Capitolo 5

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Era ormai pomeriggio inoltrato quando Taehyung svoltò in una stradina sterrata, poco visibile dalla strada principale, inoltrandosi in un piccolo bosco di ciliegi che, dopo circa 500 metri, si apriva su una verdeggiante pianura.

"Quella laggiù è la casa di mia nonna." disse Taehyung indicando l'edificio bianco che si vedeva in lontananza.
"È una fattoria!" esclamò Jungkook mentre un ampio sorriso gli si apriva sulle labbra.
"Sì ed è anche recintata. Anche se la recinzione avrebbe bisogno di una risistemata." disse Taehyung.
"Non preoccuparti Tae, lo faremo insieme." disse Jungkook continuando a sorridere.

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Taehyung scese dal fuoristrada per andare ad aprire il pesante cancello, mentre Yoongi si spostava sul lato del guidatore e lo oltrepassava. Dopo aver richiuso il cancello, Taehyung salì dal lato passeggero e seguirono la strada sterrata fin davanti la porta di casa.

Taehyung scese lentamente dal fuoristrada con il cuore che batteva impazzito per l'ansia, la paura e la gioia.
"NONNA!" chiamò a gran voce, non ricevendo alcuna risposta in cambio. Provò ancora un paio di volte, ma senza risultati. Si voltò verso i suoi nuovi amici che nel frattempo erano scesi dal mezzo, con il cuore pesante ed una gran voglia di piangere, quando il cigolìo della porta che si apriva lo fece voltare nuovamente di scatto.

Il cuore di Taehyung sembrava battere ancora più velocemente, mentre vedeva la porta aprirsi del tutto e un'anziana signora uscire lentamente con le mani sulla bocca e gli occhi pieni di lacrime.
"Taehyung-ie sei proprio tu?" chiese la donna incredula.
"Sì nonna, sono io!" disse Taehyung correndo ad abbracciarla.
"Oh il mio piccolo Taetae! Quanto ho avuto paura di averti perso!" disse la donna tra i singhiozzi, mentre si stringeva al petto del nipote.
"Ho avuto tanta paura anch'io nonna, ma ora sono qui e non ti lascerò più." disse Taehyung lasciando che le lacrime gli scorressero libere sulle guance.

"Oh, ma loro chi sono? E dov'è Jimin?" chiese la donna notando solo in quel momento i tre giovani.
"Loro sono i miei nuovi amici, Kim Seokjin, Min Yoongi e Jeon Jungkook. Io e Jimin non siamo più amici, nonna, mi spiace."  disse Taehyung.
"Come no? Che è successo?" chiese l'anziana.
"Entriamo in casa e te lo dico. Venite ragazzi, svuoteremo dopo il bagagliaio." disse Taehyung voltandosi verso gli altri.
"Arriviamo, prendo i cani." disse Jungkook aprendo la portiera per far scendere Bam e prendere in braccio Yeontan.

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"Ora sai tutto nonna." disse Taehyung.
"Tae, tesoro. Sicuramente Jimin si è comportato male e tu hai tutto il diritto di essere arrabbiato con lui. Ma qualcosa mi dice che si sia pentito di quello che ti ha detto e che ti stia già cercando. Ci metterà un po', è vero, ma presto verrà a cercarti anche qui." disse sua nonna.
"Ne dubito nonna." disse Taehyung con amarezza.
"Mio piccolo Taetae, tu e Jimin siete anime gemelle, siete fratelli mancati. Quello che stai provando tu, sicuramente lo sta provando anche lui. Promettimi che quando vi incontrerete parlerete e vi chiarirete." disse la nonna.
"Va bene nonna, te lo prometto." rispose Taehyung, anche se sapeva che sarebbe stato molto difficile, se non addirittura impossibile, mantenere quella promessa.

Fine flashback.

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La giovane guardò verso il cielo e corrugò la fronte. Aveva passato tutto il giorno a caccia e aveva trovato solo qualche lepre, neanche troppo grande, e qualche volatile. Sapeva che se non avesse trovato qualcosa di più grosso, come un cervo o un cinghiale, il giorno dopo sarebbe dovuta uscire nuovamente e la cosa non le andava per niente bene.

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