Il marionettista, avvolto dai suoi fili dorati, camminava pensieroso e con lo sguardo perso tra gli alberi di varie forme e dimensioni, mentre su essi calava la sera, e la frescura estiva cominciava a farsi viva.
Happy lo raggiunse, aiutata da quella che sembrava una stampella fatta di legno robusto, sorrise e si avvicinò.
"Mi avevi promesso delle spiegazioni" disse la ragazza, inclinando leggermente la testa di lato.
Brian sorrise, ma il suo sorriso risultò quasi invisibile nel buio della tarda sera
"Sediamoci" disse lui "non dovresti affaticare la gamba, o metterà più tempo a guarire" posò l'indice su quella che sembrava una base rovinosa di una qualche vecchia casa, doveva essere scomoda, particolarmente scomoda, ma almeno avevano modo di sedersi e Happy non avrebbe dovuto saltellare più in quel modo, mentre si parlavano.
"Che tipo di persona sei?" Chiese il ragazzo, guardandola negli occhi.
Il contatto visivo, stranamente, non mise a disagio Happy, gli occhi di Brian sembravano illuminarsi.
"Cosa intendi?"
Brian scosse piano la testa "Quanto sei scettica?"
Happy sorrise "questo dipende dalla situazione. Ma penso che essere troppo scettici...Ecco...Oscuri la verità"
Il ragazzo ricambiò il sorriso e sollevò la testa, per prendere nuovamente a guardarti negli occhi "Cosa vuoi sapere?"
"Ho tante di quelle domande"
"Lo vedo" affermò Brian, un tono naturale nella voce
A Happy passò un brivido lungo la schiena "Esatto!" Esclamò "come fai? Come fai a sapere tutto? Sei onnisciente o qualcosa del genere?"
Brian rise dolcemente "No. Ma potrei esserlo"
Happy lo guardò con espressione interrogativa e il ragazzo ridacchiò di nuovo.
"Sai, non ci sono stati sempre e solo gli umani" disse, Happy aveva capito dove intendeva arrivare ma decise di fare la finta tonta "Sì, è vero, c'erano dinosauri e creature marine, prima degli umani, e ora ogni tipo di organismo vivente convive con essi, lo so questo"
Brian scosse la testa questa volta con più vigore, ma non in modo rude, continuava a sorridere.
"Ihmisia, mai sentito parlare?" Si fermò per un secondo, lo sguardo fisso negli occhi della ragazza, poi riprese a parlare "naturalmente"
Ihmisia?
Sicuri che questo non sia solo uno strano sogno?
Brian prese a raccontare
"Umani prima degli umani. Gli Ihmisia sono una specie umanoide nata diverse centinaia di anni prima degli umani. Organi diverse volte più potenti dei vostri, intelligenza pari, che varia da individuo a individuo, ma dotati poteri psichici che vanno a influenzare lo stesso individuo e coloro quali gli stanno attorno"
Happy era irremovibilmente concentrata, respingendo la confusione, Brian si fermò a guardarla.
"Abbiamo convissuto con gli umani per molto tempo, ma loro, ahimè, ci hanno sovrastati. Avevano paura di noi, ci temevano, finchè non scoppiò una vera e propria guerra tra loro e noi e i pochi di noi sopravvissuti sono stati obbligati a nascondersi, a fuggire"
La ragazza immaginò lo scenario nella sua testa e ne venne fuori una scena inquetante e confusa di persone che fuggivano, mentre una folla di persone lì inseguiva con forconi e lame varie.
Deglutì, e si sforzò di eliminare quel pensiero dalla sua mente
"Io sono uno di loro, questo è successo tanti, troppi anni fa. Nell'età Greca. Io non ero presente, no, non ero ancora nato, ho solo due centinaia di anni"
Happy spalancò gli occhi e ricambiò il suo sguardo, si confuse definitivamente
"E t-tu, voi...Cosa potete fare? Cosa fate? Avete poteri?" Frugò lei nella sua mente, cercando di ricomporsi
"Lo sò che è uno shock" disse lui, avvolgendole la mano sulla spalla, come era suo solito fare con le persone non appena esse avessero mostrato il primo segno di disagio.
"Possiamo teletrasportarci, addormentare le persone solo volendolo e indurle a fare e a pensare ciò che vogliamo, possiamo spostare gli oggetti col pensiero e possiamo leggere quello delle persone che guardiamo, e sì, pochissimi di noi sono in grado di vedere cosa succede in qualsiasi momento e penso si possa definire onniscienza, ma è estremamente raro, ci vogliono anni e anni di studi e ora la nostra specie è in via di estinzione..."
"Siete immortali?" Venne spontaneo a Happy di chiedere, Brian scosse la testa
"No, non moriamo per cause naturali ma possiamo ancora essere uccisi"
Happy annuì, aveva compreso.
"Cos'è successo agli altri?" Chiese lei, facendosi d'improvviso molto seria.
Brian sospirò, come se stesse stesse cercando nella sua mente dei ricordi dolorosi solo per lei.
"Amelia è stata abbandonata dalla sua famiglia quando era ancora in fascie, in un cassonetto della spazzatura" aveva preso a gesticolare elegantemente ma nervosamente con le mani "è sempre così triste...E per una strana mutazione del suo condotto lacrimale le sue lacrime sono blu scuro e permanenti sui tessuti, per questo ha quelle macchie che le rigano il volto, e il collo, e le mani"
"E i gemelli?"
"I gemelli sono stati rapiti da piccoli da un'organizzazione dedita ad esperimenti non idonei. Hanno acquisito forza, velocità e riflessi sovraumani ma hanno pagato un prezzo così alto" scosse la testa, come per impedirsi di andare troppo a fondo nella sua mente "Ma eccoci qua, siamo una famiglia. E ho visto sorridere di nuovo almeno una volta tutti."
Happy sorrise.
Brian doveva essere davvero una bravissima persona...Beh un bravissimo Ihmisia.
"Quanti siete rimasti della vostra specie?" Chiese lei
Brian aprì la bocca per rispondere, ma si voltò e così fece anche Happy
Una figura magra e bassa, che indossava un abito svolazzante e che, più si avvicinava, più cominciava a essere riconoscibile, stava correndo nonostante il fiatone verso di loro.
Si fermò di scatto, quasi cadendo, i suoi cordini verde smeraldo legati agli occhiali sottili le sbatterono violentemente contro le orecchie.
Guardò con sguardo perso Brian, respirando pesantemente, tremando come una foglia
"Che succede, Amelia?" Disse lui, mettendole una mano rassicurante sulla spalla.
Happy vide una delle sue lacrime blu notte, difficilissime da vedere nel buio, scenderle sulle guance e lasciando scie dello stesso colore la dove ancora non vi erano macchie.
Brian, preoccupato, scese dal vecchio muretto e si abbassò all'altezza della piccola "ehy" disse, sforzandosi di usare la voce più dolce che poteva, e avendo un successo sorprendente "che succede? Va tutto bene" disse, sorridendo.
"L-la statua" cominciò Amelia, i suoi singhiozzi saltellanti le impedivano di parlare adeguatamente. Happy vide il sorriso di Brian tremare e morirgli sulle labbra.
"È rotta" fece una pausa, per prendere fiato "Lui è libero" mise un'insolita enfasi quando disse la parola "Lui",
Brian impallidì.Happy guardava ora lei, ora Brian.
Lui e Amelia sembravano essersi capiti, e la situazione non sembrava essere delle migliori.
"La statua? Quale statua?" Chiese perplessa, Amelia la guardò con sguardo supplichevole, e continuò a singhiozzare debolmente.
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I ragazzi ritrovati
FantasíaUn'azione fatta senza pensare porta a situazioni che pensavi di non trovarti di fronte. Sarà Happiness "Happy" Cooper, una quindicenne che vuole soltanto fuggire dalla sua dolorosa realtà, a provare questo e altro sulla sua pelle. "Lui è stato il pr...