Amici come prima

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Valentina chiese urgentemente a suo zio se era possibile portarla a casa di Sofia; ovviamente non sapeva la strada, ma lei la conosceva a memoria e saprebbe andarci anche ad occhi chiusi.

Lino: "Non avvisi tua mamma Valentì?"

Chiese, non capendo la gravità della situazione.

Valentina: "Non c'è tempo zio, per favore andiamo!"

Lino annuì e la fece salire in moto. Chiese alla ragazza cosa fosse successo ma lei non specificava cosa fosse successo. La sua amica le aveva detto che Andrea stava davvero male e non si svegliava più; certo, era incazzata nera con lui ma non poteva lasciarlo morire, la vita è sacra per lei.

Arrivarono in pochi minuti a casa di Sofia dato che non abitava così lontano, stessa zona praticamente. Sofia si trovava già fuori casa sua con la sua moto: la mora salutò suo zio che praticamente venne cacciato via dalle due amiche e Valentina saltò praticamente in sella, fortunatamente aveva già il casco addosso sennò non ci avrebbe neanche pensato dalla fretta.
Sofia guidò a tutta velocità, le strade erano vuote e ne approfittò per non perdere tempo.

...

Intanto all'IMP era ora di cena. La situazione era insopportabile, nessuno fiatava dato che Ciro stava messo peggio del solito. Pensava che Valentina avesse detto alla direttrice di Tyson, ed era arrabbiato. Lei poteva urlargli contro, insultarlo, ma fare la spia non lo accettava manco per sogno. Guardava con uno sguardo omicida la tavola più in avanti, dove si trovavano Carmine, Filippo e Pino. Ancora non sapeva cosa aveva fatto Pino a Valentina, e già voleva ucciderli tutti e tre.

Edoardo: "Uagliù mo o cumannà sta in allerta nun facimm strunzat... restiamo tranquilli finché non si calmano le acque."

Totò: "È comm a storia del rasoio, nu poc e si scordano tutt cos"

I ragazzi annuirono, intanto Ciro era in un'altra dimensione. Cosa gliene fregava a lui di Pino e di cosa avrebbero fatto i prossimi giorni, lui non dormiva fino a che non vedeva Valentina. Poi cazzo, non poteva essere il famigliare di qualcun altro? Non poteva chiedere neanche a Lino di dargli una mano... chiese a Beppe se poteva andare un attimo in bagno, andandosi a fumare una canna. Aveva troppi problemi per un uomo solo.

...

Intanto, le due ragazze erano arrivate a casa di Andrea. Sofia era quasi in lacrime, dopotutto il ragazzo era il suo amico d'infanzia e anche se non andava d'accordo con molte cose che faceva nel presente infondo gli voleva bene. La mamma di Andrea abbracciò le due amiche per salutarle e le portò in camera di suo figlio. Stava male, ancora non era cosciente quindi ovviamente non poteva reagire alla presenza di Valentina.

Mamma: "Io non so cosa è successo tra di voi Valentì ma per piacere almeno parlagli perché sta molto male..."

Valentina: "Ma cosa ha, perché non si sveglia?"

Chiese la ragazza, mentre teneva la mano di Sofia per consolarla. Il marito della signora entrò in stanza dopo aver portato un vassoio con dei bicchieri d'acqua per tutte in modo che potessero calmarsi un po'.

Papà: "Valentina noi non volevamo dirlo... ma ha preso delle pillole, voleva ammazzarsi"

Valentina: "No..."

Sofia iniziò a piangere istericamente a sentire quelle parole.

Sofia: "M-mo sta buon? Non muore, vero?"

Chiese tra un singhiozzo e l'altro. Valentina prese un bicchiere d'acqua cercando di stare tranquilla, ma stava male per lui e si notava.

Mamma: "Sta bene, non vi preoccupate... voglio solo che non ripeta la stessa cosa, vi prego restate qua stasera. Chiamo io i vostri genitori e gli faccio sapere"

Nei tuoi occhi vedo il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora