Una lunga chiacchierata

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Quando arrivai a casa trovai Eleonore che mi aspettava in cucina, ultimamente si faceva vedere più del solito, cosa che mi dispiaceva, perché spesso si immischiava in affari che non la riguardavano, ovvero la mia vita. -Ciao cara, sei tornata prima? Sono qui per portarti i saluti di tutto lo staff dell'hotel, sai manchi molto, ma sono sicura che tornerai presto e ci resterai, diciamo, fino alla pensione- E così dicendo mi fece un ampio sorriso, ma i suoi occhi furono attraversati da un lampo di cattiveria, infatti non mancava mai di ricordarmi quanto fossi inutile e insignificante per lei, e di certo non era passata per portarmi i saluti dello staff dell'hotel. -Ti volevo anche ricordare di comportarti adeguatamente con le mie adorate figliole- -Certo- -Bene, questo weekend porterò le ragazze e Katie ad un centro benessere, spero di poterti lasciare da sola, non c'è bisogno che chiami una babysitter- -Sì- e così dicendo mi voltai per andare in camera, ma Eleonore mi fermò -Un'ultima cosa, siccome non stai più lavorando, ti lascerò dei lavori per questo fine settimana e confido che li porterai a termine- -Sicuramente. È tutto?- -Per ora- -Allora ciao- Andai in camera mia e chiusi la porta a chiave per essere sicura di non venire disturbata, accesi il pc e scrissi a Lunatico per sfogare le mille emozioni che avevo dentro, ormai avevo capito che parlare con lui era una delle poche cose che riuscivano a calmarmi. -Ciao Lunatico, tutto bene ? Novità?- -Ciao dj, tutto ok, nessuna. Tu che mi racconti?- -Prove, litigi, ancora prove e litigi- -Ehi aspetta un attimo, raccontami tutto- -Stiamo facendo tantissime prove per Halloween con il club, devo creare una coreografia, remixare qualche canzone perché quelle che cantiamo faranno addormentare l'intero corpo studentesco noi compresi, ho litigato con il comitato studentesco e qui a casa con mia madre- -Wow tu si che hai delle giornate davvero movimentate, riuscirai a trovare sempre un po' di tempo per te e per scrivermi?- -Sempre, o almeno ci proverò- -Che ne dici di venire alla partita questo weekend e poi possiamo andare al cinema a veder un qualche film strappalacrime, così non sarete più solo voi a farmi addormentare- -Ah ah ah, molto divertente, intanto non mi piacciono molto i film romantici o strappalacrime come dici tu e in secondo luogo "possiamo", ti ricordi che non ci conosciamo?- -O forse ci conosciamo meglio di quanto crediamo- -Come farai con i tuoi amici, non vorranno festeggiare dopo la partita?- -Sì, ma inventerò qualche scusa per poterti vedere- -Non mi sembra il caso di dire bugie e poi non so neanche se potrò esserci, la mia famiglia va fuori questo fine settimana e non credo mi permetteranno di uscire- -Perché non lo fai e basta ormai siamo maggiorenni, non abbiamo bisogno del loro permesso, un po' come per il nostro futuro- -Sì hai ragione penso che verrò alla partita, ma per il cinema non se ne parla, dovremmo mentire un po' a tutti. E non mettere in mezzo l'argomento "futuro", altrimenti rovineremo una bella serata- -Perché?- Perché ogni volta che ne parliamo, finiamo con fare tanti discorsi ma niente fatti- -Allora dimmi solo cosa vorresti fare, ma che non farai- -Vorrei cambiare città per essere indipendente, non dover dar retta più a nessuno, produrre la mia musica e ballare tutto il giorno. E tu cosa vorresti fare?- -Vorrei lasciarmi il passato alle spalle, ricominciare da capo e incidere un disco con le mie canzoni- -Mi sembra una buona idea- -Anche la tua non è male. Hai già pensato a dove vorresti andare?- -Con i miei amici stiamo pensando di andare a Los Angeles, penso sia anche la tua idea giusto?- -Sì hai indovinato, Los Angeles è la città dove si realizzano i sogni- -Sai già te l'ho detto qualche altra volta, ma sono contenta di averti conosciuto e di poter parlare liberamente con te- -Siamo stati entrambi molto fortunati- Dopo aver chiacchierato ancora un po' guardai l'orario, era davvero tardi, erano l'una di notte, e non avevo provato niente della coreografia, e non ero neanche sicura di ricordarla. -Sai sono passate già cinque ore da quando ti ho scritto e mi hai talmente distratto che mi sono dimenticata di provare per domani. che strano effetto che hai su di me, mi fai dimenticare del tempo, del mondo, di tutto il resto- -Non so se prenderlo come un complimento o come un'offesa, ma hai perfettamente ragione sull'orario e sul legame che si crea tra di noi- -Logicamente era un complimento. Ora ti lascio, vado a provare- -Buona notte e non fare troppo tardi- -Notte- Come avevo detto a Lunatico mi allenai sulla coreografia, e scoprì anche di ricordarla abbastanza bene, forse perché a differenza delle canzoni era davvero bella. Provai anche ad aggiungere una arte nuova da mostrare il giorno seguente a Brian, per poi insegnarla ai ragazzi, quando terminai erano le tre, decisi di farmi una doccia veloce e di andare a dormire, senza altri indugi, si era fatto davvero troppo tardi e avevo bisogno di tutte le ore di sonno possibili per affrontare un'altra giornata impegnativa come quella.

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