Le prove si rivelarono più impegnative del giorno prima, per le undici avevamo finito di provare con i ragazzi, ma io e Brian dovemmo trattenerci per iniziare a montare il resto della coreografia e anche per scegliere le canzoni per Halloween. Ormai si trattava solo di essere perfetti per la festa di Halloween, in modo da ottenere il favore di tutti gli studenti. –Secondo me dovremmo continuare la coreografia in questo modo- mi disse Brian mostrandomi dei passi di hip hop, troppo complicati per gli altri, ma non per me che ballavo da quando avevo quattro anni. –Sì, ma non riusciremo ad insegnarlo agli altri in così poco tempo, dovendo provare anche le canzoni e dovendo aiutare anche con i preparativi. O ci dovremmo vedere anche nel weekend- -Perché no, se ci siamo tutti- -Su continuiamo a provare- dopo altre due ore ci prendemmo una pausa per mangiare qualcosa e nel frattempo parlammo delle canzoni –Dovremmo pensare a qualche canzone più ritmata per la festa, non che non mi piacciano i Beatles o i Pooh, ma si annoieranno tutti- -Cosa proponi Ella?- -Possiamo cantare questa canzone l'ho scritta io, logicamente se ti piace- tirai fuori dallo zaino un quaderno in pelle con dei fiori colorati sulla copertina e glielo passai. –Il testo non è male, il ritmo come dovrebbe essere?- Iniziai a cantargli la canzone secondo la mia idea e lui si unì a me, quando cantammo insieme fu come se non ci fossero più due persone, ma una sola. –È davvero bella, sei molto brava, e io che avevo messo in dubbio il tuo talento- -Grazie, diciamo che non sei l'unico, anche io mi sono messa in discussione parecchie volte- Finimmo il nostro pranzo parlando di quali altre canzoni poter cantare e che tipo di coreografia montare e annotammo tutto sul mio quaderno in pelle. Verso le quattro decidemmo che era ora di interrompere le nostre prove e ci preparammo per ritornare a casa –Se ci sei questo weekend possiamo organizzare delle altre prove con i ragazzi- -Per me va bene, ma domani mattina c'è la partita di calcio e non posso mancare- Brian mi guardò sospettoso –Ho promesso ad una mia amica che l'avrei accompagnata a vederla- -Capisco, allora potremmo fare per domani pomeriggio, ti va bene?- -Sì ma dovremmo trovare un posto dove provare dato che la scuola sarà chiusa- -Per quello non c'è problema, ci possiamo vedere qui e poi vi porto in un posto dove potremo provare in santa pace- -Allora a domani, ciao- -Ciao- Dirigendomi verso casa incontrai Susanne di ritorno dal corso di teatro, che mi salutò con un largo sorriso e mi disse:-Ciao cosa hai fatto sei tutta bagnata- -Ho provato con i ragazzi fino ad ora. E tu? Come mai sei ancora a scuola?- -Anche io ho dovuto provare la commedia- -Quando la farete?- -Speriamo per la festa di primavera, ma potremmo doverla spostare alla festa di fine anno, siamo indietro con le prove. A proposito, ora che mi ci fai pensare, Katie oggi ha detto che ci sarà un gruppo ad esibirsi ad Halloween, è il tuo gruppo?- -Beh si, ma non dirlo a nessuno, non ci lascerebbe in pace e non potremmo provare in pace- -Sarò muta come una tomba- -Grazie, un altro piacere, domani verresti con me alla partita di calcio?- -Perché devi andare alla partita di calcio?- Io evitai di risponderle ma lei mi fermò, mi guardò negli occhi e mi disse:-Ella cosa mi stai tenendo nascosto? Ti comporti in modo strano da settimane- -Se te lo dico giurami che non lo dirai a nessuno e non ti infurierai con me- -Va bene, ma non mi tenere sulle spine- Così fui costretta a raccontarle delle mie conversazioni con Lunatico e lei fu molto contenta, e al contrario di quanto pensavo non andò su tutte le furie con me. –Ma è bellissimo, a parte il fatto che non sai chi sia- -Sì, ma non dirlo a nessuno neanche a Peter- -Non lo dirò a nessuno, ma perché neanche a Peter?- -Sai come è fatto direbbe che mi sto illudendo, che non posso sapere che lui è davvero di questa scuola e tante altre cose del genere- -Allora va bene, ma gli chiederò lo stesso di venire alla partita, altrimenti chi ci spiegherà cosa fanno i giocatori?- -Hai ragione, noi non ci capiamo niente di calcio- E cominciammo a ridere come due matte, attirando l'attenzione di tutti i passanti mentre Susanne imitava i calciatori e il portiere. Arrivate a casa sua ci separammo e io mi diressi a casa, molto lentamente, quando entrai trovai un foglio sul tavolo con la calligrafia di Eleonore, che diceva "Io e le ragazze siamo alla spa, non distruggere la casa, qui c'è la lista di cose da fare". Il foglio continuava per altre tre pagine, tra la cose da fare c'era: lavare i vestiti delle ragazze, falciare il prato, lavare i vetri di casa, ridipingere il salone, pulire la piscina senza fare nessun tuffo, rassettare la casa e le stanze di Eleonore e delle figlie, passare dal fioraio per gli ordini dei fiori della festa di compleanno e chiamare il catering. Avrei avuto da fare per tutto il weekend e dovevo anche andare alla partita e alle prove del gruppo, così cominciai a darmi da fare stesso quel pomeriggio, dimezzando la lista di cose da fare.
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Cenerentola
RandomUna semplice ventenne, con un sogno nel cassetto, ostacolata da tutti e abituata a lasciar correre le cose. Una storia che ti lascerà con il fiato sospeso fino alla fine.