Quella mattina ero particolarmente ansiosa di andare a scuola, e non perché ci fossero due verifiche, ma perché volevo scoprire qualcosa in più del mio ammiratore. Quando salì in macchina non feci in tempo a parlare che Susanne cominciò a lamentarsi di non aver ripetuto a sufficienza, e siccome la conoscevo troppo bene, capì che non era un buon momento per parlare della mia chiacchierata con Lunatico. Così approfittai di quel tempo per ripetere le ultime cose, arrivammo a scuola non appena suonò la campanella, e corremmo in classe, sperando di arrivare prima del professore di economia aziendale. Non mi chiedete come andarono i compiti o il resto della mattinata perché ne ho un ricordo molto confuso, fu tutto un passaggio di biglietti e suggerimenti in tutta l'aula. Ricordo però perfettamente cosa successe a pranzo, Susanne e Peter si confrontarono le risposte che avevano dato e io ne approfittai per controllare la mia solita chat, e non appena mi collegai mi arrivo un messaggio da Lunatico: -Come è andata la mattinata?- -Fortunatamente è andata. E la tua?- -Abbastanza tranquilla. Hai visto il prof di matematica? Sembra che i calcoli gli siano andati in testa- In quel momento alzai la testa e vidi il professore agitare la testa, cancellare, riscrivere, lamentarsi ad alta voce e ricominciare.-Ahahah- E non seppi trattenermi dal ridere veramente, tanto da distrarre Peter e Susanne dalla loro discussione, che mi chiesero cosa si erano persi e io indicai il prof di matematica, che continuava i suoi calcoli. Anche loro scoppiarono dal ridere e ritornarono alla loro discussione, in quel momento capì quanto fossero affiatati, e pensai di non dire niente delle mie chiacchierate a nessuno dei due, un po' perché Peter avrebbe ricominciato con i suoi discorsi e in parte perché Susanne avrebbe insistito per poter parlare con lui al posto mio. E io in tutta sincerità non volevo che nessuno si immischiasse nei miei affari privati o che mi dicesse cosa fare, ero grande abbastanza per poter cavarmela da sola. Quella sera pensavo di dover cenare da sola come sempre, invece trovai la mia matrigna e le mie sorellastre a casa, cosa molto sospetta perché di solito erano presenti solo quando dovevano punirmi o rimproverarmi qualcosa, come l'aver sbagliato cassetto della biancheria o aver pulito male l'argenteria, compiti che spettavano sempre a me. Quella sera, appena mi vide, Eleonore mi disse:-Fra qualche settimana sarà il compleanno di Gemma, che compirà 20 anni- In quel momento presa dalla stanchezza feci la cosa più stupida che potessi fare: interrompere Eleonore. -Ma non li ha già compiuti l'anno scorso 20 anni?- -Sì e continuerà a compiere 20 anni finchè vorrà. Comunque non è questo il punto. Come stavo dicendo per il compleanno di Gemma dovrà essere tutto perfetto, e affinché questo avvenga la casa dovrà essere splendente, il giardino e le siepi innaffiati e potati e poiché la festa si farà in piscina, quest'ultima dovrà essere pulita, decorata e pronta ad accogliere i camerieri, i tavoli e tutti i ragazzi della scuola. Tutto chiaro?- -Sì- Cavolo questa volta Eleonore aveva superato se stessa, addirittura una festa a casa, voleva proprio assicurare la vittoria del titolo di reginetta ad una delle sue figlie, chissà come l'avrebbe presa Katie, Eleonore le stava proprio dando battaglia. Ovviamente mangia velocemente e filai in camera mia, in cima alle scale, dove buttai giù delle idee per delle canzoni e studiai per il giorno seguente, quando aprì il computer trovai la solita notifica. -Ciao dj pazza- -Ciao Lunatico- -Come è andata la giornata?- -Oh non ne parliamo spero la tua sia andata meglio della mia- -C'è qualcosa che posso fare per te?- -Non credo, a meno che tu non sappia far scomparire delle persone, in quel caso mi potresti essere utile- -No, mi dispiace non so farlo, ma potrei imparare. Per quanto riguarda la mia giornata temo di doverti deludere- -Come mai? Cosa c'è?- -Niente, ho tentato di parlare con mio padre del mio futuro, ma non ho neanche iniziato che mi ha fermato e mi ha detto che il mio futuro è prendere il suo posto o diventare un calciatore affermato, perché in entrambi i casi avrei dei soldi assicurati- -Capisco cosa vuoi dire e apprezzo ciò che hai tentato di fare. Io non so se riuscirò a trovare un giorno il coraggio di dirlo a mio padre- Era evidente che entrambi stavamo pensando alle conseguenze delle nostre azioni, e nessuno dei due voleva passare per un figlio ingrato per ciò che avevamo, in fondo non ci mancava niente, eravamo molto più fortunati di altri. All'improvviso mi scrisse:-Spero verrai a vedere la mia partita sabato, è l'inizio di campionato e ci terrei che tu venissi, giusto per iniziare bene la stagione- -Oh sai com'è sono molto impegnata a essere invisibile, ma cercherò di esserci- -Mi fa piacere sentirtelo dire- Com'era possibile che quelle semplici parole mi facessero sentire meglio e mi dessero maggiore forza per poter affrontare un altro giorno? -Ora è meglio se ti lascio non vorrei facessi tardi a causa mia- Avrei veramente fatto a meno di dormire se questo fosse significato poter parlare con lui ancora un po', ma mi costrinsi a dirgli buonanotte.
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Cenerentola
RandomUna semplice ventenne, con un sogno nel cassetto, ostacolata da tutti e abituata a lasciar correre le cose. Una storia che ti lascerà con il fiato sospeso fino alla fine.