13. Convinto di vincere

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Due occhi molto, troppo vicini.

<<Tutto okay D.?>>

<<S... si, perchè?>>

<<Qualcosa ti turba>>

<<Assolutamente no>>

<<Sei nel tuo mondo>>

<<Non è vero>> risposi convinta e lui rispose con un sonoro sospiro. <<Andiamo dai>> e così dicendo mi spinse leggermente verso la porta. Altro tocco, altro brivido. Dannazione.

<<Bentornati agenti>> disse Anthony non appena varcammo la soglia. Sorrisi al ragazzo ma Harry, dopo un cenno col capo, si allontanò in direzione opposta. <<Mangiato bene?>>

<<Sì, quel posto fa del cibo buonissimo>> risposi sedendomi alla mia scrivania. Miller rimase un attimo fermo là, ma dopo avermi sorriso leggermente uscì dalla stanza. Accesi il pc e decisi di controllare le schede con le informazioni sui figli. Aprii la prima.

Lisa Newton

27 anni

Studentessa di ingegneria meccanica

Danimarca

Avvisata della morte della madre, tornerà in città il 24 settembre

Incredula della notizia balbetta e mostra segni di shock

Bene, due giorni e sarebbe tornata in città la prima figlia di Priscilla. Presi il mio taccuino e ci annotai il nome e la data, accanto scrissi "fare domande". Aprii la seconda scheda.

Luke Newton

25 anni

Studente di medicina

Germania

Avvisato della morte della madre, tornerà in città il 26 settembre

Anche lui in stato di shock, incapace di rispondere in modo sensato

Scrissi il nome del secondo figlio e la data di lunedì sotto a quello della sorella, con la stessa dicitura accanto.

<<Russell, è arrivato l'avvocato con il signor Newton>> disse un agente spuntando dalla porta. Annuii, raccolsi le mie cose e mi avviai verso la stanza degli interrogatori. Finalmente saremmo arrivati ad avere una risposta alle mille domande che ci vagavano sospese nella mente. <<Pronta?>> chiese Miller mettendosi al mio fianco. <<Sì, non vedo l'ora di dare un senso al "ho venduto mia moglie">>

<<A quanto pare questa curiosità la condividiamo tutti>>

<<Non mi sorprende>> risposi sorridendo. Arrivammo davanti alla porta, dove trovammo Harry in silenzio ad osservarci con faccia scura. Senza dire una parola, aprì la porta e tutti e tre entrammo in silenzio. Un ometto di mezza età si alzò dal fianco del signor Newton e con un sorriso saccente ci salutò. <<Piacere di conoscervi agenti, io sono l'avvocato Owen Shann, il mio cliente mi ha già raccontato quello che è successo>>

<<Bene, così possiamo subito iniziare>>

<<Non così in fretta, voi avete interrogato il mio cliente senza la mia presenza>>

<<Non era un interrogatorio, era stato convocato per delle domande di routine, poteva rimanere in silenzio, non abbiamo fatto pressione>> si intromise Harry. Lo guardai in silenzio, mentre l'avvocato ridacchiava. <<Questo lo dite voi>>

Naive ||H. S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora