Capitolo quattordici

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"Okay, direi che hai capito" disse con tono e con sguardo soddisfatto Kraven, nonostante il duro colpo ricevuto dall'eroe. Parlando, estrasse due lame.
Spider-Man si lanciò contro di lui e con rapidità gli afferrò le braccia per evitare che lo colpisse e lo colpì con forza con una ginocchiata nello stomaco, facendolo crollare a terra.
Spider-Man fece per chinarsi su di lui per tornare nuovamente a colpirlo ripetutamente, ma dovette indietreggiare quando sentì la lama di Kraven fargli un taglio anche abbastanza profondo nella gamba, che lo costrinse a indietreggiare e a posare una mano sulla ferita. Sapeva che non avrebbe avuto abbastanza tempo per togliere la ragnatela dagli spara ragnatele rotti per potersi fasciare la ferita prima che il nemico lo attaccasse nuovamente, sarebbe stato sanguinante per un po'. E infatti, approfittando del momento di debolezza, si rialzò con velocità e tentò nuovamente di colpirlo con una lama, ma questa volta Peter fu in grado di evitarla e a contrattaccare, colpendo il nemico con un pugno sul volto, per poi afferrarlo per un braccio e lanciarlo con forza contro un muro.
Approfittando del fatto che il nemico avesse bisogno di qualche secondo per rialzarsi, si tolse uno degli spara ragnatele rotti e prese un po' di ragnatela per fasciarsi la ferita alla gamba. Nel frattempo, sentì Kraven ridacchiare quasi soddisfatto mentre si rialzava. Peter strinse i pugni, detestava quel suono, gli ricordava quando lo aveva sentito vedendo che Flash era morto.
"Smettila di ridere" lo ammonì infatti, i pugni chiusi con forza.
"Nah, sono contento" rispose Kraven, ormai in piedi "sei notevole, davvero. Non vedo l'ora di ucciderti. Anche perché l'alternativa è che tu ucciderai me".
Spider-Man partì all'attacco, lanciandosi su di lui e tentando più volte di colpirlo, ma Kraven stava riuscendo a schivare ogni colpo, guardando l'eroe con sguardo folle, quasi soddisfatto della sua furia. "Chiariamoci" disse Peter mentre cercava di colpirlo "te l'ho già detto, io non uccido, neanche i luridi vermi come te. Ma ti farò supplicare di farlo. E tu decisamente non ucciderai me".
"Oh, questo lo vedremo" rispose. Si stava limitando a bloccare e schivare gli attacchi dell'eroe senza attaccarlo a sua volta. Sentiva la sua frustrazione crescere mentre tentava inutilmente di attaccarlo con più furia, con più velocità ma si stava solo stancando. In una situazione normale, Peter si sarebbe reso conto che il nemico stava appositamente facendolo stancare, ma la sua furia lo stava rendendo cieco e poco razionale, voleva solo fare del male al cacciatore.
Approfittando dei movimenti diventati più lenti a causa della stanchezza di Spider-Man, Kraven gli bloccò un pugno e, con tutta la forza che aveva in corpo grazie all'intruglio bevuto, lo sollevò e lo lanciò violentemente contro un palazzo abbandonato lì vicino, contro la finestra. Peter, che non aveva a disposizione le ragnatele per rallentare se non addirittura fermare l'impatto, fu costretto a subire l'attacco, volando con violenza attraverso la finestra, con i vetri che lo ferivano, strappando pezzi del suo costume e sbattere con altrettanta violenza contro la parete opposta. Gemette dal dolore, cadendo di faccia a terra, sentendo la lente sinistra rompersi. Raccolse le forze e tentò debolmente di rialzarsi, ma Kraven era già lì accanto a lui. Lo afferrò per una caviglia e lo lanciò in alto, con l'obiettivo di farlo atterrare malamente, ma Spider-Man fu in grado di allungare le braccia contro una parete e ci si appiccicò, prima con le mani e poi con i piedi. Approfittò della sorpresa scaturita nel nemico per lanciarsi contro di lui, e, nonostante il dolore, atterrò colpendolo in viso con un calcio molto forte, a tal punto che fu certo di sentire il rumore della mascella rompersi. Kraven crollò a terra, tenendosi la guancia con una mano, la sua espressione che per una volta si deformò dal dolore.
Peter, però, non aveva intenzione di fermarsi e gli prese quella mano.
"Ti sei divertito a torturare il mio amico, mh? Vediamo se ora ti diverti". Il suo tono era completamente freddo mentre diceva queste parole. Dalla lente rotta, Kraven poteva vedere un occhio di Spider-Man, che lo guardava quasi con sufficienza nonostante quanto lo avesse ferito fisicamente, come se non fosse niente, come se non lo temesse minimamente.
Ad ogni modo, dopo aver pronunciato quelle parole, piegò con forza all'indietro le dita di Kraven. Peter ridacchiò quando sentì un urlo provenire dal suo nemico. "Cosa c'è, mh? Fa male? Ora non ridi più?" Chiese poi con tono canzonatorio, questa volta lui ridacchiando.
Con l'altra mano, Kraven gli tirò un pugno in faccia. Peter torse la testa solo per un attimo, ma poi tornò a guardarlo. "Tutto qui? Davvero? Mi avevi quasi illuso di saper fare di meglio".
Dopo essere stato costretto a sbollire la furia esplosiva quando Kraven qualche minuto prima l'aveva lanciato nel palazzo, si sentiva sempre rabbioso, ma era una furia più controllata, voleva sì ferirlo, ma in maniera più calcolata, non solo fisicamente ma anche nell'orgoglio.
Peter sentì il senso di ragno allertarsi quando Kraven afferrò il suo costume prendendolo dal petto, ma non riuscì ad evitare in tempo che lo scaraventasse via con forza, mandandolo attraverso un'altra finestra. Peter gemette debolmente dal dolore. 'oh, no' pensò poi quando si rese conto che la parte sinistra della maschera era praticamente andata. Si portò una mano al viso vedendo Kraven avvicinarsi per coprirsi, ancora a terra. Quello era decisamente stato un colpo doloroso.
"Non mi interessa nulla di come sei fatto, lo sai. Voglio uccidere Spider-Man" disse, la sua pronuncia un po' alterata dalla mascella rotta. Spider-Man fece per rialzarsi, ma Kraven gli posò il piede sulla ferita alla gamba, premendo con forza, facendolo mugolare dal dolore.
"Cosa c'è, sei stato in vantaggio per due minuti e credi di poter vincere? Ricorda che sono pur sempre il tuo nemico più temibile!" Esclamò con soddisfazione, continuando a premere con forza sulla ferita, godendo nel vedere anche l'espressione sofferente del suo avversario. Non appena pronunciò quelle parole, però, ottenne da lui una reazione piuttosto inaspettata: nonostante il dolore, Spider-Man iniziò a ridere fragorosamente. Questa reazione spaesò Kraven, il quale per la sorpresa premette con meno forza sulla ferita. Spider-Man ne approfittò per colpirlo con l'altra gamba e toglierlo da sopra di sé e rialzarsi rapidamente.
"Il mio nemico più temibile? Tu?" Chiese, ancora divertito. Si lanciò poi contro di lui, cercando di colpirlo con un pugno bloccato da Kraven, il quale non riuscì però ad evitare anche la ginocchiata nello stomaco, che lo fece indietreggiare. "Ti sei già dimenticato che ti ho facilmente sconfitto due volte e che tu hai sconfitto me solo mezza volta e solo perché hai lasciato altri cinque stancarmi prima? O che hai bisogno di potenziarti e comunque non hai la minima possibilità, da solo?" Questa volta fu Kraven a lanciarsi contro di lui, rabbiosamente, palesemente ferito nell'orgoglio.
"Mancato!" Esclamò Peter, evitandolo con un balzo atletico. "Neanche nel portarmi via una persona a me cara sei speciale, non sei stato il primo" continuò, con Kraven che era partito nuovamente all'attacco contro di lui, ma Peter stava evitando il tutto con uno sguardo quasi annoiato. "Anzi, se non l'avessi fatto, dopo due giorni mi sarei dimenticato di te".
Quando Kraven si lanciò nuovamente contro di lui, Peter lo colpì nuovamente con un calcio forte in viso, lanciandolo a terra a qualche metro di distanza. Si avvicinò poi velocemente a lui, iniziando a colpirlo ripetutamente con i suoi pugni. "E. Ora. Fermo. A. Terra." Disse, mettendo una piccola pausa scansionata da un pugno dopo una parola. Quando si fermò, si allontanò leggermente da Kraven, il quale rimase effettivamente fermo a terra. Anche Peter si stava iniziando a sentire sopraffatto, nonostante fosse in vantaggio, c'era comunque la fatica del combattimento e il dolore delle ferite precedenti. Vedendo Kraven che non stava accennando a contrattaccare o anche semplicemente a rialzarsi, si concesse di crollare a terra anche lui, respirando con affanno.
La pace non durò però a lungo, sentì infatti Kraven dire: "te l'ho detto, può finire in due modi: o tu uccidi me, o io uccido te".
"E io ti ho già detto che non uccido" disse con tono quasi scocciato Spider-Man.
"In tal caso..." Peter vede il suo avversario estrarre il fucile. Oh no. L'eroe si rialzò barcollando, sperando di essere abbastanza rapido da evitare il colpo. "Effettivamente, una terza via c'è". Disse Kraven "sai, riuscire ad ucciderti era il fine ultimo della mia vita e non ci riuscirò. Quindi..." Peter spalancò gli occhi vedendo Kraven aprire la bocca e iniziare a puntarvi il fucile dentro. Senza pensarci neanche un attimo, con tutta la velocità possibile, si gettò su di lui, posando una mano sulla canna. Kraven, che proprio in quel momento stava per premere il grilletto, lo guardò, stupito. "Cosa stai facendo? Stavi rischiando di perdere una mano".
"Io cosa stavo facendo?" Chiede Peter, il suo tono arrabbiato, mentre gettava il fucile lontano "tu cosa stai facendo! Seriamente? Perché non riesci ad uccidermi? Tu non hai idea di..." Sospirò con pesantezza, scuotendo la testa "lascia perdere. Non c'è fuga da ciò che mi hai fatto e dal fatto che non mi hai sconfitto".
"Pensi di poter decidere del mio destino? Kraven non finirà come un criminale qualunque in pri..." Dovette fermare la frase, perché Peter lo colpì con forza in testa, facendogli perdere i sensi.
Aveva preso la decisione giusta, lasciandolo in vita? In fondo, sapeva di sì. Se non l'avesse fatto, più in avanti se ne sarebbe pentito ed era l'ultima cosa che voleva. In più, sentiva fosse la cosa giusta. Prese l'altro spara ragnatele rotto e lo avvolse per bene nelle ragnatele, per poi trascinarlo faticosamente fino al Ravencroft, dove non entrò per evitare le telecamere di sicurezza, visto che aveva metà faccia scoperta e parlò con la sicurezza, dando loro le spalle e glielo consegnò, non prima di averlo dovuto colpire altre volte, visto che si stava svegliando.
Incredibilmente, anche questa era fatta. Per un po', sarebbe stato tranquillo.

Note dell'autrice:

Non preoccupatevi, TASM 4 non è ancora arrivato alla fine! C'è ancora qualche sottotrama da chiudere e questo avverrà con calma nei prossimi capitoli.
Avviso già che c'è sicuramente un TASM 5 all'orizzonte, quindi restate sintonizzati!

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