Parte 10 - Dobbiamo parlare

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Giulia non ci voleva nemmeno andare a quella stupida festa, ma i suoi genitori avevano insistito a tal punto che alla fine aveva ceduto. Rivederlo dopo così tanto tempo di lontananza le ha fatto uno strano effetto. Ha cercato di evitarlo il più possibile, ma lui sembrava essere ovunque. Avevano persino attaccato la sua foto in piazza e le sembrava di impazzire. Ha mangiato in fretta la sua pizza sperando di riuscire a darsela a gambe prima di incontrarlo, ma proprio quando stava andando via, lui le si è parato davanti sbucando dal nulla. Si sono fissati senza dire niente per diversi imbarazzanti secondi, ma quando lei si è girata per andarsene lui l'ha immediatamente bloccata.
"Giulia" l'ha richiamata avanzando di un passo. Quel nome pronunciato da lui le ha fatto uno strano effetto, come se ci fosse qualcosa di sbagliato, come un pugno allo stomaco. "Dobbiamo parlare" ha continuato fissandola con uno sguardo severo. Aveva ragione, dovevano parlare, chiarirsi, ma non sapeva se ce l'avrebbe fatta a dire tutta la verità. Lo ha seguito in silenzio e insieme si sono diretti verso una panchina nel parco per allontanarsi dalla confusione della festa. "Mi spieghi cosa cazzo è successo?" ha chiesto Nicola andando dritto al punto. "Perché mi eviti? Perché non mi parli? Sei scomparsa senza darmi alcuna spiegazione, come se per te non costasse nulla la nostra amicizia. Ti sei comportata come una ragazzina e hai rovinato tutto!" ha continuato senza riuscire a mantenere la calma come si era ripromesso di fare.
La bionda lo fissava in silenzio mordicchiandosi nervosamente le pellicine delle mani. "Hai finito?" gli ha domandato con tono freddo dopo averlo lasciato sfogare. "No Giù, non ho finito, cazzo!" ha esclamato Zalewski rosso in viso per la collera. "Devi spiegarmi perché ti sei comportata così  prima" ha aggiunto poi cercando di recuperare il controllo.
"Tu invece come ti sei comportato dopo che ci siamo baciati alla tua festa?" ha domandato la ragazza incrociando le braccia. Si sentiva attaccata, ma era stanca di subire la sua sfuriata senza dire niente.
Il polacco l'ha guardata stupito: "Ti ricordi..." ha farfugliato. "Si Nick, certo che mi ricordo. Mi ricordo perché è stato un momento magico per me e tu lo hai minimizzato come se nulla fosse, per questo ho dovuto inventare la stronzata che ero ubriaca" ha ribattuto cercando di non mostrargli quanto stesse soffrendo. "Vuoi dirmi che..." ha mormorato il calciatore sempre più confuso. "Che ti amo Nicola! Sono ormai mesi che sono innamorata di te e se non te ne sei mai accorto allora sei più rincoglionito di quanto pensassi perché ho provato a fartelo capire in ogni modo. Non hai mai fatto caso alle mille attenzioni che ti dedicavo, alla mia continua ricerca di contatto fisico, al fatto che solo con te riuscivo a stare bene?" ora che era uscita allo scoperto, non poteva più tornare indietro. "Non te ne sei mai accorto perché pensi solo a te stesso e non riesci a guardare più in là del tuo naso. Io mi sono stancata di aspettarti, quindi scusami se sono scomparsa, ma avevo davvero bisogno di prendermi una pausa da te e dalla tua nuova vita da calciatore che con me non ha più niente a che fare" ora Giulia piangeva, ma il macigno che le gravava sul petto era stato finalmente sputato fuori con quelle parole taglienti, ma sincere.
Era stanca di fingere e dirgli la verità le era sembrata la cosa migliore da fare. L'idea di perderlo, ora che si erano allontanati, la spaventava molto di meno ed era convinta che, se ciò fosse accaduto, sarebbe sicuramente riuscita a farsene una ragione. Non era più dipendente da lui ed era pronta a curare il suo cuore spezzato senza più doverlo rivedere.

Nicola fissava la sua amica a bocca aperta, frastornato dalle sue parole e senza sapere cosa rispondere. Aveva sentito bene? Lei gli si era appena dichiarata? Da quanto tempo provava quelle cose? Era davvero così evidente? Perché lui non se ne era mai accorto?
Mille domande gli frullavano per la testa, ma dalla sua bocca non usciva alcun suono. "I-io non pensavo che provassi tutto questo, altrimenti alla festa mi sarei comportato diversamente" ha balbettato senza trovare nulla di meglio da dire. "Mi dispiace Giù ma..." ha continuato lasciando la frase in sospeso. Lui le voleva bene, ma non la ricambiava in quel senso. Era confuso e mille emozioni lo assalivano.
"Non importa" lo ha interrotto la bionda ritrovando la sua compostezza. "Non mi aspettavo che tu contraccambiassi, volevo solo dirtelo per chiarire le cose una volta per tutte. Penso sia meglio stare lontani, non cercarmi più. Se un minimo tieni a me non farlo, ti prego" ha concluso poi con un sospiro rassegnato.
Nicola ha letto la tristezza e la delusione in quegli occhi celesti che ora sembrava non riconoscere più e non ha potuto fare a meno di dire: "Io non voglio perderti Giù, ho bisogno della tua amicizia". Un sorriso amaro si è dipinto sul volto della biondina. "Non pensi che sia egoista da parte tua pretendere che io ti resti accanto nonostante tutto?" gli ha chiesto scuotendo la testa. "Lasciami i miei spazi, ho bisogno di starti lontano. Magari il tempo aggiusterà le cose" ha aggiunto voltandogli le spalle e incamminandosi verso casa per poter piangere in santa pace.

Nicola l'ha guardata andare via e non ha avuto il coraggio di fermarla.
Come aveva fatto a non capire che lei era innamorata di lui? I suoi segnali erano stati davvero così evidenti? Si è lasciato cadere sulla panchina del parco e ha ripercorso a mente tutte le fasi della loro amicizia, dalla materna fino all'ultimo anno. Erano sempre stati inseparabili, ma quand'era scattato nel cuore di Giulia quel qualcosa che aveva rovinato tutto?
La sua dichiarazione inaspettata lo ha mandato completamente in crisi e nei giorni successivi ha confessato ad Edoardo le sue paure. "Quindi alla fine te lo ha detto..." si è lasciato sfuggire il numero cinquantadue. "Vuoi dirmi che... che lo sapevi?" ha domandato incredulo il polacco pronto a scattare. "Non ti scaldare bro, non potevo mica dirtelo. Lei me lo ha confessato in un momento di debolezza e io le ho giurato che non l'avrei mai detto a nessuno, figuriamoci a te" si è difeso Bove. "Quindi è per questo che tra voi non ha funzionato? Ho rovinato anche la vostra storia oltre che la nostra amicizia?" un altro peso ha schiacciato il terzino giallorosso all'altezza del cuore. "Ma quale storia! Non hai rovinato nulla, perché tra noi non c'è mai stato nulla!" lo ha consolato il biondo cercando di farlo riprendere. "Lo so che non averla vicina ti fa stare male, ma ora devi pensare anche a lei, a ciò che prova e a ciò che ti ha detto. Non deve essere stato facile e devi rispettare la sua richiesta di spazio" lo ha consolato il suo migliore amico sperando di tirargli un po' su il morale. 

Spiegarlo non è facile ~Nicola Zalewski 🧡❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora