Quando Andrea ha ricevuto quel messaggio non poteva credere ai suoi occhi. Pensava che non l'avrebbe mai più rivista dopo la scenata in discoteca, la rissa, le chiamate perse, dopo che lei aveva scelto quell'altro, ma si sbagliava. Giulia lo aveva invitato a prendere un caffè in un bar vicino casa sua per parlare, per provare a chiarire tutta quella brutta situazione. È uscito di casa quasi correndo e si è precipitato da lei.
Non appena l'ha vista, si è dimenticato tutto il discorso che aveva studiato durante il tragitto e per un attimo ha perso la sicurezza che lo contrastingueva.
"Ciao, come va?" ha salutato con un sorriso di circostanza accomodandosi di fronte a lei al tavolino di metallo.
Giulia lo ha fissato intensamente con quegli occhi celesti così severi, senza rispondergli. Non sapeva bene cosa dirgli e si era pentita di avergli scritto, ma ormai non poteva più tirarsi indietro. "Perché lo hai colpito?" ha chiesto tutto d'un fiato arrivando dritta al cuore del problema. "Lui si è avvicinato solo per provocare me e infastidire te... avrei dovuto fare finta di niente? Sei stata tu la prima a dirgli di lasciarti in pace!" ha ribattuto il ragazzo. "Non era quello il modo!" ha insistito Giulia. "E invece il tuo modo di lasciarmi lì da solo come un coglione è stato giusto?" ora era Andrea ad aver scoccato la sua freccia migliore. "Avevo bisogno di tempo per pensare..." ha risposto la bionda colta alla sprovvista. "E lui ti ha aiutato a riflettere durante la notte che avete passato insieme?" ha chiesto il riccio con tono sempre più freddo e severo.
"Come fai a sapere che..." Giulia era sempre più confusa. "Credevi davvero che me ne sarei stato buono in quel parcheggio o che sarei tornato a casa senza lottare per te?" ha sorriso il ragazzo con amarezza.
"Tra di noi non è successo niente, io e Nicola siamo solo amici" ha mentito la ragazza cercando di mostrarsi sicura e risoluta. "Se siete solo amici, perché tra noi due dovrebbe finire qui? Vuoi davvero gettare via la nostra storia per uno che ti ha fatta soffrire così tanto" Andrea le teneva le mani fra le sue. "Siamo stati bene, sai quanto tengo a te e sai che non ti farei mai del male. Forse ho sbagliato ad alzare le mani e ti chiedo scusa, ma ti prego non mandiamo tutto all'aria per un ragazzino montato che tira calci al pallone e si crede Ronaldo" ha insistito sperando di riuscire a convincerla.
La bionda si è ritratta di scatto. "Lui non è così, non è come credi tu!" ha esclamato con fermezza ripensando a tutti i sacrifici che Nicola aveva fatto pur di arrivare dove si trovava ora.
"Come posso pensare che tra di voi non ci sia nulla se lo difendi in questo modo?" ha sospirato Andrea alzando gli occhi al cielo: "Devi dirmi la verità, cosa provi per lui?" .Giulia ha esitato: passare la notte insieme aveva risvegliato in lei sentimenti che credeva ormai estinti, ma il ricordo della sofferenza che lui stesso le aveva provocato non poteva svanire con qualche bacio. Non erano amici, ma nessuno le poteva garantire che sarebbero mai stati qualcosa di più. "Questo silenzio vale più di una risposta" ha ripreso il ricciolino con un tono carico di delusione. "Pensavo fossi diversa, ma mi sbagliavo. Addio Giulia, sappi che stai facendo un errore" ha concluso prima di andarsene e lasciarla sola in quel bar.
Nicola osservava la scena da lontano, indeciso se intervenire o meno.
Quando era rientrato da Trigoria dopo quella terribile mattinata e non l'aveva trovata, aveva immaginato che fosse andata via. Ha provato a chiamarla, senza però ricevere alcuna risposta e ha iniziato a preoccuparsi. Voleva rassicurarla su quanto accaduto, ma soprattutto voleva trovare una scusa per rivederla e così aveva preso il motorino e aveva parcheggiato poco lontano dalla sua nuova casa a Roma.
Quando l'aveva vista in quel bar con quel coglione il suo cuore si era fermato per un attimo: cosa ci facevano insieme? Si era solo sognato tutto ciò che era avvenuto la notte scorsa? Lei lo aveva preso in giro e alla prima occasione buona era tornata da quell'altro? Li ha osservati da lontano senza farsi notare e ha capito subito che stavano discutendo. Quando lui se ne è andato con un'espressione sconsolata sul volto ha gioito tutto soddisfatto, ma vederla piangere gli ha spezzato il cuore.
Avrebbe voluto precipitarsi da lei, ma aveva paura di risultare opprimente o addirittura pazzo e così ha aspettato che tornasse a casa per citofonarle e provare a tirarle su il morale.Giulia ha aperto la porta e si è trovata davanti un sorriso irresistibile incorniciato da due fossette che la facevano impazzire. "Ho portato il gelato! Pistacchio e nocciola, il tuo preferito!" ha esclamato Nicola agitando una vaschetta bianca.
Il dolce sapore del gelato è riuscito almeno in parte a risollevarle l'umore. "Come è andata oggi a Trigoria?" ha chiesto un po' preoccupata. "Solo una strigliata e qualche partita in tribuna, poteva andare peggio" ha ridacchiato il terzino giallorosso provando a sdrammatizzare. "Mi dispiace tanto Nick" ha mormorato la bionda sfiorandogli un braccio. "Non preoccuparti, non è colpa tua" l'ha rassicurata il polacco accarezzandole una guancia con la punta delle dita.
"Quel ragazzo invece... lo hai più sentito?" ha indagato fingendo di non sapere del loro incontro così da metterla alla prova. Giulia ha esitato solo per un secondo, ma poi ha deciso di dirgli la verità. "È finita" ha affermato risoluta con la voce leggermente incrinata. Nicola si è finto dispiaciuto, ma in cuor suo era l'uomo più felice del mondo. L'ha abbracciata forte a sé accarezzandole I capelli e godendosi quella compagnia che tanto gli era mancata.Hey💕
Scusate l'assenza, ma ho avuto qualche problema con l'account Wattpad e non sono riuscita ad aggiornare prima. In più con tutto il casino del calcio scommesse ho preferito aspettare e capire se Nicola fosse effettivamente coinvolto prima di continuare questa storia. Cercherò di aggiornare più spesso💕
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Spiegarlo non è facile ~Nicola Zalewski 🧡❤
FanfictionNicola ha 17 anni, ha origini polacche, ma è nato e cresciuto a Tivoli. Si divide tra la vita di un normale adolescente e gli allenamenti a Trigoria nella primavera della Roma, sognando di poter realizzare il suo sogno di esordire in serie A con la...