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Alexis's pov

Il cameriere ci porta verso una stanza dove c'è un tavolo ovale e già delle persone sedute, mentre altre sono su dei tavolini lì vicino a parlare, tutti gli occhi si puntano su di noi ma non ci facciamo caso andando a posare le nostre cose nelle rispettive sedie, ovviamente vicine. Papà e gli adulti vanno a salutare i più grande mentre io sussurro "Alexander, mi accompagni dai gemelli?" lui annuisce. Ci giriamo per vederli su uno dei tavolini a bere qualche alcolico. "Ezra, Ryan" faccio dei cenni ai due mentre mio fratello li squadra per bene "da quanto sei una mafiosa?" "non molto" Ryan alza un sopracciglio guardandomi. Sono entrambi cambiati molto da l'ultima volta che li ho visti. Entrambi con dei completi eleganti e sistemati, delle facce fredde e degli sguardi inespressivi.  Sto per ricominciare a parlare, ma mio padre mi chiama "Alexis, questi sono Ivan e Natalie Sokov" "piacere" stringo la mano all'uomo e sto per farlo anche con la donna ma lei mi abbraccia. Calorosamente. Per qualche millisecondo non mi si collega il cervello ma subito l'abbraccio indietro, quando ci stacchiamo mi sento degli occhi che bruciano sulla schiena, mi guardo indietro ed Ezra mi sorride. "I ragazzi mi hanno parlato tanto di te" io sorrido imbarazzata "la famosa Alexis Collins" un uomo mi viene incontro e vedo con la cosa dell'occhio i gemelli alzarsi e venire verso di me "King" "scusa?" "Alexis King" mi squadra e fa un cenno d'affermazione "e lei è..." "Kane Reyes, loro zio" dice indicando i gemelli, il capo momentaneo della mafia messicana. Guardo Ryan e noto che già mi sta fissando. Decido di allungare la mano verso l'uomo "è un piacere signore" "altrettanto" gli adulti cominciano a parlare, Ezra se ne va e mi prendo per mano Ryan e lo porto fuori, chiudendo dietro di noi la porta d'emergenza della stanza "ehi" dico guardandolo "sei cambiata" "anche tu" sospiro "come stai Ry?" alza le spalle "mi sei mancato" lui mi guarda senza dire niente i nostri occhi si legano e i miei si bagnano pensando a noi, lui scuote la testa e prende la mano baciandola, poi con un movimento mi tira a se. Mi passa la mano sui capelli mossi dalla leggera brezza serale "anche tu mi sei mancata angelo" le nostre fronti si toccano e io mi abbandono a lui. Come ho sempre fatto. Ci stacchiamo e mi sistemo, entrambi ci guardiamo sfidandoci con lo sguardo pronti per tornare dagli altri, mi giro ed entro seguita da Ryan.

"Sei bellissima" mi dice Ezra avvicinandosi, mi prende la mano e mi avvicina dandomi un bacio sulla guancia. Proprio in quel momento i camerieri cominciano a portare degli antipasti, mi siedo, vicino a me c'è da una parte Alexander dall'altra parte Ryan, davanti Nathaniel che ha vicino Will da una parte e suo padre dall'altra. Guardo meglio e noto che nella parte in cui sono io ci sono coloro che fanno parte della mafia. Alzo la testa e mi giro verso i capi che parlano "Allora Alexis ho sentito che sei entrata nel nostro mondo" dice Ivan "si" "hai intenzione di restare?" la domanda di Kane di a girare verso di lui "si" annuisce mentre beve il vino che il cameriere gli versa "coraggiosa per essere una ragazzina. Vediamo quanto duri" il cameriere mette a tutti il vino tranne che a me e alle donne. Ryan prende il suo bicchiere, lo annusa e me lo passa, prendo qualche sorso prima di allungare la mano e farlo cadere. Il cristallo si frantuma in mille pezzi mentre l'uomo si gira e va a raccoglierlo mentre io mi giro verso la porta da cui entra un altro dipendente. Lo riconosco, e gli faccio un cenno mentre lui dice qualcosa al collega e lui se ne va. Ethan è sempre stato un ragazzo intelligente, sa come comportarsi con le persone. Prende una bottiglia di rosso e un calice, poi versa a me e al ragazzo vicino a me quello. Bevo l'alcolico e guardo Kane negli occhi. Accavallo le gambe "come ti sei trovata?" dice guardando le mie mani piene di tagli "meglio di quanto mi aspettassi" lui annuisce "posso chiedere come te li sei fatti?" "mi sono lasciata trasportare dai coltelli" "capisco, anche Nathaniel alla tua età era così" annuisco guardando il ragazzo che già mi fissa, i suoi occhi scuri bruciano sulla mia pelle ormai ardente. Decido di rispondere al fuoco e ricambiare lo sguardo feroce. "Il tuo nuovo amante?" chiede Ryan al mio orecchio "no, siamo quasi sconosciuti" "non ti ho chiesto se vi conoscete" lo guardo e un ghigno mi forma sul viso. Solo in quel momento noto che sono l'unica femmina ad essere seduta da questa parte del tavolo, credevo che le donne stessero sempre vicino ai mariti. Cominciamo a mangiare mentre gli adulti parlano della mafia cinese, ascolto attentamente "allora Alexis, so che sono i tuoi primi giorni però tu che proporresti di fare?" mi chiede Sokov "secondo me adesso niente a parte tenerli d'occhio, fino a quando non si muovono non possono fare niente. Nel momento in cui faranno qualcosa attaccherei, ma non prima" gli occhi sono tutti puntati su di me "io dico che ha ragione" dice Damian seguito da Alexander. "Io dico che la ragazzina ha la testa" "quello è sicuro" dice papà dopo l'affermazione dell'amico. 

Un cameriere diverso viene con l'ennesima bottiglia di vino che stavolta versa solo a me e al nonno, lui lo appoggia al tavolo mentre io lo porto al naso, sentendo però un odore strano. Oltre al leggero odore di vino e alcol si sente qualcosa di sgradevole. Muovo il calice e lo alzo, vedo che sul fondo il liquido è strano. Cazzo. "Nonno fermo" lui si ferma con il bicchiere a mezzaria a pochi centimetri dalla bocca "c'è della cicuta nel vino" lui posa subito il bicchiere e io comincio a correre per prendere il cameriere cinese, prendo la pistola e gli sparo nella gamba. Non si ferma, ho tutti dietro, gli sparo ma è vicino ad una macchina. Sparo ma punto al cuore. Cade a terra e la macchina parte, comincio a sparare a cascata e quando si ferma non ho più proiettili. Tiro fuori il coltello, corro e lo lancio. Prendo la sua gola e lo uccido. Mi fermo e prendo fiato. Ho appena ucciso due persone. E stavo per morire oltre ad aver quasi perso mio nonno. Guardo i cadaveri e... non mi sento di merda. Ho ucciso due persone ma l'ho fatto perché dovevo. O perché volevo. Tutti vengono verso di me. Nathaniel è il primo e mi raggiunge "stai bene?" "non dovresti chiederlo a me" dico guardando i cadaveri. "Niente male" "grazie" ci guardiamo "ma non montarti la testa piccola assassina" mi scappa un sorrisino. Mi squadra dalla testa ai piedi e sorride "niente male veramente" sussurra "grazie credo" mi fa un occhiolino prima che i miei fratelli ci raggiungano. Thomas comincia a guardarmi e mi fa girare "se volevi ballare potevi dirmelo prima, ho i piedi a pezzi" "non è il momento principessa, stai bene?" papà sembra parecchio preoccupato "vi ricordate quando vi ho detto 'fino a quando non si muovono non fate niente'? Ecco. Annientateli" "o cielo dove sono finito" zio Logan sospira disperato alla mia affermazione "anzi, sapete che vi dico? Lo faccio io" prendo il coltello insanguinato dalla gola dell'asiatico "dove sono?" faccio un trick col coltello "calma karate kid" il nonno sembra disperato quanto lo zio, Natalia viene preoccupata verso di me insieme alla mie zie e mia nonna. "stai bene?" "tutto ok?" "come stai?" mi chiedono in coro "sto bene, però ho un male pazzesco ai piedi quindi se non vi dispiace andrei in macchina" Alexander mi porge la mano che afferro, mi appoggio a lui che stava parlando con Nathaniel e mi tolgo i tacchi alti, tornando molto più bassa. "Arrivederci a tutti" dico salutandoli, solo dopo mi ricordo di una cosa. Corro ad abbracciare Ezra che ride, poi prendo Ryan dalla cravatta "se non ti fai più sentire fai la fine di quei due, capito?" annuisce. Gli do un bacio sulla guancia e lo abbraccio "ciao, mi siete mancati".  "Principessa, io e maggiori dobbiamo stare via per la notte, vai in macchina con Sokov, resta a dormire da noi. Per qualsiasi cosa chiedi ok?" annuisco e gli do un bacio sulla guancia, poi restano lì a parlare mentre Nathaniel mi prende la borsetta e le scarpe "ce la fai a camminare ?" "si, grazie".  Arrivati alla macchina mi apre la portiera e mi passa le mie cose, poi sale e cominciamo il viaggio.

Dopo un tragitto silenzioso arriviamo a casa e lui mi apre la portiera, gli sorrido sussurrando un "grazie" imbarazzato.  Vado in camera mia e mi strucco, poi mi metto il pigiama a cuori coi pantaloncini e il top. Provo a mettermi a letto e dormire, ma ovviamente non ci riesco. Scendo in cucina dove ci sono le triplette e Nate "ciao" mi fanno un cenno e io prendo dei biscotti al cioccolato cominciando a mangiarli, li allungo al centro del tavolo, "il whiskey e i biscotti non credo stiano bene insieme" dice Will, quindi prendo il primo bicchiere che vedo pieno e lo bevo "non è così male" Nathaniel che fino a qualche secondo fa era in piedi si siede e lo riempie e lo scola. Era il suo bicchiere. Esattamente posizionato davanti a lui, ora con il segno del mio burro cacao sul lato. Arrossisco, ma nessuno dice niente. Chi ubriaco chi stanco. Lui mi fa un ghigno ma non dice niente.

Salgo in camera mia brilla, accendo i led e mi butto sul letto. Sono esausta. Gli occhi mi si chiudono involontariamente e io non li fermo. 

Never Trust EternityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora