Capitolo cinque

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Tornato a casa, Peter si mise a ricucire il costume. Chiamò poi May per chiederle come togliere il veleno, visto che la spalla era ancora piuttosto dolorante e la zona aveva preso un colore violaceo. Dopo un po' passò anche da lui Mary Jane, che sembrava pensierosa ma, quando Peter le faceva domande al riguardo, negava, dicendo di non stare pensando a niente di importante. Peter decise di lasciar perdere, almeno al momento. In fondo, lui era il primo che spesso sceglieva di chiudersi.
Due giorni dopo, era sera e Spider-Man aveva finito il suo solito giro per controllare se ci fosse bisogno di lui, aveva fermato qualche piccolo criminale, quando, visto che sembrava essere tutto a posto, atterrò in un vicoletto per togliersi il costume. Quando fece per togliersi la maschera, sentì il senso di ragno allertarsi, come gli era successo circa una settimana prima. Di nuovo? Quando spostò le mani dalla maschera, contrariamente alla volta precedente, il senso di ragno non si fermò. Tempo qualche secondo e si trovò a balzare all'indietro, mentre quattro coltelli andavano a conficcarsi a terra.
"Cosa..." Peter non ebbe neanche il tempo di guardarsi attorno per capire da quale direzione venisse l'attacco che si ritrovò a dover schivare un rampino che voleva andare a conficcarsi nel suo petto. "Okay, se c'è qualcuno con intenzioni poco amichevoli, potrebbe venire a parlarne di persona prima di tentare di uccidermi". In tutta risposta, Peter sentì provevire una risata dall'alto. "Ma perché devono sempre ridere?" Mormorò prima di guardare in alto, intravedendo una figura nell'ombra, poggiata sul muro a qualche metro più in alto di lui. Stava per avvicinarsi a lui, quando invece fu lui stesso con un balzo ad arrivare vicino a Spider-Man, il quale si trovò davanti a sé un uomo alto, muscoloso, con una giacca che ricordava pericolosamente la testa di un leone, una collana fatta di denti di animali vari e che all'altezza dei fianchi portava quelle che dovevano essere fodere per lame o altre armi di varia dimensione.
"E... Tu saresti?" Chiese Peter, non avendolo mai visto.
"Io sono Kraven il cacciatore" rispose con un accento russo l'uomo davanti a lui.
A Peter scappò una risata. "Scusami, ma... Kraven il cacciatore? Sul serio? È un nome che ti sei dato da solo? E... Quel leone è vero? Mette i brividi".
"Oh, ridi, Spider-Man, ridi pure. Sì, questo è un leone vero. Sono un cacciatore, il migliore al mondo. Ho cacciato ogni tipo di preda, cercando quella perfetta, quando ho saputo di un certo Spider-Man a New York. Ho studiato tutti i video esistenti di te in azione prima di venire qui. Ho cercato di capire chi fossi spiandoti, ma hai una sorta di sesto senso che ti protegge. Ho deciso di studiarti da vicino un altro po' prima di venire a prenderti, perché ho deciso che tu sei la preda perfetta. Questa è la mia ultima caccia".
"Guarda, sono davvero lusingato, ma rifiuto volentieri di essere la tua... Preda o qualsiasi altra cosa".
"Purtroppo per te, non puoi rifiutarti" ribatté Kraven con un sorriso sinistro. Detto ciò, con una rapidità disarmante lanciò contro Spider-Man quello che doveva essere un altro coltello da caccia. Peter riuscì a schivarlo per un pelo, o quantomeno evitò che gli si conficcasse da qualche parte. Sospirò con frustrazione quando si rese conto che, sfiorandolo, gli aveva strappato un pezzetto di costume sul braccio.
"Ho ricucito il costume solo due giorni fa!" Esclamò con frustrazione.
"Non ti preoccupa che ti stia anche sanguinando il braccio o che ti stia per uccidere?"
"Ah, già" disse Peter guardando il braccio che stava effettivamente sanguinando. Senza perdere tempo, Kraven si lanciò contro di lui, sferrandogli un pugno che sorprese Spider-Man per la sua forza. Barcollò leggermente ma riprese facilmente l'equilibrio. Forse avrebbe dovuto prenderlo un po' sul serio, il nemico che aveva davanti era forte e aveva intenzione di ucciderlo, ma probabilmente si sarebbe comunque un po' divertito nel mentre.
Cercò di colpire Kraven con un calcio, che però il suo nemico bloccò con una mano. 'oh oh' pensò Peter prima che il suo nemico approfittasse del fatto che lo stesse tenendo fermo per tirargli un pugno nello stomaco, facendolo cadere a terra. Peter grugnì dal dolore, ma evitò prontamente la lancia con cui Kraven stava cercando di colpirlo e, mentre era ancora a terra, colpì le gambe del suo avversario, facendo cadere anche lui a terra mentre lui invece si rialzava. Anche Kraven non perse un secondo e si rialzò velocemente anche lui. Si lanciò nuovamente contro Spider-Man, cercando più volte di colpirlo direttamente con calci e pugni, ma questa volta l'eroe riuscì ad evitarlo tutte le volte e, mentre il nemico stava iniziando a stancarsi di tentare di colpirlo diventando così più lento, ne approfittò per tirargli un pugno che lo gettò a terra. Vedendo che il nemico si stava rialzando, Peter si allontana verso l'alto con qualche balzo, lasciando il nemico confuso.
"Ma dove è andato..." Mormorò fra i denti, guardandosi attorno, quando vide proiettata sul muro una forma che ricordava la maschera di Spider-Man, formata dal puntatore laser che si era fatto sullo spara ragnatele.
"Micio micio micio" sentì dire Kraven mentre la forma si muoveva "vieni a prendermi!" E non se lo fece ripetere un'altra volta, balzando irritato verso la fonte della voce, ma Spider-Man rimaneva ancora nascosto. Nonostante ciò, lo trovò facilmente, seguendone l'odore. Spider-Man fu colto alla sprovvista volendo attaccarlo senza che lo vedesse, ma fu comunque abbastanza rapido da colpirlo con un calcio al petto prima che il nemico potesse fare qualcosa. Prima che potesse rialzarsi o altro, lo bloccò a terra con delle ragnatele. "Bene, ora stai fermo a terra" si raccomandò Spider-Man, ma ovviamente, non fu ascoltato. Anche se a fatica, riuscì a muovere il braccio da sotto le ragnatele, prendendo qualcosa dalle fodere. "No, fer..." Cercò di sparare qualche ragnatela in più per evitargli anche dei piccoli movimenti, ma, prima che potesse farlo, Kraven premette un piccolo pulsante su qualcosa di tondo che aveva in mano. Tempo qualche secondo che l'aria fu invasa da un gas lacrimogeno abbastanza forte da fargli effetto anche nonostante la maschera. Iniziò a tossire, mentre non riusciva a vedere nulla attorno a lui. Quando riuscì a vedere nuovamente qualcosa, a terra c'erano le sue ragnatele, ma di Kraven nessuna traccia. Era scappato.
"Fantastico, resiste ai lacrimogeni. Ed è scappato. Ultimamente scappano tutti" mormorò con frustrazione. "Almeno non ha commesso alcun crimine, no? Beh, a parte cercare di uccidermi. E sto parlando da solo, sarà il gas". Peter sbuffò e si allontanò, sperando di vederlo. In fondo, non sarebbe stato difficile da notare, no?
Nel frattempo, Kraven aveva raggiunto il vecchio edificio abbandonato che stava usando come base. Non era andata bene, certo, ma questo per lui era quasi positivo, la caccia sarebbe stata più interessante. Aveva scelto lui come preda proprio per questo, non di certo per avere la vita facile. Guardò ciò che aveva in mano, il pezzo di costume di Spider-Man che si era strappato a inizio combattimento e che era riuscito a recuperare. Seguendo l'odore, avrebbe potuto scoprire qualcosa in più su di lui.

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