Sapete quando va tutto nel verso giusto e nulla può fermarvi, ecco io mi sentivo così. A scuola i professori non mancarono di ripeterci:-Ragazzi questo è l'anno degli esami, quindi datevi da fare e studiate con serietà- chi si sarebbe dimenticato degli esami -E cercate di accumulare quanti più crediti extra possibili, perché vi aiuteranno ad uscire con un buon voto- Miseriaccia, con tutto ciò che era successo, mi ero dimenticata i crediti. -Vi vorrei ricordare che per ottenere più crediti dovrete avere una media accettabile, frequentare il college regolarmente e partecipare alle varie attività extrascolastiche. A questo proposito vi ricordo che questo pomeriggio ci saranno gli incontri con i vari rappresentanti dei club nell'auditorium- I corsi per me sono un po' come le medaglie, hanno una doppia faccia, infatti se da un lato era noioso seguire altre "lezioni" oltre a quelle previste, dall'altro evitavo di andare a lavorare all'hotel, poiché essi occupano buona parte del pomeriggio. Così durante la pausa pranzo avvisai la mia matrigna, che parve molto dispiaciuta, forse perché capì che avrebbe fatto a meno di me fino all'estate. Susanne e Peter avevano già le idee chiare sul corso da frequentare, Susanne avrebbe continuato recitazione e Peter si sarebbe iscritto al club di robotica, in quanto a me ero ancora in alto mare e speravo che con l'andare del pomeriggio riuscissi a decidermi. Così mi diressi, con i miei amici e tutti gli altri studenti, verso l'auditorium, dove ci attendevano i vari rappresentanti dei club, quelli più importanti erano davanti a tutti con tavoli enormi allestiti con dettagliate brochure e volantini. Tra questi c'era la squadra di calcio e il comitato d'istituto, con i loro leader Josh e Katie, e a malincuore, spinta dagli altri dovetti avvicinarmi ai loro tavoli, cercai di evitare varie gomitate e mi ritrovai proprio di fronte a Josh. -Caio, come mai sei qui? Non penso tu sia interessata a entrare a far parte della squadra- -Ciao, no infatti, ma non mi sono resa conto di dove stessi andando, mi hanno spintonato- parlai davvero molto velocemente e mi meravigliai che avesse capito qualcosa di quello che avevo detto, ma forse doveva essere abituato alle ragazzine patetiche come me, che non riuscivano a parlare in sua presenza. Perché era questo l'effetto che aveva sulla maggior parte delle ragazze. Lo salutai con un cenno e mi diressi verso gli altri club, al club di giardinaggio trovai due ragazze indaffarate ad annaffiare diverse piante, a quello di teatro trovai Susanne e i suoi amici attori, così come a quello di robotica trovai Peter impegnato in una discussione su un nuovo tipo di drone. Inaspettatamente mi sentì chiamare da Ketie e dalle mie sorellastre, che avevano fatto zittire l'intero auditorium:-Ella, dato che già sei abituata a fare la cameriera, perché non entri a far parte del comitato d'istituto, ovviamente con la mansione speciale di assistente del presidente del comitato e dei suoi aiutanti?- Cavolo se Katie aveva deciso di farmi passare un anno d'inferno, ormai ero lo zimbello di tutti, ma decisi di non risponderle e mi girai, ma lei continuò:-Adesso anche le cameriere si credono importanti, non mi hai ancora risposto e non puoi voltarmi le spalle in questo modo- a questo punto intervenne Josh, perché lo aveva fatto? Sapevo difendermi da sola:-Guarda che non devo obbedirti, dato che non sei proprio nessuno- Non lo avevo detto veramente, oh no, maledetta la mia boccaccia. A questo punto Katie stava per rispondermi, ma Josh la portò via di peso evitando scenate, quando Katie andò via gli studenti la seguirono come cagnolini tutti i popolari, tranne Josh, che rimase a distribuire brochure e informazioni, e tutti gli studenti mi fecero un fragoroso applauso, qualcuno venne anche a stringermi la mano e mi disse:-Sei stata veramente coraggiosa a dirle la verità in faccia, ti ammiro- Era un sogno, non poteva essere diversamente, anche Susanne corse da me e mi abbracciò, mentre Peter mi fece un gran sorriso. Ero riuscita finalmente a vincere parte della mia timidezza, continuai così il mio giro, finché non arrivai vicino un gruppo di ragazzi, seduti come abbandonati in disparte, avvicinandomi chiesi:-Scusate che club è questo?- Al momento sembrarono sorpresi da quella domanda, poi quello che doveva essere il leader si alzò e mi spiegò:-Noi facciamo parte del gruppo di canto e ballo della scuola, ma di solito nessuno si unisce a noi, perché siamo uno dei gruppi più insignificanti della scuola. Siamo costretti a provare nei sotterranei della scuola perché i fondi sono investiti nelle attività che interessano gli studenti, ovvero il calcio e il comitato studentesco. Per la maggior parte gli altri gruppi hanno delle aule in dotazione o nel nostro caso il sotterraneo, che dividiamo con i ragazzi che fanno i tecnici audio e luci. Non penso tu voglia entrare a far parte del nostro gruppo dopo questa breve presentazione, comunque io sono Brian- -Piacere di conoscervi, cantate tutti e ballate tutti in questo gruppo, o vi dividete i compiti?- Avevo finalmente trovato il mio posto, tra quei ragazzi, che non avevano nulla da rischiare, e non volevo mollare, ballare e cantare erano sempre stati il mio sogno e non avrei rinunciato perché il preside si occupava solo di calcio e di ragazze carine che perdevano il loro tempo davanti allo specchio. Brian mi rispose:-Facciamo un po' tutto, ma di solito non facciamo altro che mettere un karaoke e cantare, non è una grande cosa- -E perché non vi esibite alle feste o ai vari balli, o magari durante l'intervallo delle partite, sono sicura che in quel caso vi fareste notare?- -Sì, ma noi non vogliamo essere notati, faremo ridere tutti e ci metteremmo in imbarazzo- -Se volessi entrare in questo club e vi dessi una mano accettereste?- -Sì, ma senza offesa cosa puoi fare tu che non abbiamo ancora provato?- -Mettimi alla prova e lo vedrai- -Non lo so, non vorremmo rischiare- -Vi capisco, fino ad oggi neanche io ho mai rischiato, ma qualcosa è cambiato per me e vorrei che anche voi acquistaste più fiducia in voi stessi. Che ne dite se domani ci incontriamo nei sotterranei dopo pranzo, mi metterete alla prova e decidete?- -Andata- dissero tutti in coro, non so cosa li avesse convinti, se il discorso o la passione che ci avevo messo, ma avevo capito che era ora di cominciare a rischiare per me stessa.
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Cenerentola
RandomUna semplice ventenne, con un sogno nel cassetto, ostacolata da tutti e abituata a lasciar correre le cose. Una storia che ti lascerà con il fiato sospeso fino alla fine.