<<VALEE!>> Sento la voce di James chiamarmi in lontananza, strano che sia a casa per una volta.
<<DIMMI>> rispondo io urlando.
<<VIENI IN CAMERA MIA PER FAVORE.>> chiede lui.
Mi alzo dalla scrivania e mi sistemo una ciocca rossa dietro l’orecchio. Apro la porta e cammino fino alla sua porta con malavoglia.
Spalanco la sua porta. <<Cosa c’è?>> Chiedo rimanendo in piedi sulla soglia.
<<Vieni qui, chiudi la porta. Ti devo dire una cosa.>> Dice picchiettando sul suo letto.
Provo un filo di ansia mentre faccio quello che mi ha detto.
Cosa avrà da dirmi?
Mi siedo e lo guardo in attesa della cosa che deve dirmi.
Si strofina le mani sulle ginocchia con fare nervoso. Finalmente si decide di parlare. <<Hai presente la tua amica Sara?>> Chiede lui quasi tremando.
Annuisco piano e con la faccia strana, invitandolo a continuare.
<<Ecco, sai, in un certo senso… provo qualcosa di inspiegabile per lei.>>
Il mio viso si illumina e spalanco la bocca.
Sara è una ragazza stupenda, un’ottima amica. E, quelle volte che lei è venuta da noi, mi aveva detto che anche lei trova mio fratello carino. Oddio, stanno davvero bene insieme.
<<Davvero? James è una cosa bellissima. Sara è bellissima e state proprio bene insieme>> gli rispondo io, travolta dalla gioia.
Lui sorride dolcemente. <<In realtà, non ti ho chiesto di venire qua solo per comunicarti questo. Ma vorrei anche chiederti se, visto che siete molto amiche, se potevi aiutarmi>> richiede lui.
<<Ma certo fratellone, basta che la tratti bene e siete felici>> dico io accennando un sorrisone.
<<Grazie, sorellina.>> Mi abbraccia profondamente e io ricambio.
<<Ehi, ma sai che anche lei ti trova carino?>> dico io. Mentre lui fa una risatina timida. <<Ma non dirle che te l’ho detto.>> aggiungo io sussurrando.
Lo studio attentamente, lui ha preso tutto da papà. Capelli castani con riflessi rossastri, occhi verdi-azzurri, naso all’egiziano e ovviamente molto alto, ha un anno e mezzo in più di me.
<<Ah, comunque, ora arrivano alcuni miei amici, li ho invitati. Se vuoi te li presento, sono dei bei ragazzi>> mi propone facendo l’occhiolino, riportandomi al presente.
Subito mi torna in mente Simon.
Mi tornano in mente i suoi occhi verdi, capelli mossi corvini, quel viso angelico e i suoi stupidi muscoli.
<<Vale, allora?>> mi chiama James.
<<Ah s-sì, va bene.>> Confermo, nonostante nella mia mente ci sia solo Simon.
<<Perfetto. Dovrebbero arrivare da un momento all’altro.>> Dice sorridendo.
Un bip sul suo telefono annuncia l’arrivo di un messaggio. James abbassa la testa per leggerlo, <<Sono arrivati.>> Afferma. <<Li vado incontro alla porta, tu aspettami qua>> dice lui alzandosi dal letto e precipitandosi giù come un fulmine.
Osservo la sua stanza; post di cantanti dappertutto, luci LED messi in alto.
Annuso il letto e sento whisky, profumo di spezie. Chiudo i occhi a quel profumo, il suo profumo è una favola.
Nel mentre, sento delle voci maschili avvicinarsi sempre di più, tra cui ne udisco uno familiare.
James entra, seguiti da 4 ragazzi grandi e muscolosi.
<<Ragazzi, vi presento la mia sorellina, Valentina>> dice James indicandomi.
<<Vale, questi sono: Matteo, Lev, Oliver e Simon.>> All’ultimo nome, i miei occhi scattarono subito su di lui. Incrocio il suo sguardo e mi fa l’occhiolino.
Dio, Simon mi ha appena fatto l’occhiolino.
È bello come al solito, anche con un polo bianco, dei pantaloni di tuta neri semplici.
Il mio cuore inizia a battere forte. Ieri sera abbiamo giocato fino a tardi al campo. Ci siamo divertiti talmente tanto che non ci siamo neanche accorti che erano le undici passate, e prima di andare via, mi ha pure dato un bacio sulla guancia.
Il mio cuore è sciolto come un gelato al sole.
<<Vuoi restare con noi? Anche se faremo le solite cose da maschi, magari ci guardi o fai amicizia con qualcuno>> mi dice mio fratello, sottolineando l’ultima parte maliziosamente.
<<Ehm, certo. Solo che tra un’ora ho una partita quindi…>> rispondo io.
<<Nessun problema, puoi andartene quando vuoi>> mi interrompe sempre lui.
Annuisco timidamente, cercando di ignorare lo sguardo di Simon su di me.
Tutti e quattro si siedono sul letto e l’unico che si avvicina a me è, ovviamente, lui. Mi circonda un braccio sulle mie spalle, mentre arrossisco come un peperoncino.
<<Come fai a conoscere mio fratello?>> prendo coraggio e decido di chiedergli guardandolo negli occhi.
<<Grazie a Matteo.>> Risponde distogliendo lo sguardo da me.
<<Ehi ma, voi due vi conoscete?>> Chiede mio fratello incuriosito vedendoci così vicini. <<Sì, siamo in coppia per l’allenamento speciale, sai?>> Risponde Simon al posto mio.
<<Ah okay.>> Dice James annuendo con lo sguardo malizioso.
Cavolo, sembriamo una coppia dolce e contenta.
<<Adesso noi giochiamo. Se vuoi guardarci o fai quello che ti pare>> comunica James rivolgendosi a me. Annuisco solo.
Mentre loro giocano, io me ne sto seduta sul letto a guardarli distrattamente ridere e scherzare davanti al computer.
Ho la testa tra le nuvole. Sto pensando ancora alla delusione di Simon che mi ha raccontato Eva. Vorrei davvero chiedergli di raccontarmi qualcosa, ma probabilmente gli risveglierei solo un ricordo brutto, che ora non ricorda più e cerca di scordare.
Sento ancora il suo dolce profumo di ciliegie sulle mie spalle. Mi incanto a quel profumo. Vorrei che potessi annusarlo tutti i giorni.Non lo so ma, sembra che mi stia innamorando di lui.
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Sconvolgente, vero?
Vale innamorata? Pffff.
Spero che vi stia piacendo e nulla un bacione a tutti.
Scusate per gli errori.
~Lea🌸
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Un Canestro All'improvviso
Romanzi rosa / ChickLitValentina ha i capelli rossi come il fuoco, è altissima e gioca a pallavolo. Un giorno la sua squadra decide di organizzare un allenamento "speciale" dove lavorerà a coppie con Simon, un cestista bello e bravo. Tra di loro c'è subito un attrazione...