10 Vale

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Oggi è di nuovo martedì.
Significa solo una cosa.
Allenamento.
Speciale.

Resto tutto il giorno a pensare all'allenamento che faremo oggi.
Se agli allenatori non fosse venuto mai in mente di fare questa cosa non avrei mai conosciuto Simon.
E sono felice di conoscerlo.
Oggi faremo solo partite, ma partite vere, con i giocatori del numero giusto.

Non mi sono mai sentita apprezzata quanto con Simon.
Quando sono con lui le mie insicurezze spariscono.
Solo al udire il suo nome il mio cuore comincia a battere forte contro le costole.

Magari è lui quello giusto, che ne sai.

Non dovrei, ma oggi prima di andare ad allenamento, mi passo un filo di mascara- rubata da mamma- sulle ciglia per apparire più bella agli occhi di Simon.
Non mi sono mai preparata per nessun ragazzo, quindi, che si senta speciale.

Decido si lasciare sciolti i capelli e di sistemarli in spogliatoio.
Quando passo dallo spogliatoio maschile, lo individuo subito, mentre si allaccia le scarpe, non alza lo sguardo su di me.

Entro in campo con Thea e lancio un'occhiata a lui.
Sta facendo dei tiri con i suoi amichetti.
Posiamo le borracce e prendiamo una palla, facendoci notare, purtroppo.
Mi allontano senza degnarlo neanche di uno sguardo, perché sono tutta rossa.
Thea sembra notarlo. <<Ehi ma, non dirmi, ti piace il tuo compagno di coppia? Lo sapevo amica mia.>> Dice lei orgogliosa di sé. <<N-No ma ti pare?>> le rispondo balbettando, sentendo il rossore arrivare fino alle orecchie.
<<Dai Vale, ti conosco abbastanza. Si vede che sei cotta. E, ti dirò, che non hai tutti i torti, è un bel ragazzo, ma non te lo rubo.>> Dice lei sospirando.<<Allora, ti piace?>> aggiunge sussurrando.
La guardo un attimo prima di rispondere. <<E va bene, sì.>> Confermo alla fine.
Lei si mette una mano sulla bocca e sembra molto scioccata.
Non facciamo neanche due passaggi che ci chiamano per dare inizio all'allenamento. Ci mettiamo in cerchio e Simon mi capita proprio di fronte.
Posa il suo sguardo su di me e io alzo le sopracciglia divertita, mentre lui mi rivolge un sorrisetto a sua volta divertito.
Cominciamo e per le squadre di pallavolo siamo insieme a Mely, Lucas, Hermy, Valerio, Selene e Marcus.
Noi ragazze siamo tutte abbastanza forti in più abbiamo dei compagni forti e muscolosi, dobbiamo vincere.
Facciamo due set da 25, le vinciamo tutte e due facilmente.
<<Batti cinque>> mi dice Simon alzando le mani, io le batto più forte che posso e lui ritira subito le mani agitandole per il dolore. Rido come una pazza.
Esco dallo spogliatoio e appena prima di passare da quello dei cestisti, mi viene incontro Simon in tutta velocità, io indietreggio fino a sbattermi contro il muro all'angolo del corridoio. Lui si avvicina e mette la mano sul muro accanto alla mia testa. Splanco gli occhi e il respiro mi si blocca.
Non riesco a pronunciare una parola mentre lui mi guarda come se fossi un tiramisù appena fatto. Siamo vicinissimi e non ho idea di che vuole fare.
Avvicina il viso al mio come per baciarmi, ma prima di sfiorare le mie labbre volta le testa dall'altra parte. Il mio cuore batte all'impazzata.
Restando così mi guarda con un filo di malizia negli occhi. Dopo un po' a fissarmi si stacca e va via.
Dio, cos'è appena successo?
Voleva davvero baciarmi o era solo per prendermi per il culo?
Qualsiasi cosa sia, resto immobile a riflettere a ciò che è successo.
Sento delle voci uscire dai spogliatoi quindi ritorno al presente e mi affretto ad uscire.

Un Canestro All'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora