Vi starete chiedendo come trascorsi il pomeriggio dopo quella sconvolgente notizia. Posso dirvi che non fu un totale disastro tutto sommato, ma andiamo con ordine. Dopo scuola Peter e Susanne vennero con me all'hotel con la scusa di essere studenti che volevano prendere solo un drink, ma in realtà morivano dalla voglia di entrare all'interno dell'hotel in cui lavoravo e scoprire quanto fosse ricca la mia "famiglia". Rimasero incantati di fronte ai lampadari di cristallo e alle pareti decorate d'oro, con poltrone in tinta e tavolini di svarowski, per non parlare dei quadri, dei vasi, dei tappeti e dell'argenteria sparsa in giro. -Perché non ci hai detto che la tua matrigna aveva una vera e propria distesa di tesori sparsi in questo posto?- Mi prese in giro Peter, strappandomi un sorriso, andai ad indossare la mia divisa, lasciandoli in compagni del barista e di tutte quelle ricchezze, la vicedirettrice mi avvisò che sarei stata di turno al bar. Non appena prese servizio la maledissi sottovoce:-La mia solita fortuna. Sembra che Eleonore mi voglia screditare ancora di più per impedirmi di rubare il prezioso titolo di reginetta alle sue adorate figlie, come se mi importasse di quella sciocchezza.- Così mi scomparve il sorriso e andai a prendere il mio posto al bar dell'hotel, il caso volle che proprio quel giorno le mie sorellastre decidessero di venire all'hotel con il gruppo dei popolari della mia scuola e logicamente i loro leader Katie e Josh. Volevo scomparire, ma al contrario delle mie aspettative di passare inosservata, le mie due sorellastre mi chiamarono a servire proprio il loro tavolo. -Salve ragazzi, cosa posso portarvi?- -Guarda, guarda chi è la nostra cameriera. La svampita che ha fatto diventare la sua soluzione a chimica verde vomito.- A questa battuta risero tutti e fui costretta a fingere un sorriso porgendo il menù a Katie.-Ma qui non avete qualche cosa che non contenga caffeina, alcol o qualche strana erba?- -Sì- risposi, ma in realtà non so da dove mi viene il coraggio -l'acqua.- Al che inaspettatamente Josh iniziò a ridere con i suoi compagni, mentre le mie sorellastre mi guardarono storto. Oh, questa mi sarebbe costata caro, Eleonore mi diede infatti una punizione abbastanza severa per aver come disse lei:-compromesso la carriera delle mie sorellastre.- Ketie decise di optare quindi per un semplice bicchiere di tè, mentre gli altri ci andarono giù pesante con gli alcolici, tranne Josh che prese un bicchiere di menta, è sempre stata la sua bevanda preferita e ha contagiato anche me. Quando servì il loro tavolo incrociai per un attimo lo sguardo di Josh e mi sembrò di ritornare indietro nel tempo a quando eravamo solo due ragazzini, che credevano nei loro sogni e si difendevano a vicenda dai bulli di turno. Ma mi stavo e sto solo illudendo quel tempo è passato e non credo tornerà più. Quando andarono via Josh si fermò, dandomi una mancia ma io cercai di non accettarla:- Non ti preoccupare non c'è bisogno, non lavoro qui, do solo una mano alla mia matrigna.- ma lui insistette:-Non fa niente non mi importa, è per aver sopportato la mia ragazza e i miei amici.- Così dicendo mi diede i soldi e andò via. Ero al settimo cielo, avevo risposto a miss popolarità, avevo parlato con Josh e mi ero fatta rispettare, anzi sarei stata al settimo cielo se non fosse stato per le ultime parole che disse. Quanto era fastidioso il loro fidanzamento, ma al momento non ci feci caso, ripensando al suo sguardo e ai suoi bellissimi occhi verdi.
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Cenerentola
RandomUna semplice ventenne, con un sogno nel cassetto, ostacolata da tutti e abituata a lasciar correre le cose. Una storia che ti lascerà con il fiato sospeso fino alla fine.