Epilogo

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"Romeo, save me, I've been feeling so alone
I keep waiting for you, but you never come
Is this in my head? I don't know what to think"
He knelt to the ground and pulled out a ring
And said
"Marry me, Juliet, you'll never have to be alone
I love you, and that's all I really know
I talked to your dad, go pick out a white dress
It's a love story, baby, just say yes"

TAYLOR SWIFT


Juliet posò la sua tela accanto alla tomba di Nathan, con un leggero sorriso sulle labbra.
Caitlyn portò lo sguardo in alto, con le iridi puntate alle stelle, dove sapeva che avrebbe trovato lui.

<< È un dipinto molto particolare... rappresenta Romeo e Giulietta, vero? >> Chiese James ammirandolo. Ricordava perfettamente suo fratello che alla stessa età di Juliet, quando era solo un diciassettenne la cui unica preoccupazione era riuscire ad avere buoni voti a scuola, passava le giornate in giardino a dipingere.

Caitlyn annuì in risposta alla sua domanda.
<< Nathan lo avrebbe adorato. >>

La luna illuminava la notte, e lei non poté non pensare al discorso che le fece Nathan tempo prima.
"Immagina che io sia la tua luna, e che debba illuminare l'oscurità che c'è in te" le aveva detto, non sapendo che era tutto vero. Nathan aveva salvato Caitlyn da se stessa, è così, ma vi è mai passato per la mente il fatto che anche lei, in realtà, fosse riuscita a salvarlo dalla malattia?
Non vi siete mai chiesti come mai noi, le stelle che illuminano il vostro universo, abbiamo deciso di raccontarvi proprio questa storia?
Quella in cui Nathan muore, lasciando Caitlyn a combattere con se stessa, è solamente una versione della storia. Ci sono milioni di universi, in cui la loro storia ha dei finali tutti differenti.
E in uno di questi, Nathan e Caitlyn hanno avuto il loro lieto fine.
Forse, dopo avervi fatto soffrire con il finale peggiore è arrivato il momento di mostrarvi la loro storia col finale migliore.

Ma partiamo dal principio...

💫💫💫


<< Caity, non sei ancora pronta? >> chiese mia madre entrando nella mia stanza.

<< Manca un'ora e mezza, perché dovrei essere pronta? >> domandai infilandomi la felpa rosa pastello.

<< Lo sai che devi sempre arrivare in anticipo a scuola, dovresti essere già pronta da un pezzo. >> disse sconfortata prendendo il mio zaino per infilarci dentro i libri che avevo lasciato sulla scrivania.

<< Mamma, va bene arrivare in anticipo. Ma un'ora e mezza prima? >> lei mi lanciò uno sguardo minaccioso.

Di mattina non era mai stata una persona molto allegra, o gentile.

<< Vuoi per caso diventare come quegli scappati di casa dei tuoi compagni? >> chiese irritata.

<< Ti sembro una scappata di casa? Basta guardarmi per capire che non lo sono. >> ribattei infilando anche le scarpe.

<< Hai ragione, solo tu porteresti un libro in borsa anche per andare a fare la spesa. >> mi sbeffeggiò passandomi lo zaino pieno.

<< Non si sa mai, potrebbe sempre servirmi. >> risposi prendendo le ultime cose prima di uscire dalla mia stanza.

Entrando in cucina trovai mio padre intento a mangiare il solito pane con la nutella, che mi faceva ogni mattina prima di andare a lavoro.

Mi rivolse un sorriso gentile, prima di darmi il buongiorno e tornare al suo giornale quotidiano.

JulietDove le storie prendono vita. Scoprilo ora