12 Vale

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Alza la mano e mi da uno schiaffo. Ma non percepisco dolore.

Mi metto seduta sul letto d'improvviso con il respiro corto. Era un incubo.
Sulla stronza.

Mi guardo il buio pesto intorno, guardo la sveglia; sono le 3 di notte.
Mi metto di nuovo sdraiata cercando di recuperare il respiro e a riflettere su ciò che è successo nel incubo.
Il solito 'giocato "male" e quindi meriti punizioni'.
Mi sono stufata. Per 10 anni ho avuto incubi non-stop, ma vedo che in questo ultimo periodo ne sto avendo di meno.

Grazie a un tizio a caso chiamato Simon Tessi che mi occupa la mente 23 ore su 24.

I suoi bellissimi occhi verdi profondi in chi mi perdo ogni volta che li guardo. I suoi capelli castani corti che sembrano tanto morbidi in cui vorrei passare e affondare le dita.
Abbraccio il cuscino accanto a me chiudendo gli occhi e sorridendo come una scema, immaginandomi che sia lui con il suo profumo di ciliegie.

Incredibile l'effetto che hanno certe persone su di noi.

Nel frattempo sento mamma aprire la porta di camera mia e io mi alzo di scatto.
<<Vale, la mia amica Kate mi ha invitata a casa sua per cena sta sera e ha detto di venire anche te così ti conosce meglio.>> mi dice appoggiando la spalla sullo stipite. <<Certo. Volentieri>> rispondo soltanto.
Non so tanto su questa Kate, so che ha due figli gemelli, una femmina e uno maschio molto carini, nient'altro. Le poche volte che l'ho vista, mi è sembrata piuttosto simpatica quindi mi farebbe piacere conoscerla meglio, se è amica della mamma, sarà anche mia amica, io e mamma non solo siamo simili di aspetto, ma anche di carattere e di gusti siamo identiche.

Sono le 19 e mi sto preparando, ho optato per un outfit semplice, dei jeans larghi blu scuro e una maglietta a righe verdi e neri che mi arriva al ombelico.
Passo un filo di mascara sulle ciglia, sempre rubata da mamma palese, e faccio due trecce semplici con i miei capelli lunghi e rossi.

Sono le 20 e mamma mi chiama, scendo metto le mie sneakers bianche, salto sul sedile del passeggero dell'Audi di mamma e partiamo.
Durante il viaggio faccio caso al suo outfit, indossa pantaloni grigi e una maglietta a maniche lunghe del color lilla, è bellissima, nonostante la sua età.

Accostiamo nel vialetto e scendiamo dall'auto. Davanti ho una casa piuttosto grande, color giallino.
Camminiamo fino al portico e suoniamo la campanella.

Ad aprirci, è l'ultima persona che mi sarei aspettata.

Potete già capire chi intendo.
Proprio lui.
Indossa una camicia nera che gli evidenzia gli nuscoli sull braccia e sul petto, con i primi due bottoni slacciati, dei pantaloni eleganti neri, una collana d'oro e ha i capelli tirati indietro.

Dio quanto è bello. Potrei svenire da un momento all'altro.

Ci sorride, soffermandosi prima su mia mamma e poi su di me mentre il suo sorriso diventa sempre più malizioso mentre mi spoglia con gli occhi.

Cavolo, non mi sono neanche degnata di vestirmi un po' decente, dato che non avevo la minima idea della sua presenza.

Si fa da parte per farci entrare, io abbasso la testa per nascondere il rossore sulla guancia. Mentre passo accanto alla sua figura possente. Sento di nuovo il suo profumo.
Tra un momento all'altro le mie ginocchia cedono.

Mentre entriamo, riesco ad ammirare tutta la casa, molto spaziosa e ben strutturata.

Ma che rapporto avrà Simon con Kate? Abbiamo suonato alla casa giusta?

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Eccovi un altro capitolo.
Ma vogliamo parlare di Simon‽
Nulla scusatemi per eventuali errori.
Vi voglio bene.
~Lea🌸



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