Alexis's Pov
Percorro lentamente le scale indolenzita e arrivata di sotto mi siedo al solito posto "com'è andata principessa?" "Si, abbastanza bene" "Magari dopo puoi farti aiutare a configurare il telefono nuovo" "ok" quando il cibo viene servito mi accorgo che non mi piace nulla, quindi comincio a giocarci, oggi ho mangiato poco, quindi un po' di fame ce l'ho, però detesto questa roba.
"Principessa, i tuoi fratelli mi hanno detto che oggi non hai mangiato molto, e neanche adesso, non ti piace?" "No, no va bene" "bah, non sa neanche dire grazie, cos'è mammina ti dava tutto quello che volevi quando volevi?" Quell' insinuazione. Stavo cominciando a stancarmi. Lo guardo molto male, ma non dico niente. "William, non ti permettere" "non sai parlare? Ti devi fare difendere da papino? PARLA" il volume della sua voce raggiunge il massimo, insieme alla mia ansia.*9 anni prima*
Ero in terza elementare, mi ricordo di stare antipatica ad una bambina quindi aveva detto alla maestra che l'avevo picchiata, anche se si era solo sbattuta la testa sul muro da sola. La maestra chiamò a casa e mi sospese per due giorni. Per violenza. Arrivati a casa parlai con Grace e John "cosa ti è saltato in mente?" "io-io non-n ho fatto niente-e" singhiozzavo in preda alle lacrime incontrollate dopo qualche schiaffo "che è successo allora?!" "Io-i-i-o" "Cosa?! "PARLA"*Presente*
L'urlo nella mia memoria mi fa tornare brutalmente nella realtà, mi accorgo che le lacrime però sono reali.
"E dai perché non parli" "sta zitto" "parla. Dì come ti viziata" "se non sai non parlare" "oh io lo so stai tranquilla"
"STA ZITTO! TU NON SAI NIENTE. NON SIA ASSOLUTAMENTE NIENTE DI QUELLO CHE HO PASSATO CON QUEI DUE. QUELLO CHE MI HANNO FATTO." "La manicure?" Scoppio. "GRACE E JOHN HANNO ABUSATO DI ME DA QUANDO SONO NATA, MI PICCHIAVANO E MI VENDEVANO. MI TRATTAVANO MALE OGNI VOLTA CHE POTEVANO. MI HANNO STRAPPATO OGNI SINGOLA COSA BUONA CHE C'ERA IN ME. OGNI COSA FELICE CHE AVEVO. ERO LA LORO SCHIAVA. NON MANGIAVO E NON DORMIVO. QUINDI STAI ZITTO PER FAVORE. PERCHÉ NON SAI NIENTE. ASSOLUTAMENTE NIENTE. I MIEI TUTORI, NON GENITORI, MI ODIAVANO. ANZI, MI DETESTAVANO." urlavo e urlavo, buttando tutta la mia merda su di lui.Finito di parlare prendo fiato e mi rendo solo in quel momento conto di cosa ho detto. Due giorni e già ho detto tutto. Mi guardo attorno, vedo tutti con una faccia triste e gli occhi infuocati. Alcuni stanno piangendo. Will ha il rimorso negli occhi, cerca di parlare ma non esce nessun suono dalla sua bocca. Io continuo annaspare aria e sento le ginocchia cedermi, prima di toccare il suolo però sento qualcuno che mi afferra. Poi vedo tutto nero.
*Robert's pov*
Appena arrivato a casa sono stanchissimo, oggi ho cercato di non scatenare una guerra, i cinesi sono agguerriti, ma per fortuna sono riuscito a mantenere tutto sotto controllo, anche se non credo che questa "pace" durerà più di tanto. Quando qualcuno vuole cominciare una guerra prima o poi lo fa.Noto che i ragazzi sono già tornati, saluto Alexander, l'unico che trovo per la casa "papà, ti dovrei parlare un secondo, hai tempo? Si tratta di Alexis" "andiamo nel mio ufficio" solo a sentire il nome della mia principessa mi agito, Will avrà detto qualcosa? Si è fatta male? Non si sente a suo agio? Vuole andarsene? Qualche pensiero si spinge attraverso la mia mente, e anche se cerco di ignorarlo un po'di agitazione ce l'ho.
Entriamo nel mio ufficio e ci sediamo "oggi, mentre eravamo al centro commerciale non voleva comprare niente, anche se le avevo detto di comprare tutto quello che voleva, sembrava quasi triste, anche se alla fine l'ho convinta, poi mi ha chiamato Xander ma si è corretta subito scusandosi, questo mi preoccupa. Sembra sempre spaventata" penso a quello che mi dice mio figlio, è vero. Sembra sempre spaventata. Sempre attenta, ma non in modo buono. Troppo prudente. "Lo so, l'ho notato anche io. Solo che non so cosa fare. Ho la sensazione che Grace non sia stata una madre modello." "Era una stronza" "linguaggio" "scusa" "però hai ragione, era una grandissima stronza, se non fosse morta la cercherei solo per ucciderla" lui fa un cenno positivo.
Grace era bellissima da giovane, ma era sempre stata gelosa e possessiva, in particolare con le femmine. Aveva dei problemi di rabbia e non si controllava. Era gelosa dei nostri figli perché gli davo molte attenzioni, ma una cosa era certa, non l'avevo mai e poi mai ignorata. Thomas l'adorava quando era piccolo, era così affettuoso verso di lei, le faceva una marea di disegni, le regalava i fiori. Era adorabile. Ma poi lei cominciò a sgridarlo ad ogni occasione, a guardarlo male, ma lui le regalava sempre disegni, erano ovviamente bruttini visto che era molto piccolo, però io ce li ho ancora adesso, ci metteva il cuore. Ma finivano sempre nel cestino. È allora che cominciai a litigare con mia moglie, ma l'amavo. Una notte però sparì, lasciandomi sette bambini di cui occuparmi da solo. Fortunatamente mi aiutarono i miei fratelli e i miei genitori, adesso i miei figli sono il mio orgoglio, ognuno con i proprio difetti ma voglio a ognuno di loro molto bene. Farei di tutto per loro. La mia famiglia è la mia vita.
Io e i maggiori ci sediamo per primi mentre Elia mi racconta che cosa ha detto Will nel viaggio di andata la mattina, mentre vedo Thomas stringere i pugni.
"Cielo, non può continuare così" "lo so, solo che credo abbia paura di perderla se si affeziona" "non è questo il modo migliore di risolvere la situazione però" si intromette Xander. Pian piano arrivano anche gli altri e vedo scendere anche la mia principessa, la guardo. Ha gli occhi spenti e stanchi e sembra trascinarsi per le scale con la forza. Che sia ferita? Ci ho pensato spesso però non posso andare lì e chiederglielo, è ovvio che lo nasconderebbe. Tutti i segnali lo dicono, io sto aspettando che lei si fidi abbastanza da dirci tutto, non ho la minima intenzione di obbligarla.Quando le chiedo come sia andato lo shopping mi risponde bene, ho una voglia pazzesca di continuare la conversazione chiedendole cosa sia successo, però è già a disagio, peggiorerei solo la situazione. Magari potrei chiederglielo in privato, anche se se n'è occupato già Alexander. Lui ed Elia stanno facendo un ottimo lavoro, si sono presi qualche giorno fuori da lavoro, così da poterle stare vicino. Elia può anche lavorare da casa, ma il maggiore presto dovrà tornare. È il mio secondo e siamo quasi soci.
Noto che non mangia, gioca solo con il suo cibo quindi cerco di parlarle, ma William si mette in mezzo. Ha sempre avuto dei problemi a controllare la rabbia, l'unico che lo calmava era Jace, ma adesso bastano a mala pena sia lui che Liam. Ricordo che anche Thomas era così, se non peggio, ma con il nostro aiuto è migliorato.
Vedo gli occhi della mia principessa inumidirsi e comincia ad urlare.
Il mio mondo cade a pezzi. No. Non è possibile. Sapevo che Grace non potesse essere una brava madre, ma non mi ero mai chiesto di John. Più parla più la rabbia sale in me e non solo. Quando ha finito fermiamo a mala pena Thomas dall'uccidere Will, che appena si accorge di quello che ha fatto è scioccato.
Volto di nuovo lo sguardo verso mia figlia e la vedo cadere, fortunatamente Elia è accanto a lei e la prende prima che possa cadere. La portiamo nell' infermeria al terzo piano ed Elia e gli altri medici entrano in una stanza lasciandoci fuori."William" "papà" il suo tono è incrinato, so che non l'ha fatto di proposito però non posso certo ignorare le sue azioni "non mi aspettavo questo da te. Sono molto deluso" "mi dispiace" "non è a me che devi dirlo" "i-i-o" "lascerò scegliere ad Alexander la tua punizione" lui guarda verso suo fratello che lo sta già guardando molto, molto male. Io sospiro e mi metto su una sedia fuori dalla stanza in cui è la mia principessa. Spero che si riprenda. Deve riprendersi.
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Never Trust Eternity
RomanceAlexis Collins, una ragazza con una vita difficile che ormai ha perso ogni speranza, fino a che un incidente non le cambia la vita, e capisce quanto le cose possano cambiare in poco tempo. Scopre quanto la famiglia sia importante e possa cambiare tu...