È Solo un Arrivederci

37 7 10
                                    

Completo l'iscrizione all'università per il master in economia e ingegneria gestionale. Ho i brividi solo al pensiero di riprendere gli studi che avevo abbandonato molti anni fa, ma devo tentare e sperare che mio padre abbia davvero conoscenze importanti, perché è quasi impossibile che mi ammettano. I ragazzi non sono ancora arrivati quindi ho tempo per chiamarlo. <<Ciao papà... >> mi saluta e stranamente mi chiede <<Siamo pronti?>> aveva forse cambiato idea? O aveva cambiato atteggiamento perché era convinto del mio fallimento?<<...si, siamo pronti. Ho appena fatto l'iscrizione al master ti manderò tutti i dettagli.>> poi gli racconto dell'opportunità che si era presentata per diventare azionisti <<.. Si tratta di una grossa somma di denaro. Queste quote appartengono ad un azionista di maggioranza.>> lo sento annuire <<Mandami tutti i dettagli e lascia fare a me... >> che strano atteggiamento <<... Ho parlato con tua madre, insieme abbiamo deciso di darti il nostro sostegno in questa storia. Hai le spalle coperte, quindi stai tranquilla.>> una strana emozione si insinua dentro di me, ho i brividi <<Davvero papà? Quindi se fallisco... >> <<Tu non fallirai, sei mia figlia non lo permetterò. >> mi interrompe. Resto senza parole <<Papà... io.... Non so che dire, sinceramente non me lo aspettavo. >> dico incredula <<Sono stato duro con te, non voglio ripetere gli errori del passato. Vogliamo solo che tu sia felice e se questo serve per farlo io e tua madre ti saremo vicini. Sono grato che tu finalmente ti sia decisa a chiedere il mio aiuto, inizialmente sono stato preso alla sprovvista e ho reagito male. Tua madre mi ha fatto ragionare poi.>> queste erano le scuse di mio padre che non avrebbe mai avuto il coraggio di farle di persona. <<Papà.... Grazie.... >>riesco a dire soltanto, perché avevo la voce rotta dall'emozione e le lacrime uscivano dai miei occhi senza controllo. In quel momento Jin entra nella sala riunioni e resta impietrito di fronte al mio aspetto. Io gli faccio cenno di aspettare, mi riprendo un attimo <<... va bene papà. Ti mando tutto via email, ci sentiamo presto. Grazie.>> stacco la telefonata e guardo Jin e gli faccio un sorriso a trentadue denti. Lui sembra confuso <<Che succede ancora? Non sorridere per far sembrare che tutto vada bene. Cosa ti ha chiesto questa volta tuo padre.>> io mi alzo e gli vado incontro. Lo abbraccio forte e poi mi alzo sulle punte per baciarlo, lui è sempre più confuso, ma mi abbraccia e ricambia il mio bacio. <<Mio padre mi ha chiesto scusa a modo suo. Mi aiuterà senza chiedere nulla in cambio. Jin... >> mi scosto da lui e gli predo il viso tra le mani. <<... capisci? Mio padre è dalla nostra parte. Sai cosa significa? Tu non puoi immaginare la sua influenza e le sue capacità nel ottenete le cose. Anche se in Corea non lo conoscono molto probabilmente e forse è meglio.>> vedo dipingersi sul suo volto lo stesso sorriso che avevo io. <<Sono felice per te scricciolo. Sapere che tuo padre è dalla tua parte mi fa stare più tranquillo. Perché io molto probabilmente potrò fare molto poco in questo periodo. >> lo sapevo che sarebbe stato male per questo. <<Jin, anche se non avessi avuto mio padre dalla mia, ho i ragazzi, le ragazze e soprattutto la signora Kim. Mi devi promettere che non starai male per questa situazione, altrimenti abbandono tutto. Appena il mio contatto scade ritornerò al mio vecchio lavoro e aspetterò che torni per decidere insieme il nostro futuro. Basta che chiedi. >> lui spalanca gli occhi <<Saresti disposta a farlo? >> mi chiede <<Si. In questi giorni ho pensato a varie opzioni e questa è una di quelle. Non voglio che ti preoccupi mentre non ci sei. Ho capito che non vi perderò in ogni caso. Per le ragazze posso sempre trovare un opzione. Devi solo dirmi cosa vuoi che faccia Jin.>> avevo sempre paura di perderli, ma sinceramente i sentimenti di Jin mi interessavano di più. Già deve affrontate un periodo difficile, non volevo aggiungere preoccupazioni. <<Amore... io... >> io spalanco gli occhi a quel nomignolo <<Jin... ti prego.... Mi sto sentendo male.>> mi nascondo il viso tra le mani, lui mi abbraccia di nuovo mentre ride <<Non posso farne a meno, perché ti vergogni? Non capirò mai questo tuo modo di essere .>> io che ero incastrata tra le sue braccia riesco a liberare un braccio e porto la mano sulla sua bocca << Scricciolo mi piace di più. >> <Mmmm... va bene... >> sta ridendo <<... comunque voglio continuare per la strada che abbiamo deciso e procedere con il nostro piano. >> poi mi dice seriamente. Certo che voleva così , a questo non avrebbe rinunciato mai e sinceramente arrivati a questo punto nemmeno io. <<Beh, anche in questo caso avrai un ruolo importantissimo quindi..... A proposito di questo, qui ci sono tutti i documenti che devi procurati per far funzionare il tuo piano. >> gli porgo una busta e gli faccio un occhiolino. In quel momento sento aprire la porta e i ragazzi entrano facendo come al solito un gran baccano.

&quot;.. Sfondare il muro tra ciò che voglio dire e quello che non posso dire...&quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora