva che non era quel tipo di ragazza, lui voleva solamente sapere se avesse fatto la spia o meno... e ora che sapeva la verità si pentì di averla trattata così male, come se fosse spazzatura. Nel profondo del suo cuore non era neanche arrabbiato per lo schiaffo, infondo se lo meritava. Ma il suo ego era troppo ferito da quello che aveva fatto e l'avrebbe fatta pagare.

...

A casa di Andrea, il ragazzo stava guardando delle foto di Valentina sul suo profilo Instagram come faceva quasi tutti i giorni. Si soffermò su questa foto, che aveva postato recentemente:

Era bellissima, con quei capelli lunghi e quel bellissimo sorriso, il suo volto struccato, il suo corpo perfetto

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Era bellissima, con quei capelli lunghi e quel bellissimo sorriso, il suo volto struccato, il suo corpo perfetto... lei non doveva essere di nessuno se non sua. Abbassò la mano verso i suoi boxer, mentre l'altra teneva il telefono... e usò l'immagine della ragazza per darsi piacere.

...

Valentina: "Bene ragazzi, oggi facciamo il tiramisù! Anche questa ricetta è molto semplice e veloce, però buonissima!"

Spiegò la ragazza, cercando di essere entusiasta per rendere anche i ragazzi più tranquilli.

Edoardo: "Valentì Ciro nun ce sta, con chi lavoro io?"

Chiese Edoardo.

Valentina: "Vabbè per oggi lavoriamo insieme"

Disse sorridendogli, e lui con piacere ricambiò il sorriso. Passarono dei minuti e dopo aver fatto la sua spiegazione, i detenuti iniziarono con la preparazione; la mora affiancò il giovane Conte per dargli una mano visto che da solo poveretto, riusciva a fare ben poco. Mentre Valentina faceva la maggior parte del lavoro da sola, Edoardo le raccontava un po' di tutto.

Edoardo: "Pccré ossaje ca riman vado a presentare la mia poesia?"

Valentina: "Ah over? Vedi un po' tu, Edoardo ora è un poeta!"

Scherzo, per poi ridere insieme al ragazzo.

Valentina: "Me la fai sentire?"

Edoardo: "Valentì m mett scuorn..."

Disse sinceramente. La ragazza mise una mano sul suo braccio per incoraggiarlo.

Valentina: "Perché dovresti vergognarti di raccontare i tuoi sentimenti? È una cosa bellissima Eduà"

Edoardo convinto si avvicinò di più alla ragazza per far sentire solo lei:

Voglio chiagnere 'na lacrema,
annascunnuta a ll'uocchie
d''o munno indifferente
ca guarda e sse nne va.
Nun voglio parlà 'e niente
pecchè ogne pparola
è ssulo 'nu rummore
pe cchi nun vo' capì.
E 'o core mio suspira,
mme dice: "Nun dà retta,
parla cu mme sultanto".
E i' 'o stongo a ssentì.

Valentina era quasi incantata da quelle bellissime parole. Non se lo aspettava, di sicuro non da Edoardo, ma questo le aveva fatto tornare la speranza in Ciro. Se Eduardo aveva un lato così bello e dolce, anche Ciro poteva averlo.

Edoardo: "L'agg scritt pensando a Teresa... t piac?"

Valentina: "È stupendo... lo sai Edoardo, solo l'amore ci può salvare in questo mondo."

Edoardo sorrise a quelle parole e abbracciò Valentina, per lui stava diventando come una sorellina a cui voleva un sacco bene.

Edoardo: "C v siete ritt tu e Ciro? Tu hai parlat con la direttrice ieri?"

Valentina: "No Edoardo io non faccio la spia, non farei mai una cosa del genere a Ciro, anche se sono molto delusa da lui. Ma non lo biasimo, poteva avere i suoi sospetti. La cosa peggiore è che mi ha chiamata zoccola per la storia di Filippo."

Edoardo: "Valentì lui quann sta ingrippat nun piens e cos c ric"

Cercò di giustificarlo, l'amico. Ma infondo Edo sapeva che era vero quello che diceva, ieri Ciro stava malissimo per Valentina.

Edoardo: "a ro sta mo?"

Valentina: "Penso ancora nello sgabuzzino dove mi aveva trascinata, non so... scusami Edo ma mo devo anche dare una mano agli altri, ne parliamo dopo."

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!

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