dodici

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il Ballo del Ceppo

Abigail e Pansy erano chiuse in camera già dalle sedici e trenta di quel pomeriggio nevoso

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Abigail e Pansy erano chiuse in camera già dalle sedici e trenta di quel pomeriggio nevoso. Astoria, purtroppo per entrambe, era con loro. Si stavano tutte preparando per il Ballo del Ceppo, che sarebbe iniziato alle venti in punto.

«Oddio non vedo l'ora che inizi!» esclamò Astoria, saltellando felicemente verso il bagno.

«Io non vedo l'ora che lei si levi di torno» disse Abigail alzando gli occhi al cielo, mentre Pansy rideva ad alta voce e annuiva in accordo con l'amica.

«Cosa ti metti tu Pan?» domandò Abigail mentre estraeva il vestito che le aveva regalato la sua migliore amica dall'armadio.

«Questo» disse estraendo dal rispettivo armadio, un vestito rosa pallido lungo fino ai piedi «me lo ha regalato mamma prima di iniziare la scuola»

«È stupendo Pan!» disse Abigail, mentre iniziava a togliersi tutti i vestiti che indossava e si infilava, molto lentamente per non rovinarlo, il vestito verde regalatole dalla ragazza al suo fianco.

Entrambe le due amiche, avevano già indossato i vestiti quando Astoria uscì dal bagno.

«Pensavo mi aspettaste!» esclamò lei leggermente dispiaciuta mentre correva verso il terzo armadio nella stanza per recuperare il suo abito.

«Ci stavi mettendo una vita, però se ti sbrighi possiamo truccarci insieme» disse Abigail, cercando di essere il meno cattiva possibile.

Astoria fece di tutto pur di vestirsi velocemente, nel frattempo Pansy e Abigail si acconciavano i capelli. Pansy li lasciò lisci, la frangia le copriva la piccola fronte, gli occhi verdi erano risaltati da quel nero pece dei capelli.

Abigail invece li raccolse, cercò di acconciarli al meglio, in una crocchia più ordinata del solito, lasciando diverse ciocche rosse libere che le incorniciavano perfettamente il volto magro.

Quando anche Astoria si vestì e si mise a posto i capelli, le tre ragazze iniziarono a truccarsi.

Pansy e Astoria esagerarono un pochino, mettendosi ombretto, eye-liner, mascara e chi più ne ha più ne metta.
Abigail invece, lasciò la pelle completamente scoperta, mise solo un filo di mascara e un po' di matita; così da far risaltare gli occhi verdi smeraldo.

Quando tutte e tre furono pronte, erano già le diciannove e trenta, decisero quindi di scendere in Sala Comune per raggiungere gli altri ragazzi.

Astoria per fortuna di tutti, uscì subito per raggiungere il suo accompagnatore, uno del sesto anno di Corvonero.

Le altre si sedettero nei divanetti, accanto a Blaise e Draco, che non staccava per nulla al mondo gli occhi di dosso ad Abigail.

«Ma siete bellissime!» esclamò Blaise a voce leggermente più alta del solito.

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