Una spiacevole notizia

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La prima ora passa velocemente, forse perché è matematica, la mia materia preferita, lo so che non ha niente a che vedere con la danza o con la musica, ma mi è sempre riuscita bene, forse perché ho preso da mio padre. Durante il pranzo mi siedo vicino ai miei amici e parliamo delle lezioni, finché non arriva la mia matrigna. -Cosa ci fa lei qui?- sussurro allarmata a Susanne e Peter. Ma il preside ci zittisce proprio mentre loro stanno per rispondermi e presenta a tutti Eleonore Dore. -Buongiorno a tutti- esordisce lei. -Come tutti avete già capito sono la mamma di Gemma e Cristina.- Al che loro si sentono chiamate in causa e si alzano, aspettandosi di ricevere un applauso, che arriva solo dopo che Eleonore ha incitato tutti. -Sono molto contenta di essere qui- continua Eleonore -oggi è un giorno molto importante per la vostra scuola, infatti ho deciso di sponsorizzarla ai campionati di calcio che si terranno questo anno.- Non finisce neanche di pronunciare questa frase che tra i ragazzi si alza un boato di esultanza, uno sponsor era proprio ciò che ci mancava. Quando i cori sono finiti Eleonore continua -Grazie, grazie. Per questo, invito tutti i ragazzi a passare al mio hotel, che da oggi sarà un po' come la vostra seconda casa, per prendere un tè, un caffè o qualsiasi cosa vogliate.- Non ci credo, voglio sprofondare sotto terra e rimanere lì per sempre. Non può farmi questo, io lavoro lì tutti i pomeriggi, sarebbe un'umiliazione ancora più grande di capitare con George nell'ora di chimica. I ragazzi sono più che entusiasti, e approfittando della distrazione generale, trascino i miei amici fuori dalla mensa verso lo sgabuzzino del bidello. -La mia vita è già abbastanza umiliante, ci mancava solo lei a complicarla.- sbotto tutto di un fiato. -Non può essere solo una coincidenza dietro tutto questo ci sono quelle due vipere, ovviamente sotto consiglio di Katie, quelle due sono talmente stupide da non riuscire a fare due passi senza di lei.- Susanne si riferisce spesso alle mie sorellastre con questi appellativi, forse ha ragione, ma Peter non è d'accordo.-Perché pensi sempre male di Katie, magari lei non c'entra...- ma Susanne lo interrompe:-Tu non difenderla, tanto sei cotto di lei, proprio come tutti gli altri.- -Non c'entra niente quello che provo per lei, è un piano troppo complicato anche per Katie. Secondo me è stata la matrigna di Ella a proporsi come sponsor per avvantaggiare le figlie alle elezioni a reginetta del ballo.- Susanne sa benissimo che la teoria di Peter è più fondata della sua, così resta in silenzio e io la imito, finché non mi ricordo che non abbiamo ancora trovato una soluzione al mio problema. -Sì, ma io come faccio? Non posso lasciare il lavoro e non posso nascondermi?- -Veramente potresti farlo sai, intendo lasciare il lavoro- dice Peter. Oh no adesso ricomincia con la sua predica, ma fortunatamente Susanne capisce e lo ferma:-Oppure potresti comportarti normalmente, tanto non possono prenderti in giro per sempre, no?- Già e su queste parole molto incoraggianti entra il bidello, che ci fa uscire dallo sgabuzzino e ci rispedisce in classe.

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