1 Vale

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Dring, dring, dring.
Anche oggi una nuova giornata, purtroppo.
Non sono mai riuscita a trovare una certa voglia di svegliarmi, o meglio di vivere in generale.
Spengo la sveglia e mi alzo, scendo di sotto e vedo mamma ai fornelli a fare pancake, i miei preferiti.
<< Allora Vale, sei pronta per la giornata di oggi?>> chiede mamma, aggrotto le sopracciglia, mamma non mi aveva mai chiesto questa cosa. <<Perché me lo chiedi? Non lo fai mai, tanto sai che ogni volta è lo stesso>> rispondo, attendo una sua risposta mentre sul suo volto si allarga un sorriso a 31 denti. <<Beh, nulla solo che oggi mi sento di buon umore e mi preoccupo per te>> dice. Tutta stranita mi limito ad annuire e a finire i squisiti pancake in silenzio.
Vado di sopra mi lavo e vesto e mi precipito di sotto per andare a scuola.
Arrivo a scuola vado incontro a Sara, una delle mie più care amiche a cui voglio un mondo di bene. Entriamo in classe e facciamo le nostre solite, schifose, lezioni.
Suona la campanella dell'intervallo e andiamo in corridoio, la prima persona che guardo è, ovviamente, Mattia, il ragazzo del secondo anno, affascinante, voluto da tutte le ragazze della scuola. Ha i capelli con riccioli di un castano chiaro, occhi verdi mischiati all'azzurro come il mare, ha un orecchino all'orecchio sinistro che lo rende ancora più bello. Be', a un ragazzo così ammaliante non potrà mai piacere una ragazza come me, capelli rossi lisci,
occhi ambra, alta più della maggior parte della scuola e
pallavolista.
Cavolo, non voglio neanche essere cotta di lui ma chi non lo sarebbe? Comunque cerco di non pensare a lui, e vado dalla mia migliore amica, Eva, una ragazza splendida e meravigliosa che, a differenza mia, è voluta da tanti ragazzi. Lei è l'unica che mi capisce e mi sostiene, ovviamente anche Sara, ma mai quanto lei.
Eva mi raccontò della situazione con il suo ragazzo, Federico, uno del terzo anno che, sinceramente, io non capisco cosa ci trova in lui ma, mi basta che lei sia felice.
<<Ma sai che ieri sera siamo usciti a fare un giro, poi mi porta in un vialetto piccolo e isolato e mi ha detto un sacco di cose carine mentre mi baciava? È troppo cucciolo.>> mi dice, <<Wow, bene.>> rispondo e faccio un sorriso tirato, <<Tesoro, vedrai che anche a te arriverà quello giusto, quello che darà il mondo in mano, io ci credo>> aggiunge, be' erano 15 anni che aspettavo ma non è mai arrivato. Mai.
<<Grazie Evi, so che ci sei sempre per me>> dico, <<so che devo avere pazienza, me l'hai detto tante tante volte ma, io ormai ci ho perso le speranze, ma vabbè si aspetta>>. Aggiungo. Lei mi sorride amaramente senza dire niente.
Dopo un lunghissimo intervallo, fissando Mattia e parlando con Eva finiamo le ultime, noiosissime, lezioni e torniamo a casa.
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E nulla raga, sono qui. Sto scrivendo la mia prima storia.
Faccio schifo a scrivere.
Nessuno lo leggerà ma va bene lo stessooo.
~Lea🌸

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