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panico e aiuto

Abigail dopo aver sentito quel nome, era subito corsa via dalla Sala Grande; troppe emozioni per un così piccolo corpo

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Abigail dopo aver sentito quel nome, era subito corsa via dalla Sala Grande; troppe emozioni per un così piccolo corpo.

Era incavolata nera con suo fratello Harry.
Perché voleva sempre essere al centro dell'attenzione? Perché voleva sempre superare gli altri? Perché voleva sempre mettere all'oscuro lei? Perché aveva bisogno di fare queste cose? Non poteva comportarsi come un fottuto adolescente normale? No! Doveva essere il migliore, Colui che è Sopravvisuto!

«Fanculo!» urlò quando finalmente raggiunse il suo solito posto sulla Torre di Astronomia.

Si accasciò per terra e si portò le gambe al petto, racchiuse le ginocchia tra le braccia e posò la testa su di esse.

E si lasciò andare, pianse tutte le lacrime che aveva in corpo, quelle lacrime che aveva sempre respinto. Buttò fuori tutto quello che aveva sempre lasciato dentro.

E le lacrime si mischiarono alla pioggia che cadeva velocemente su di lei, che la bagnò completamente.

Era scossa da singhiozzi talmente forti che tutto il suo corpo tremava, sia per il freddo che per il pianto.

«Potter!» disse una voce, non riusciva a riconoscerla, tutto era ovattato intorno a lei.

«Potter!» ripeté quella stessa voce, poi sentì delle braccia avvolgersi intorno alla sua vita e spostarla verso un posto asciutto, sotto al tetto della Torre.

Malfoy la attirò tra le sue gambe e la strinse al suo petto, lei lo riconobbe solo grazie al suo forte profumo.
Quel dannato profumo che ogni volta le faceva provare sensazioni strane e nuove.

«Potter respira con me per favore» disse Draco accarezzandole la schiena, mentre faceva grandi respiri per aiutarla.

«Potter forza, segui il mio respiro» continuò il ragazzo, mentre Abigail, strinse gli occhi per cercare di seguire le parole gentili del biondo.

«Avanti» sussurrò Draco stringendola più a sé «segui la mia voce»

«Ci sono» disse, «ci sono io qui con te» continuò accarezzandole i capelli e lasciandole piccoli baci sulla fronte.

«Abigail ci sono io con te» sussurrò, e la ragazza sentendo per la prima volta nella sua vita il suo nome pronunciato da quelle labbra, si risvegliò di colpo, il respiro le tornò normale e il cuore riprese a battere più lentamente.

«Ci sono, continua così, io sono qui. Non ti lascio» ripeté Draco stringendola più forte, e lei appena riprese possesso dei suoi muscoli ricambiò la stretta.

Strinse il ragazzo più forte che poté, nascose il viso nel collo pallido di Draco Malfoy e respirò pesantemente il suo profumo.

«Grazie» sussurrò Abigail circondando la vita del biondo con le sue braccia.

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