Con un grido di entusiasmo, Spider-Man si staccò dalla ragnatela che aveva in mano, lanciandosi in alto e godendosi per qualche secondo l'adrenalina dovuta alla velocità della caduta prima di sparare la ragnatela successiva a cui attaccarsi. Continuò così per qualche minuto, cercando di godersi al massimo quella sensazione che non invecchiava mai. Erano passati quattro mesi da quando era riuscito a non cedere a Mysterio e da allora, per potersi riprendere al massimo, aveva sempre cercato di godere al massimo di ogni bel momento, di riflettere su tutte le sensazioni positive che provava. Al momento, ci stava riuscendo.
Dopo qualche minuto passato ad oscillare fra le strade di New York, si lanciò in un vicoletto vicino al posto dove Mary Jane stava facendo uno shooting fotografico, visto che sarebbe andato a prenderla da lavoro, per poi vedersi con Liz e Flash a casa di quest'ultimo. Atterrato nel vicoletto, posò a terra lo zaino che aveva sulle spalle, nel quale c'erano i suoi vestiti normali. Fece per togliersi la maschera, ma sentì il suo senso di ragno attivarsi. Si mise sul chi va là, aspettandosi di sentire un boato, un colpo di pistola, sirene della polizia, di vedere qualcuno, ma niente. Si guardò attorno confuso, ma non vedeva o sentiva niente di sospetto. Rimase abbastanza interdetto dalla situazione, mai il senso di ragno lo aveva avvisato in momenti sbagliati o inutili, ma gli sembrava l'unica opzione possibile. Portò nuovamente le mani alla base della maschera per togliersela, ma ecco che il senso di ragno si allertò una seconda volta. A questo punto, a Peter venne il sospetto di venir spiato. Allontanò le mani dalla maschera per poi riavvicinarle dopo qualche secondo ed effettivamente, riecco il senso di ragno. Iniziò a guardarsi attorno attentamente, ma non vedeva niente. Chi lo stava spiando, o era lontano e stava guardando attraverso qualche lente o era ben nascosto. Non capendo chi o come lo stesse spiando, velocemente si mise lo zaino in spalla e si allontanò velocemente da lì, svoltando a destra e a sinistra in maniera casuale, sperando di seminare chi lo stava spiando, sperando che non fosse qualcuno di pericoloso ma semplicemente qualche curioso trovatosi lì per caso.
Ad un certo punto, atterrò in un altro vicoletto scelto casualmente. Questa volta, quando fece per togliersi la maschera, il senso di ragno non si attivò. Peter sospiro di sollievo e mise la maschera nello zaino, mettendosi poi i suoi vestiti normali sopra il resto del costume. Era ormai lontano dal luogo dove avrebbe dovuto prendere Mary Jane, ma andare a piedi era più sicuro, almeno in quel momento. Mentre camminava, Peter rifletteva su quanto accaduto poco prima. Era il caso di preoccuparsi? Qualcuno stava tentando di scoprire chi fosse? O era semplicemente qualche curioso innocuo nascosto molto bene? Forse, almeno per ora, non c'era da preoccuparsi. In fondo, il senso di ragno lo aveva protetto, no? Se fosse accaduto di nuovo, lo avrebbe protetto una seconda volta. Se effettivamente qualcuno lo stava seguendo, era riuscito a seminarlo. Forse davvero qualcuno si era trovato lì vicino per caso e Peter non lo aveva notato, magari da qualche finestra che non aveva visto. Peter sospirò. Almeno al momento, non si sarebbe preoccupato troppo.
Per fortuna, quando entrò nel set in cui c'era Mary Jane, lei non aveva ancora finito, quindi non aveva dovuto aspettarlo. Peter sorrise guardandola mentre lei posava. Dopo sei mesi o poco più, ancora si sentiva completamente ammaliato da lei.
"Oh, eccolo" esclamò Mary Jane, salutandolo con la mano e sorridendo "visto che hai fatto tardi, stavamo facendo qualche scatto in più" spiegò.
"E io che speravo per una volta di essere puntuale" rispose, scontento. Sarebbe effettivamente arrivato in tempo, non fosse stato per quello strano imprevisto.
"Tranquillo, tigrotto, sono abituata" rispose sempre sorridendo. Ringraziò e salutò la fotografa, prima di raccogliere la sua borsa e andare da Peter, baciandolo.
"Ti ho mai detto che sei bellissima?" Chiese Peter guardandola, dopo essersi staccato dal bacio.
"Effettivamente sì, ma è sempre bello sentirtelo dire" rispose lei sorridendo, prima di dargli un altro bacio a stampo e prendergli la mano.
Sorridendo, Peter iniziò a camminare con lei verso la stazione metro più vicina.
"Hai dovuto fermare qualche criminale in particolare, questa volta?" Chiese Mary Jane mentre camminavano.
"No, in realtà. Stavo per arrivare in orario, mi stavo per togliere la maschera, ma mi si è attivato il senso di ragno. A quanto pare, qualcuno mi stava spiando. Mi sono quindi allontanato parecchio per evitare di venire seguito".
"Pensi che possa essere pericolosa, questa faccenda?" Chiese lei, preoccupata. Peter sospirò.
"Non lo so, sinceramente. So di non essere stato seguito, quindo almeno per ora, non è un problema. Ho pensato che qualcuno fosse capitato lì per caso e mi stesse guardando. Se dovesse ricapitare, allora certamente mi allerterei".
Mary Jane annuì, convinta anche lei che, almeno per il momento, non sarebbe stato un problema.
I due si recarono in metro per poi arrivare a casa di Flash, dove furono accolti da lui e da Liz, già presente lì. I quattro trascorsero insieme il resto del pomeriggio e tutta la serata.
"Allora, Peter, cosa ne pensi della mia cara amica, per ora?" Chiese Liz ridacchiando, ad un certo punto.
"Oh, non potrei essere più fortunato di così" venne spontaneo rispondere seriamente a Peter, nonostante la natura scherzosa della domanda, guardando Mary Jane con un sorrisone, ricambiato da lei, beccandosi un 'bleah' ridacchiato da Liz. "E il mio caro amico com'è?" Chiese poi Peter "mostra sempre i trofei di basket del liceo?"
"Oh, continuamente" rispose lei, alzando gli occhi al cielo.
"Non solo quelli del liceo, ma anche dell'università" rispose Flash con tono fiero, incrociando le braccia.
"Vero, come dimenticare" rispose Peter "ad un certo punto al campus non avevo più spazio perché non poteva tenerli nell'armadio o nella sua porzione di stanza, doveva distribuirli per tutta la stanza".
"Assolutamente sì!" Rispose Flash, ridendo.
"Ah, Peter, prima o poi devo farti vedere le foto imbarazzanti di Mary Jane di quando andavamo al liceo"
"Liz, assolutamente no!" Ribatté Mary Jane, imbarazzata e cercò di sviare l'argomento "a proposito, Peter, la macchinetta fotografica per qualche bella foto ricordo ce l'hai?"
"Oh, certo" rispose lui, andandola a prendere dallo zaino. Fece prima una foto a loro tre insieme, poi Liz ne scattò qualcuna a Peter e Mary Jane insieme. In generale, trascorsero un venerdì sera semplice ma allo stesso tempo allegro e spensierato. Negli ultimi sei mesi avevano spesso avuto insieme momenti così, di cui Peter aveva avuto tanto bisogno. Ora grazie a loro era decisamente più allegro e si era ripreso da quel terribile periodo segnato da Mysterio.
La mattina dopo, mentre Peter era a casa, gli si attivò improvvisamente il senso di ragno. La sua prima preoccupazione fu che chi aveva tentato di scoprire la sua identità ci fosse in qualche modo riuscito a scoprirla e lo stesse per attaccare. Si recò però alla finestra, visto che sentì un boato da fuori e la terra tremare. Vedendo l'enorme armatura pesante a forma di rinoceronte che si muoveva per le strade nelle vicinanze, capì che di sicuro non era stato lui a spiarlo in maniera discreta il giorno prima.Angolo dell'autrice:
Rieccoci qui dopo TASM 3 e TASM Blue. Ho in mente davvero tante cose per questa storia, che non vedo l'ora di scrivere. Sarà per lo più dal tono più leggero di TASM 3, anche se accadranno anche qui cose poco piacevoli.
Rimanete sintonizzati per scoprire di più!
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The Amazing Spider-Man 4
FanfictionAmbientata dopo gli eventi di The Amazing Spider-Man 3 e The Amazing Spider-Man Blue, leggere quelle prima di proseguire. Quattro mesi dopo gli avvenimenti di The Amazing Spider-Man 3, Peter Parker continua a proteggere New York con la stessa grinta...