Parte 12 - Maturità

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Da quando l'aveva rivista alla cena di classe, Nicola non faceva altro che pensare a lei. Quegli occhi celesti e quei capelli biondi lo tormentavano ed affollavano continuamente la sua testa. Ricordava tutti i bei momenti passati assieme, gli anni su quei banchi di scuola, le risate, i compleanni e come lui, in una sola sera, avesse rovinato tutto. Non si dava pace e non riusciva proprio a perdonarsi. In quelle torride giornate, con tutti i suoi amici impegnati a studiare per la maturità, non gli restava molto altro da fare che girare per Tivoli con la sua bicicletta. Sperava di distrarsi mentre il vento gli scompigliava i capelli, ma troppo spesso si ritrovava "casualmente" sotto casa della sua ex amica.
Avrebbe voluto citofonare, chiederle di andare a fare un giro con lui, di prendersi un gelato come ai vecchi tempi, ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile.
Lei era andata avanti, perché lui non ci riusciva? In fondo non si era fatto troppi problemi a rifiutarla, ma adesso perché il suo pensiero lo tormentava?

Giulia, dal canto suo, provava a rimanere concentrata sullo studio in vista dell'orale che avrebbe avuto dopo pochi giorni, ma continuava a distrarsi ripensando a quella dannata cena di classe. Lo aveva ignorato come se non si conoscessero affatto, eppure aveva avuto la netta sensazione che lui la fissasse per tutto il tempo. Cosa voleva da lei? Perché non la lasciava perdere? Perché si era presentato lo stesso a quella maledetta cena? Lui in fondo la maturità non l'avrebbe neanche fatta, perché aveva deciso di intromettersi ancora una volta nella sua vita nonostante lei gli avesse chiesto di sparire? "Giù stammi a sentire: si è pentito di ciò che ha detto ed ora vuole rimediare" ha affermato con decisione la sua amica Benedetta dopo aver ascoltato tutti i suoi dubbi. Giulia non poteva crederci. Non voleva crederci. Davvero Nicola aveva cambiato idea?
"Non mi interessa se si è pentito, le cose tra noi non cambieranno"  ha risposto con un velo di amarezza provando a non far trasparire troppo il suo dolore. La bionda infatti, dopo avergli confessato i suoi sentimenti e dopo un iniziale stato di disperazione, aveva ripreso in mano la sua vita e si era decisa a non farsi distrarre più da un ragazzino che si credeva un campione. Gli aveva dedicato troppe energie, troppe attenzioni, lo aveva osannato come se fosse un dio e alla fine lui l'aveva trattata come una stupida. "Lui mi cerca solo perché gli manca avere qualcuno sempre pronto a renderlo felice" ha constatato dopo una lunga riflessione per poi tornare a concentrarsi sul suo ripasso. Doveva prendere il diploma e godersi la sua ultima estate da adolescente , senza più pensare a lui.

Il giorno dell'orale Giulia, nonostante fosse consapevole di aver dato il massimo, era comunque agitatissima, ma quando ha incominciato la sua esposizione, tutto è andato liscio come previsto. Mentre parlava però, qualcuno è entrato in palestra facendo un gran rumore e tutti gli occhi si sono spostati nella sua direzione.
"Scusate, non volevo disturbare" si è giustificato Nicola visibilmente in imbarazzo. Aveva pensato a lungo se presentarsi o meno alla maturità della sua migliore amica e alla fine andare lì con un mazzo di fiori gli era sembrata l'idea migliore, se solo quella maledetta porta della palestra non avesse fatto tutto quel casino.

Giulia lo ha guardato incredula: che cosa ci faceva lui lì? Ad un tratto tutta la sua sicurezza l'ha abbandonata, il cuore ha ricominciato a batterle forte nel petto e il respiro si è fatto sempre più pesante. Quando il professore di italiano le ha fatto la domanda finale, ormai era nel panico e non ha potuto fare altro che fardugliare una risposta confusa e approssimativa. Non ci poteva credere che lui avesse rovinato anche quel momento così importante per lei. Ha salutato tutti i professori ed è uscita dalla palestra come una furia, senza degnarlo di uno sguardo.
"Congratulazioni Giù! Sei matura!" Nicola l'ha rincorsa porgendole i fiori con un bel sorriso. "Mi spieghi che cazzo vuoi da me?" ha sibilato la ragazza respingendolo immediatamente. "Pensavo che siccome abbiamo iniziato scuola insieme, finire insieme sarebbe stato carino, nonostante tutto" ha ribattuto il calciatore un po' imbarazzato senza riuscire a capire perché fosse così arrabbiata.
"Davvero ti è sembrata una bella idea irrompere al mio esame di maturità dopo settimane di silenzio? Dopo che ti avevo chiesto del tempo? Non puoi fare sempre come cazzo ti pare! Questo era il mio giorno e tu lo hai rovinato! Se mi fossi voluto stare accanto lo avresti fatto dall'inizio dell'anno quando invece hai deciso di lasciare scuola, ormai è tardi" Giulia ha tirato fuori tutto ciò che da tempo la tormentava, tutte le parole non dette, tutto ciò che pensava. Era stanca di rimanere in silenzio solo per compiacerlo e ora che tra loro non c'era più niente aveva finalmente deciso di tirare fuori la voce.
Nicola era sconvolto da quella scenata: perché lo trattava così? Forse con quel suo rifiuto l'aveva ferita più di quanto pensasse. Tutta colpa dell'amore che aveva rovinato la loro amicizia.
"Scusami" ha farfugliato prima di scappare via portandosi dietro il suo mazzo di fiori tutti rovinati.
Quando Giulia è tornata a casa ha pianto per ore buttata sul letto. Si sarebbe dovuta sentire libera e felice, invece un peso indescrivibile le opprimeva il petto. Non avrebbe voluto trattarlo così, ma non poteva accettare che, dopo tutto quel tempo, lui le facesse ancora quello strano effetto. Doveva prendere le distanze, lasciare che le loro vite continuassero lontane l'una dall'altra e provare a dimenticarlo il prima possibile.

Dopo un iniziale sconforto la ragazza ha deciso che rimpiangere quello che ormai era solo un ricordo non faceva per lei, ha ripreso in mano la sua vita e si è finalmente goduta quell'estate tanto attesa.
Ha organizzato una vacanza da sogno con le sue amiche e ha persino conosciuto Andrea, un ragazzo fantastico che presto le ha fatto battere il cuore.

Nicola a metà luglio ha ricominciato ad allenarsi sotto il sole torrido che rendeva i campi di Trigoria simili ad un inferno. Nonostante i suoi sforzi non poteva fare a meno di pensare a quegli occhi blu che tanto gli mancavano. "Zi non è normale che stai sempre appresso a lei" gli ha detto con sincerità Edoardo notando che fissava da diversi minuti il suo profilo instagram.
"Non è che forse anche a te piaceva e non te ne sei mai accorto fino a quando non l'hai persa?" gli ha poi chiesto a bruciapelo lasciandolo senza parole.
Forse aveva ragione, forse quello che provava per lei era qualcosa di più di una semplice amicizia.

Spiegarlo non è facile ~Nicola Zalewski 🧡❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora