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Alexis's pov

Appena sveglia mi sento parecchio intorpidita, apro gli occhi lentamente per via della luce e noto che non sono nella mia stanza ma in una con delle pareti bianche e ho degli aghi attaccati al braccio. Il macchinario comincia a suonare ed Elia e un'altra ragazza entrano nella stanza entrambi con un camice bianco.
"Ti sei svegliata! Come stai?" mi dice mio fratello "io- dove sono?" "Nell'infermeria di casa nostra, sta' tranquilla" poi manda un'occhiata alla ragazza che mi sorride e se ne va.
"Ti ricordi qualcosa?" penso e penso e solo dopo qualche secondo ricordo del litigio con Will e appoggio la testa sul muro poi Elia come se mi leggesse nella mente mi anticipa dicendo "so che è stato uno stronzo, però non era sua intenzione" "no?" "Ha dei problemi con la rabbia, aveva paura di perderti, ha la sindrome d'abbandono" prima di poter dire cose del tipo 'non è una scusa' o simili mi fermo. Ha paura di perdermi? La tristezza e il senso di colpa per i miei pensieri si fanno enormi "ora mi sento in colpa" "non devi".

Sospiro e solo in quel momento mi rendo conto di essere in un camice da ospedale "Elia" lui mi guarda e indico il mio corpo, lui abbassa lo sguardo "Elia" "quando ti stavamo medicando ho visto tutto e-" si ferma un millisecondo abbassando la testa "mi dispiace" "cosa? Perché? " "Io- tu- avevi bisogno di me e io non c'ero" "Elia, non è colpa tua. Non è colpa vostra. Anche tu avrai avuto bisogno di me quando non c'ero. " Lui mi guarda con le lacrime agli occhi e lo abbraccio "ti voglio bene" "anche io principessa" poi ci stacchiamo, lui mi guarda in quel modo che riserva solo a me, con un amore indescrivibile e io non posso fare altro che ricambiare con la sua stessa energia.

Dopo qualche controllo, una doccia e una sistemata siamo in cucina "cosa vuoi magiare?"  "Non ho fame"  "non mangi da ieri a pranzo"  "veramente, non ho fame"  "Alexis"  "Elia"  "per favore, qualsiasi cosa"  "crepes?" lui sorride "mi porti la farina?" Io annuisco.
"Come sono?"  "Ottime"  "bene, perché mi ci sono impegnato"  "mangi con me? Per favore"  "ok principessa" quanto lo amo.

Lo aiuto a fare la pasta fino alle 11:30 "Al, se vuoi c'è Will da qualche parte" "mi accompagni?" "Mi sa che non posso Al" "io si" sento una voce dietro di me vedendo Thomas e sorrido "ci vediamo dopo" saluto Elia con un bacio sulla guancia e vado verso Thomas "ciao" "ciao" "dov'è?" "In palestra" "vuole farsi il fisico eh" "a quanto pare. Anche se non ci riuscirà facilmente" "tu sei più muscoloso" "modestamente" io scoppio a ridere appoggiandomi alla porta della palestra. Poi sento dei passi dietro di me e mi giro vedendo mio fratello e un'altro ragazzo. Mi giro verso Thomas e lui guarda male tutti e due. Mi avvicino a mio fratello e gli chiedo di parlare.

Dopo aver chiarito ci dirigiamo tutti e quattro verso la sala da pranzo e durante il "viaggio" vedo Thomas avanti agli altri due e mi dirigo verso di lui sussurrando "Elia non mi aveva detto che c'era anche quello" "lui è più muscoloso" "Thomas" "principessa" rido mentre continuo "solo che mi ha sorpresa, non credevo che Will avesse amici" stavolta a lui scappa una risata mentre sento da dietro "tranquilla anche io sono rimasto colpito la prima volta" Alexander mi dice mentre mi bacia la fronte scompigliandomi i capelli "cosa?" ci chiede il sottoscritto non capendo "niente Will, niente"  "sono abbastanza sicuro di aver sentito il mio nome"  "sono abbastanza sicura tu sia mezzo sordo e mezzo stupido" "vieni qui che ti ammazzo" cerca di venire in avanti ma davanti a me si mettono i maggiori e lui con la rincorsa sbatte contro Thomas che quando lo guarda negli occhi gli sorride in modo inquietante. Subito Will si retrae "magari non adesso, ho fame" poi abbassa la testa e io prendo per mano da una parte Thomas e dall'altra Xander mentre sorrido e mi dirigo verso la sala da pranzo.

A tavola mi siedo al solito posto, vicino ad Elia con davanti Will e vicino a lui il suo amico, intanto comincio a parlare con il mio vicino mentre mangio "sono molto soddisfatta della mia pasta" "sono d'accordo, è venuta molto buona" ridiamo entrambi, lui per la mia faccia soddisfatta io perché la sua risata è contagiosa.

Never Trust EternityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora