Parte 14 - Confronto

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Nicola è sceso per le scalette del prive traballando un pochino, con il solo obiettivo di raggiungere Giulia e quel coglione che le stava appiccicato come se fosse sua. Non sapeva bene come approcciarsi alla situazione e di certo non voleva risultare pazzo, ma doveva parlarle. Si è avvicinato facendo finta di niente e ha fatto in modo che lei lo notasse. "Che ci fai tu qui?" le ha poi chiesto non appena i loro sguardi si sono incrociati.
Giulia si è sforzata di nascondere il rossore sulle sue guance e ha risposto con noncuranza: "Sto ballando, non si vede?". Nicola non si è dato per vinto ed è ripartito alla carica: "Lui chi è?" ha domandato con una smorfia alludendo al ricciolino che le stava accanto. "Sono Andrea, il suo ragazzo" ha risposto lui seccato facendosi avanti per poi replicare con sospetto: "Tu piuttosto chi sei?". Il terzino giallorosso lo ha squadrato dall'alto in basso e ha ridacchiato con aria di sfida: "Come se non mi conoscessi ahahah. Sono Zalewski, gioco nella Roma e sono il suo migliore amico". "Non siamo più amici, lo sai, quindi lasciami stare e vai a ballare da un'altra parte" Giulia lo ha corretto provando a porre fine a quell'incontro così imbarazzante. "Un tempo non la pensavi così..." ha sospirato il ragazzo con amarezza. "È per colpa di questo coglione che non vuoi avere più niente a che fare con me?" ha chiesto senza staccare gli occhi dal riccio. "Che cazzo vuoi pagliaccio? Sei venuto qua per provocare? Non hai sentito che ha detto? Devi andartene e lasciarci in pace!" ha ringhiato Andrea facendo un passo avanti. "Altrimenti?" lo ha sfidato Nicola che, nonostante fosse più basso, non era affatto spaventato.
Un potente pugno lo ha colpito in pieno volto come un fulmine a ciel sereno e in un attimo i due ragazzi si sono ritrovati a lottare a terra nel bel mezzo della pista. Giulia li guardava con orrore senza poter fare nulla. Fortunatamente qualcuno è intervenuto per separarli e quella scena pietosa è finalmente terminata. "Pezzo di merda alzati" gridava Andrea divincolandosi mentre un buttafuori lo accompagnava all'uscita. Nicola era ancora a terra dolorante, ma fortunatamente Edoardo è giunto in suo soccorso. "Che cazzo hai combinato frate?" ha chiesto il biondo porgendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi. "C'era Giulia con un tizio e... la situazione mi è sfuggita di mano" ha spiegato un po' imbarazzato tamponandosi il sangue che gli colava copioso dal sopracciglio con il polsino della camicia. "Vieni andiamo a casa prima che qualcuno ti riconosca" ha continuato il suo amico trascinandolo fuori da quel posto. Nicola continuava a guardarsi intorno nella speranza di rivedere Giulia, ma la ragazza sembrava scomparsa nel nulla.

"Cosa avrei dovuto fare Giù? Ti stava dando fastidio e poi mi ha sfidato..." il ricciolino, seduto su un muretto nel parcheggio del locale provava a giustificarsi con la sua fidanzata che però non voleva proprio saperne. "Non dovevi mettergli le mani addosso" ha sbraitato lei esasperata. "Perché lo difendi? Lui ti ha fatto del male in passato, ma sembra che tu tenga più a lui che a me" ha replicato Andrea gridando a sua volta. Giulia lo ha guardato con gli occhi pieni di lacrime: l'ultima cosa di cui aveva bisogno era una sua scenata di gelosia. "Non cercarmi, torno a casa in taxi" ha sibilato lasciandolo da solo e scappando via in quella notte romana. Sarebbe voluta tornare a casa e lasciarsi andare in un pianto liberatorio, ma prima doveva assicurarsi che lui stesse bene e così al tassita ha fornito un indirizzo dove pensava di non tornare più.

Nicola era in cucina con una bustina di ghiaccio premuta sul viso e fissava in silenzio il video che gli aveva mandato Edo. Qualcuno aveva ripreso la sua rissa e aveva pubblicato tutto su tik tok. In pochissimo tempo quelle immagini erano diventate virali e ora migliaia di persone avevano visto e commentato il suo comportamento deplorevole.

"Bell'esempio per i ragazzini"
"Non poteva che giocare nella Roma uno così"
"Dovrebbero insegnargli l'educazione a gente simile"
"Può essere bravo quanto gli pare, ma se non ha la testa giusta non potrà mai diventare un campione".

Queste erano solo alcune delle parole che si leggevano sotto al suo video. Sapeva che presto la società lo avrebbe scoperto e temeva che le conseguenze sarebbero state terribili. Di certo la dirigenza non avrebbe apprezzato quanto accaduto e in qualche modo lo avrebbe punito, lasciandolo in tribuna o addirittura mettendolo sul mercato. Mentre si disperava, qualcuno ha suonato al campanello. Chi poteva essere a quell'ora? Forse Lorenzo era giunto in suo aiuto per fornirgli qualche prezioso consiglio? O forse era la polizia che lo veniva a prendere dopo che quel coglione lo aveva denunciato?
È andato ad aprire la porta trascinando i piedi, ma quando si è trovato davanti Giulia non è riuscito a fare altro che fissarla sbalordito. "Cosa ci fai qui? Pensavo che non volessi più vedermi. Poi stasera ho combinato un bel casino..." ha mormorato con gli occhi bassi. "Come stai?" ha chiesto la ragazza ignorando tutte quelle parole inutili. L'unica cosa che le interessava era che lui stesse bene, perché nonostante tutto ci teneva ancora, forse più di quanto pensasse.
"Potrebbe andare meglio, ma me la caverò" ha ridacchiato il polacco provando ad ignorare il battito accelerato del suo cuore e invitandola ad entrare. "Mi dispiace per Andrea, non credevo che fosse così... coglione" si è scusata la bionda sedendosi in cucina di fronte a lui. "La colpa sta nel mezzo, anche io non sono stato un santo e ne pagherò le conseguenze" ha ammesso il ragazzo tornando serio. "Cosa intendi?" ha domandato preoccupata Giulia. "Di certo quando la società lo verrà a sapere non me la farà passare liscia..." ha spiegato con un sospiro. "Ma tu non hai fatto nulla, è stato lui ad attaccarti per primo, non è giusto punirti" si è allarmata lei offrendosi addirittura di testimoniare contro il suo fidanzato. "No Giù, lui mi ha attaccato perché io sono venuto lì a provocarlo. Devo comportarmi da adulto per una volta e prendermi le mie responsabilità" ha affermato il terzino alzando finalmente lo sguardo dal pavimento.
"Perché lo hai fatto? Sapevi che avrebbe reagito? Perché hai messo a rischio la tua carriera solo per un coglione qualsiasi?" ha chiesto lei sempre più confusa.
"L'ho fatto per te Giù, per attirare la tua attenzione e provare a ricucire i rapporti. L'ho fatto perché mi manchi e perché..." si è interrotto un attimo prima di pronunciare quelle parole che non aveva avuto il coraggio di dire neanche a se stesso. "Perché penso di provare qualcosa per te".

Spiegarlo non è facile ~Nicola Zalewski 🧡❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora