C'era caldo, non troppo però, e Happy si era seduta contro un'albero appena a pochi metri dalla riva del lago, mentre Amelia, Oliver e Richard guizzavano e si dichiaravano guerra, usando come uniche armi le loro mani con cui gettavano l'acqua nel volto nemico.
Zarah stava uscendo dall'acqua e raggiunse Happy con l'ovvia intenzione di cominciare una qualche chiaccherata con lei.
La ragazza sapeva già di cosa voleva parlare.
"Perciò? Non voglio essere sempre l'ultima a sapere le cose!" Disse Happy, sfoggiando un sorriso.
Intanto Zarah prese posto accanto a lei.
"È presto per ridere" disse, chiaramente preoccupata, ma anche lei fece sfoggia di un sorriso privo di gioia.
"Quella non era una statua. O meglio, sì, lo era" si corresse, muovendo maniacalmente le mani per poi calmarsi tutto a un tratto "ma era anche un contenitore."
"Un contenitore? Cosa intendi?"
"Vedi, sai cosa sono gli Ihmisia"
"Sì, lo sò"
La faccenda si faceva sempre più fastidiosamente strana.
"Quella statua contiene...Conteneva un'Ihmisia"
Happy si confuse, e aggrottò le sopracciglia.
"Può sembrare strano. Ma se hai creduto a tutto questo fino ad ora, perchè dovresti fermarti quì?" Sospirò "Vedi, un'Ihmisia estremamente potente è capace persino di intrappolare il corpo di qualcuno in un oggetto avente la forma di colui che vuoi intrappolare"
"Dunque?"
Zarah si passò la mano tra i capelli castani, per poi arrivare alla fronte.
"Lo chiamano semplicemente "Lui" o Il Prigioniero" disse la ragazza "È un'Ihmisia estremamente potente. È l'Ihmisia che era contenuto in quella statua"
Happy cominciò a capire, le preoccupazioni si fecero strada in lei, per poi essere silenziate dalla sua coscienza nella vacua speranza che quella creatura non avesse cattive intenzioni.
"È pericoloso?" Chiese, Zarah la guardò con sguardo compassionevole, poi annuì piano.
"Mi dispiace"
Happy si sentì mancare, fissò lo sguardo verso l'acqua cristallina, aveva paura.
"Happy, tu e Oliver siete in pericolo. Siete gli unici che possono intrappolarlo di nuovo. E Lui non può permetterlo. Lui è stato il prigioniero della stessa statua d'argento che lo ritraeva. Lui cerca libertà e vendetta, e le troverà entrambe"
Happy guardò con i suoi occhi azzurri in quelli color pece di colei che le stava di fronte "Come fai a saperlo?"
"Perchè è già successo" sussurrò lei, poi scuotendo la testa, si alzò e si allontanò nuovamente verso l'acqua, si sforzò di sorridere e ci riuscì in modo assai convincente.
"Vieni?" Chiese a Happy, che la raggiunse in acqua.
~~~~~~~~
Happy mise su una camicia bianco panna nella tenda in cui erano presenti soltanto lei e Amelia, che stava strizzando i capelli nel tentativo di asciugarli più in fretta.
"Zarah aveva ragione, Brian sa cucire molto bene" ammise Happiness, e Amelia annuì, passandole un pantaloncino nero.
"Brian sa fare un pò tutto, in realtà. Lo considero un po' mio fratello, sai, è lui che mi ha cresciuta. Ma non mio padre per via del suo aspetto, sembra avere appena due anni più di me" fece spallucce, poi riempì un bicchiere con l'acqua dolce che Richard si era curato di riempire dalla loro visita al lago, contenuta in una vecchia borraccia verde scuro.
"Ne vuoi un po'?" Chiese a Happy, che annuì e allungò un braccio "si, grazie"
"Sono tornato!" Udirono una voce maschile e melodiosa appena fuori dalla loro tenda, Happy trasalì violentemente bagnando una bella porzione della sua camicia con l'acqua dentro il bicchiere che teneva in mano, mentre Amelia sorrise eccitata.
"Brian!" Chiamò, uscendo dalla tenda, Happy prese la sua stampella in legno e uscì saltellante anche lei.
Amelia lo stava abbracciando forte e Brian ricambiava con un sorriso gentile sul volto.
Oliver era uscito a sua volta dalla tenda.
"Vi ho portato i datteri!" Annunciò, distribuendo a tutti un pacco confezionato di datteri color bordeaux mielato.
Happy prese la sua confezione, facendo un cenno di ringraziamento con il capo.
"Zarah! Richard! Zio Edmondo vi
saluta!" Disse alzando la voce per raggiungere i gemelli, che comunque uscirono dalla loro casa poco dopo.Brian si rivolse a Happy e Oliver con un'ampio sorriso "li conosce da quando sono arrivati" spiegò.
"Sei in anticipo" Disse Zarah
"Forse" ammise lui "penso sia meglio così, no? Vi siete divertiti al lago?"
"L'acqua era un po' fredda" Disse Amelia.
"Zarah continuava a gettarmi acqua nell'occhio ferito!" Si aggiunse Oliver, Brian guardò la ragazza in finto cagnesco, col sorriso sulle labbra.
"Però è stato bello" disse, nella sorpresa generale, Richard, tenendo stretto al suo corpo il braccio destro con quello sinistro.
"Mi fa piacere" sorrise Brian "Dunque, avete fame?" Chiese lui, e tutti fecero all'unisono cenni di assenso "proprio come immaginavo" disse, entrando nella tenda di sinistra "vi preparo qualcosa e torno, voi intanto sedetevi, voglio che mi raccontiate tutti i particolari di oggi" continuò a parlare anche quando fu entrato.
Tutti si sedettero a semicerchio, Happy accanto a Oliver, i gemelli l'una accanto all'altro e Amelia aveva tenuto un posto libero vicino a sé per Brian, che uscì dalla tenda poco dopo con una bellissima composizione di frutta (che probabilmente conteneva frutti di bosco di ogni tipo, banane e mele) e del pane condito col miele.
Il tutto emanava un'odore davvero stupendo e di fronte a esso Happy si scoprì affamata.
Durante quel pranzo, i ragazzi, interrompendosi e dandosi la colpa per i piccoli dettagli della mattinata, raccontarono tutto a Brian, mentre questi ascoltava attentamente e sorridente tutti.
E per un momento fecero finta che Il Prigioniero non fosse mai uscito dalla statua contenente esso, tra le risate di un gruppo di ragazzini.
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I ragazzi ritrovati
FantasyUn'azione fatta senza pensare porta a situazioni che pensavi di non trovarti di fronte. Sarà Happiness "Happy" Cooper, una quindicenne che vuole soltanto fuggire dalla sua dolorosa realtà, a provare questo e altro sulla sua pelle. "Lui è stato il pr...