8. "La mia Giulietta"

470 27 3
                                    



Presente

'Cause you brought out the best of me
A part of me I'd never seen
You took my soul wiped it clean
Our love was made for movie screens

Caitlyn

Nathan ha guidato in silenzio tutto il tempo, non che io abbia parlato molto. Non ho aperto bocca da quando ho accettato che mi avrebbe riaccompagnata a casa.

Questo silenzio è piacevole, o almeno per me. Nonostante non abbia le cuffie alle orecchie, c'è silenzio nella mia testa.
Immagino sia per la sua presenza, lui riesce a portare quiete ovunque.

Non c'era stato neanche bisogno che gli chiedessi di accendere il riscaldamento in macchina, l'aveva fatto appena siamo saliti, sapeva già che avrei sentito freddo.

Mi conosce benissimo, nonostante ci conosciamo solamente da undici mesi.

Portai lo sguardo fuori dal finestrino, vedendo la strada scorrermi accanto.
Eravamo nel nostro posto, o meglio, ci stava passando accanto in questo momento.

Con la coda dell'occhio vidi Nathan voltarsi verso di me, guardarmi con uno sguardo malinconico che odiavo, per poi riportarlo di fronte a sé, vedendo che non avevo ricambiato.

Mi odiavo, per tutta la sofferenza che gli procuravo. Ma confidavo nel fatto che col tempo, i sentimenti che provava nei miei confronti, si sarebbero dissipati.
Dovevano farlo, mio padre diceva sempre che il tempo guarisce ogni ferita, anche se delle più profonde rimarranno sempre delle cicatrici. Io gli credevo, sapevo che se avessi continuato così, ad ignorarlo, mi avrebbe dimenticata.

Ma questa sera, egoisticamente avevo accettato il suo passaggio, volendomi concedere anche solamente qualche minuto in sua compagnia.

Non sarebbero bastati, lo sapevo, ma i sentimenti che provavo per lui erano troppo forti e fingere che in realtà non mi importasse più, era diventato complicato.
Erano sempre stati evidenti, non li avevo mai nascosti. Ma poi è arrivata la morte di mio padre e la mia depressione con essa.
La mia vita era diventata monotona, ed io ancora più di questa.

Nathan, al contrario, aveva sempre provato a tirarmi su di morale, a portarmi in posti stupendi, aveva provato ad aiutarmi. Ma in poche settimane mi accorsi che la situazione stava diventando pesante anche per lui, perché avevo visto la delusione nei suoi occhi, ogni volta che provava a distrarmi e non otteneva nessun risultato.
Perciò decisi di allontanarmi lentamente, fino ad arrivare al punto cruciale.
Lo lasciai, facendogli credere che il mio interesse e i miei sentimenti fossero svaniti col passare dei mesi.

Fermò l'auto sotto casa mia, e con la coda dell'occhio vidi che si era voltato e mi stava guardando.
Dovetti sforzarmi per non ricambiare, per non mostrargli quanto in realtà i miei sentimenti fossero solamente cresciuti col tempo, e quanto mi avessero logorata all'interno.

<< Caitlyn... >> si sporse verso di me e fece per spostarmi una ciocca di capelli dalla fronte, ma io mi scansai.
Se mi avesse anche solamente sfiorata non mi sarei controllata. Avrei finito per mostrargli quanto in realtà io provi ancora per lui.

<< grazie del passaggio, Nathan. Buonanotte >> dissi con tono fermo, per poi scendere dall'auto.

Avrei mentito se avessi detto che mi ero ripresa, dopo ciò che era successo con Ryan, ma proprio perché in questo momento ero più fragile del solito non potevo permettere che Nathan si avvicinasse troppo.

JulietDove le storie prendono vita. Scoprilo ora