Capitolo undici

15 5 0
                                    

Peter si guardò nervosamente attorno, capendo come fare ad affrontarli. Mesi prima gli era capitato durante il suo viaggio multiversale di trovarsi con più nemici contemporaneamente, ma non era solo. Rapidamente, sparò una ragnatela verso un palazzo e iniziò ad allontanarsi, tentando di dividerli, così che almeno i meno veloci non sarebbero stati al passo con gli altri.
"E va bene, vediamo se riuscite a prendermi" disse prima di iniziare ad allontanarsi il più velocemente possibile, rimanendo però nella stessa zona per evitare che finissero in una zona abitata. Sia Shocker che Rhino tentarono di colpirlo, uno con le onde d'urto dei suoi guanti e l'altro con dei proiettili molto grossi, ma Spider-Man riuscì ad evitare tutti i colpi.
Come l'eroe aveva previsto, Avvoltoio iniziò subito a seguirlo, ma stava riuscendo a mantenere la distanza da lui. Improvvisamente, però, il suo senso di ragno si allertò e sentì Toomes accelerare di parecchio. Prima che Peter potesse tentare anche lui di muoversi più velocemente, sentì gli artigli di Avvoltoio afferrarlo per una gamba e riportalo indietro dagli altri. Oltre a ciò, stava anche volando più in alto. Peter lo colpì con un pugno in pieno petto, facendolo sbandare e liberando la presa su di lui. Fece per sparare una ragnatela contro un palazzo per dondolarsi ed evitare di precipitare, ma il senso di ragno non bastò per evitare un colpo da Shocker, che con entrambi i guanti lanciò due onde d'urto che lo colpirono in pieno, visto che la posizione e la situazione in cui si trovava non davano molta possibilità di evitare il colpo.
Spider-Man, colpito in pieno, fu scaraventato con violenza a terra. L'impatto col suolo lo fece gemere dal dolore e si portò una mano sulle costole, doloranti.
"Fra tutti, devo farmi mettere K.O. proprio da Shocker?" Borbottò fra sé e sé mentre si rialzava lentamente, con una mano ancora sulle costole. "Oh no" mormorò poi, sentendo la terra tremare e vedendo l'armatura di Rhino che correva a tutta velocità verso di lui. Prese un respiro profondo e calcolò a tutta velocità i tempi in cui avrebbe dovuto agire. Si diede velocemente il via e con un balzo si lanciò nella parte vetrata dell'armatura, che ruppe non con poco dolore. Lì trovò Aleksei, che velocemente tentò di prendere un'arma, ma Peter gli bloccò ancora più velocemente la mano con una ragnatela e gli tirò un pugno che lo fece svenire. "Scusami per la maleducazione, ma siete troppi, non posso permettermi le buone maniere. Buona nanna" disse, prima di uscire dall'armatura. Non appena lo fece, dovette fare un balzo all'indietro per evitare che Scorpione lo colpisse con il suo pungiglione. "Ma insomma, non volete darmi neanche un attimo?" Chiese retoricamente, la sua voce colma di frustrazione, vedendo anche Avvoltoio che stava planando con velocità nella sua direzione. Spider-Man tentò di lanciarsi su di lui per staccargli le ali di dosso, ma, mentre lo fece, si sentì nuovamente afferrato dalla gamba da uno dei tentacoli di Octopus, che non gli diede tempo di reagire, visto che subito lo scaraventò contro un muro, che Peter colpì con la schiena.
'Rialzati o sei spacciato, rialzati o sei spacciato...' pensò per incoraggiarsi, lottando mentalmente e fisicamente contro il dolore, che lo stava facendo rimanere inchiodato a terra. Mentre stava tentando di rialzarsi, sentì il dottor Octopus ridacchiare avvicinandosi a lui e lo colpì violentemente con un tentacolo, rigettandolo a terra. Peter non ebbe il tempo di pensare di reagire, che il suo nemico continuò a colpirlo velocemente e ferocemente con i suoi tentacoli. Peter sentiva le costole già doloranti supplicare ancora di più pietà e la mente iniziare a non lavorare più come si deve per il dolore che si stava propagando per tutto il corpo. Doveva reagire, e al più presto. Si concentrò e riuscì ad afferrare un tentacolo prima che lo potesse colpire nuovamente. La sorpresa di ciò fece perdere l'equilibrio ad Octavius e Spider-Man ne approfittò per bloccarlo a terra con le ragnatele. Sapeva che non sarebbe rimasto bloccato a lungo, ma la cosa gli avrebbe dato qualche minuto di vantaggio. Rialzandosi a fatica, sollevò leggermente la maschera per sputare del sangue che si era accumulato in bocca e, stancamente, evitò l'ennesimo attacco di Shocker, questa volta con successo. Oltre a lui, aveva davanti a sé Avvoltoio e Scorpione, i quali decisero di partire all'attacco, mentre Shocker si teneva pronto per attaccare al momento giusto. Entrambi stavano tentando di attaccarlo direttamente, ma, nonostante il suo corpo fosse ormai perlopiù dolorante, Peter stava riuscendo ad evitare i loro attacchi, in più teneva d'occhio Shocker, tentando di capire quando avrebbe tentato di colpirlo nuovamente.
In un attimo in cui nessuno dei due era vicino a Spider-Man, Shocker tentò di colpirlo, ma ma l'eroe sentì il senso di ragno attivarsi e, con un gesto rapido, afferrò Scorpione con le sue ragnatele e lo lanciò nel mirino dell'attacco, in modo tale che fosse colpito lui, cosa che effettivamente riuscì e Gargan fu scaraventato lontano, perdendo i sensi. Toomes, indispettito, si gettò nuovamente contro l'eroe, tentando di afferrarlo con gli artigli. Mentre Peter lo evitava, con un gesto rapido Avvoltoio riuscì invece a colpirlo in pieno volto e petto con un'ala. Spider-Man cadde a terra, mentre sentiva il sangue uscire dal naso e da una ferita che si era formata sul petto. Toomes, con un sorriso malvagio, posò un piede sul petto dell'eroe per tenerlo fermo, mentre infilò gli artigli nella ferita, muovendoli per allargarla. Peter, mentre mugolava debolmente dal dolore, sollevò lentamente un braccio per tentare di fermarlo con una ragnatela, ma, sentì entrambe le braccia bloccate dai tentacoli di Octopus, che si era liberato. Strinse i tentacoli attorno ai polsi dell'eroe, spaccandogli gli spara ragnatele. Shocker, che nel frattempo aveva cercato di far riprendere Scorpione, il quale lentamente si stava rialzando, puntò un guanto contro il suo viso. Peter reclinò debolmente la testa di lato, il suo respiro affannoso, mentre Toomes continuava ad infierire sulla ferita e Octavius teneva le sue braccia in una morsa bella salda. Ormai Peter aveva ferite ovunque, era esausto e dolorante ovunque. Tentò di liberarsi dalla presa di Octavius, ma tutto ciò che ottenne fu un tentacolo che andò a stringersi attorno al suo collo e l'artiglio di Toomes spostarsi per andare a fargli un'altra ferita, sempre sul petto.
In quel momento, Peter si sentì spacciato. La mancanza d'ossigeno e il dolore gli stavano rendendo la mente sempre più nebulosa, oltre a farlo sentire sempre più debole.
'Non voglio morire' fu tutto ciò che riuscì a pensare, mentre le sue palpebre stavano calando.
Improvvisamente, sentì una voce che conosceva. "Allora? Non vi ricordate che ci sono anch'io?" Era la voce di Kraven che si stava avvicinando, unita ad una risatina divertita. Improvvisamente, Peter spalancò nuovamente gli occhi.
"Tutto tuo. Certo, potevi arrivare prima" ribatté Toomes, prima che lui, Octavius e Shocker lo lasciarono andare. Nonostante tutto, Spider-Man si rialzò velocemente. Osservò l'assassino di Flash che era lì, in piedi davanti a lui. Sembrava divertito e senza preoccupazioni, nonostante l'eroe l'avesse sconfitto già due volte. Aveva qualcosa di diverso negli occhi, sembravano osservarlo con un tocco di follia in più. Senza neanche pensarci, Peter si gettò contro di lui, pronto a colpirlo con un pugno. Spalancò gli occhi quando Kraven gli fermò il pugno e iniziò a torcergli il braccio, causando un urlo di dolore da parte dell'eroe, fra le risate degli altri. Tirò poi un pugno nello stomaco di Spider-Man, che lo fece piegare in due, per poi tirargli un calcio per allontanarlo da sé. Peter sollevò leggermente la maschera e tossì sangue. Non capiva, Kraven non era così forte, cosa stava succedendo? Okay, lui era notevolmente indebolito, ma non era solo lui in una situazione di svantaggio, Kraven era effettivamente diventato molto più forte delle altre volte. Si abbassò velocemente la maschera sentendolo riavvicinarsi a lui e, con un gesto rapido, riuscì a colpire il nemico in viso e poi alle gambe per farlo cadere, il tutto mentre il suo corpo gli urlava di fermarsi. Ciò che ottenne dal suo nemico fu una risata fragorosa. Si alzò rapidamente e, con un gesto altrettanto rapido, sollevò Spider-Man da terra per un braccio con la stessa facilità con cui si solleverebbe una piuma per poi sbatterlo nuovamente a terra. A questo punto, Peter sentiva le ossa a pezzi. Le costole erano ormai completamente andate ed era certo che non fossero le uniche ossa a non funzionare più. Prima che potesse anche solo pensare di potersi rialzare, Kraven si mise a cavalcioni su di lui, iniziando a colpirlo con forza in volto. Il tutto, mentre continuava a ridere e guardarlo con occhi iniettati di sangue. Ormai, tutto ciò che Peter sentiva erano le orecchie fischiare, tutto il resto sembrava una sensazione lontana, i colpi di Kraven, la sua risata, il sangue che usciva dal naso e dalle labbra, li sentiva ma come se fossero lontani.
Kraven poi si fermò e sussurrò all'orecchio "confuso, vero? Ho tanti assi nella manica. Fra questi, miscele di erbe che possono potenziarmi. E ora guardati, sei quasi finito". In risposta, Peter mugolò debolmente e intuì che probabilmente, insieme a dargli una super forza, gli avevano fatto perdere la testa. Non era mai stato così aggressivo, con gli occhi così folli, così divertito nel colpirlo.
Kraven aveva ucciso il suo migliore amico e Peter era troppo debole per muoversi, figuriamoci per sconfiggerlo. Tentò debolmente di rialzarsi un'ultima volta, ma Kraven rise fragorosamente, colpendolo nuovamente allo stomaco, mentre Peter sentiva il sangue formarsi in bocca, rischiando di soffocare col suo stesso sangue. Kraven ridacchiò e col piede lo mise di lato per evitare che soffocasse. "Non morire prima del tempo, non togliermi questo onore". Peter tossì debolmente e tornò a respirare più o meno regolarmente. Kraven fece un cenno e Octopus lo sollevò da terra, avvolgendolo con un tentacolo. Peter era a testa bassa, incapace di muoversi, completamente intorpidito per il dolore. A lui si avvicinò Scorpione, con un sorriso malvagio. "Addio, ragnetto" disse, prima di infilare il pungiglione nella sua pelle. Peter non sapeva se era lui ad essere ormai troppo debole o cosa, ma il veleno sembrava ancora più forte dell'ultima volta. Non poté fare nulla per evitare di perdere immediatamente i sensi.
Kraven gli posò una mano sul petto, sentendo il respiro e il battito del cuore che si stavano alleggerendo. "Sì, è svenuto".
"Oh, l'ho sempre voluto fare" disse Scorpione, prima di tentare di sollevargli la maschera, ma Kraven allontanò bruscamente le mani da Spider-Man.
"Lui è Spider-Man, la mia preda. Non è altro".
Scorpione lo guardò contrariato "tua? Abbiamo fatto la maggior parte del... Okay, okay, come vuoi tu" concordò, vedendo Kraven guardarlo come se stesse per ucciderlo a mani nude. Gli bastò quello sguardo per pensare anche lui che avesse perso la testa.
"Qualcuno recuperi quell'incapace nell'armatura ancora svenuto" disse Kraven, mentre continuava a guardare Spider-Man svenuto con sguardo soddisfatto e occhi ancora assetati di sangue "e datemi anche la corda". Poco dopo, Shocker fece come disse e Octopus lo lasciò andare, mentre Kraven legava il corpo privo di sensi di Spider-Man per rendere la fuga ancora più impossibile. Dopodiché, seguito dagli altri, incluso Aleksei, ancora stordito, lo trascinò lì vicino, mentre tutti erano abbastanza contrariati per il fatto di non potergli guardare la faccia sotto la maschera. Arrivarono dopo solo un paio di minuti a destinazione. C'era un prato, con una buca piuttosto profonda, nella quale c'era una bara di legno, costruita da Kraven stesso.
Gli altri si guardarono un po' preoccupati mentre sentirono Kraven iniziare a ridere come un matto, prima di gettarci Spider-Man dentro. "Prepararti ad una delle morti peggiori, mia preda perfetta. Finalmente ti ho preso" disse continuando a ridere, prima di chiudere la bara e farci cadere sopra il cumulo di terreno lì vicino.
Si girò poi verso Gargan "allora, mi garantisci che questo nuovo veleno renderà impossibile la sua fuga?"
"Assolutamente. Si sveglierà in tempo per rendersi conto della situazione, probabilmente morirà di crepacuore. L'hai anche legato e il veleno è davvero molto potente, non riuscirà mai a muoversi".
"Era proprio quello che volevo sentire" disse Kraven soddisfatto, prima di allontanarsi insieme agli altri cinque, lasciando Peter lì, sepolto vivo.

The Amazing Spider-Man 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora