"Hey Giu'! Tutto ok? Sei uscita via di corsa e sembravi turbata... stai bene?" ha chiesto Nicola raggiungendo la sua amica in giardino e fermandola prima che raggiungesse il cancello. "No, non sto bene! Come pensavi che potessi stare dopo che il mio migliore amico mi ha nascosto una cosa così importante?" ha risposto lei infuriata e ferita dal suo atteggiamento. "Volevo farti una sorpresa, pensavo saresti stata felice per me" si è difeso il calciatore un po' stupito dalla sua reazione. "Beh ti sbagliavi!" ha insistito lei con la voce incrinata. "Guarda che anche se mi trasferisco rimarremo per sempre amici. Tra poco prendo la patente e ogni volta che posso torno a Tivoli per venire a trovarti" ha provato a consolarla Nicola avvicinandosi di un passo. "Sai che non sarà la stessa cosa" ha mormorato Giulia soffocando un singhiozzo. "Guarda che io non ti lascerò mai, anche se vivrò a Roma ci sarò sempre per te" le ha assicurato il ragazzo stringendola forte in un abbraccio sincero. Giulia si è goduta il momento per un po' lasciando che lui la consolasse accarezzandole i capelli. Solo dopo diversi minuti è riuscita a frenare le lacrime e a chiedergli: "Me lo prometti?". "Te lo prometto" ha risposto prontamente lui sorridendole. A quel punto Giulia ha sentito il cuore accelerare e l'aria fredda e pungente di gennaio è diventata ad un tratto bollente. Aveva aspettato fin troppo tempo, era il momento di agire. Si è fatta coraggio e finalmente lo ha baciato. Non appena le loro labbra si sono sfiorate un brivido le ha attraversato il corpo, ma purtroppo questa piacevole sensazione è durata troppo poco.
"Giulia ma che cazzo...!" Nicola si è allontanato di scatto come se si fosse bruciato. Perchè lo aveva baciato? Era per lui che aveva lasciato Edoardo? Perchè aveva dovuto rovinare tutto? Troppe domande affollavano quella giovane mente confusa, ma tutto ciò che è riuscito a farfugliare è stato uno stupido: "Scusa, devo andare". È rientrato in casa di corsa senza riuscire a guardarla negli occhi, lasciandola da sola in giardino in quella gelida notte di gennaio. Doveva trovare Edoardo, parlare con lui al più presto e risolvere tutto quel casino.
"Che cazzo ho fatto! Ho rovinato tutto!" ha sospirato Giulia con le mani tra i capelli lasciandosi cadere su una panchina in giardino. La reazione di Nicola le aveva chiarito una volta per tutte che tra loro non ci sarebbe mai potuto essere niente e ora la paura di averlo perso le stringeva il cuore in una morsa come a volerla soffocare. "Lo hai baciato vero?" ha chiesto una voce familiare alle sue spalle. Edoardo è sbucato fuori dal nulla e senza che lei lo autorizzasse si è accomodato sulla panchina. Ha annuito in silenzio, rossa in viso per la vergogna. "Devi aiutarmi, io non posso perderlo" ha bisbigliato in un filo di voce tra le lacrime. Il biondo le ha messo una mano sulle spalle: "Non preoccuparti, si risolverà tutto, devi solo fidarti di me e assecondarmi" le ha promesso prima di bisbigliarle qualcosa all'orecchio e rientrare in casa.
Nicola ha visto Bove vicino alla porta finestra e si è immediatamente precipitato da lui. "Frate devo parlarti, è successo un casino" ha esordito ancora scosso per quanto accaduto pochi minuti prima. "Aspetta Nick, hai visto Giulia per caso?" ha chiesto il biondo fingendo di non sapere dove si trovasse. "Proprio di lei volevo parlarti. Lei.." ha continuato il polacco imbarazzato. "Che cosa le è successo? L'ultima volta che l'ho vista aveva due bicchieri in mano che ha fatto fuori in pochi secondi, poi è corsa di là e l'ho ritrovata avvinghiata ad almeno tre ragazzi diversi. Era ubriaca e non vorrei che le succedesse qualcosa di male..." ha mentito Edoardo mettendo in pratica quanto accordato poco prima con la ragazza. Nicola ha tentennato per qualche secondo, ancora più confuso di prima. "Mi stai dicendo che era ubriaca?" ha chiesto cercando di capire. Il suo amico ha annuito energicamente. "Tu invece che dovevi dirmi?" ha poi chiesto cogliendolo alla sprovvista. "Niente niente" ha ridacchiato Nicola imbarazzato. "Ti aiuto a cercarla così puoi riportarla a casa" si è poi offerto per sviare il discorso definitivamente. Da un lato le parole di Bove lo avevano rincuorato: lei non era in sè, per questo lo aveva baciato e quindi il loro rapporto non sarebbe cambiato. Avrebbero semplicemente messo da parte questo episodio e prima o poi ci avrebbero anche scherzato sù. In fondo non era successo nulla, le loro labbra si erano a malapena sfiorate. Il fatto che però lei avesse baciato altri ragazzi lo faceva inspiegabilmente infuriare. Lui non era come loro, lui per lei era speciale ed essere accomunato a tutti gli altri, nonostante tutto, non gli andava proprio giù.
Dopo una decina di minuti di ricerca l'hanno finalmente trovata sdraiata su una panchina. "Tutto bene Giu'?" ha chiesto Nicola preoccupato precipitandosi da lei. La ragazza ha aperto gli occhi con fatica e ha sfoggiato un sorriso da ebete. "Dai, meglio se andiamo" è intervenuto Bove aiutandola ad alzarsi e sorreggendola con un braccio. "Auguri bro" ha poi aggiunto battendo il pugno al suo amico ed incamminandosi con Giulia verso la macchina. "Interpretazione da Oscar!" ha esclamato non appena ha chiuso lo sportello. "Ci è cascato come un pollo!" ha aggiunto ridacchiando. Giulia si è sforzata di sorridere, ma la ferita aperta poco prima non si sarebbe di certo rimarginata così in fretta. Anche se non sapeva la verità, lui l'aveva comunque rifiutata e non sapeva se sarebbe riuscita a superarla. Forse non lo aveva perso come amico, ma di sicuro tutte le speranze di ottenere qualcosa di più dal loro rapporto dopo quella sera erano definitivamente scomparse.
Ha cercato di ignorarlo il più possibile, rispondendo con freddezza ai suoi messaggi preoccupati e facendo finta che non fosse mai accaduto nulla. "Non mi ricordo niente, che cos'è successo?" gli ha chiesto al telefono quando lui il giorno successivo l'ha chiamata per sapere come stesse. "Non preoccuparti, non hai fatto niente di grave" ha ridacchiato lui cominciando subito a parlare d'altro. Aveva ridotto il loro bacio, la sua dimostrazione d'amore, ad un "niente di grave". Doveva aspettarselo, ma non pensava che avrebbe fatto così male. Ha attaccato e ha provato a cercarlo il meno possibile per evitare di stare male ancora e ancora.
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Spiegarlo non è facile ~Nicola Zalewski 🧡❤
FanfictionNicola ha 17 anni, ha origini polacche, ma è nato e cresciuto a Tivoli. Si divide tra la vita di un normale adolescente e gli allenamenti a Trigoria nella primavera della Roma, sognando di poter realizzare il suo sogno di esordire in serie A con la...