capitolo 11

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pov Marinette
"ragazzi vi ricordo che lunedì mattina si parte per andare al lago" dice la professoressa "ricordatevi le autorizzazioni domani, sennò non verrete in gita".
io e i miei amici ci andavamo tutti. pure adrien era riuscito a convincere suo padre. suona la campanella che da inizio alla ricreazione e nonostante siano passati due giorni dal ballo con chatnoir con la sua fidanzata dall'ignota identità, non si parla d'altro.
io e i miei amici ci andiamo a sedere su una panchina nella palestra, dove si riuniscono tutti i ragazzi, e mentre arrivavamo avremmo sentito almeno 5 ragazze dire che avrebbero voluto essere al mio posto, che chatnoir aveva guardato lei per tutto il tempo e che ha ballato con me solo per nascondere la loro relazione.
"oh ragazzi non avete idea, una volta finito il ballo con la sua presunta ragazza chatnoir mi ha portato sul terrazzo, mi ha dato una rosa e poi abbiamo ballato da soli tutto il tempo" dice adrien facendo la vocina da ragazzina sognante saltellando e portandosi le mani sul viso.
scoppiamo tutti a ridere e adrien si porta una mano dietro la nuca sorridendo imbarazzato ma poi scoppia a ridere anche lui.

parliamo ancora un po' finché non veniamo interrotti da chloé "ragazzi volete un autografo dalla ragazza che ha ballato con chatnoir?" dice la bionda sventolando una penna.
"tu? ballato con chatnoir? ma non farmi ridere chloé" dico incrociando le braccia.
"non hai visto che mentre c'era il ballo io non c'ero da nessuna parte? marinette svegliati e ammetti di essere gelosa di me, perché io posso avere sia adrien che chatnoir e tu nessuno dei due" dice chloé scoppiando un palloncino con la sua gomma da masticare. "e poi era a casa mia, l'ho invitato io. vedi tutte quelle ragazze piangere?" indica un gruppo di ragazze dietro di lei "mi invidiano tesoro, sognano di essere me. vogliono anche loro ballare e baciare il supereroe più sexy di parigi"
"carapace è più sexy" dice nino e ci giriamo tutti a guardarlo e lui ridacchia nervosamente.
"sai chloé, non ricordavo di avere ballato con te" dice una voce dietro di lei.
chatnoir.
"non mi interessa dei vostri problemi adolescenziali sono sincero, ma qua stai facendo piangere troppe persone e aumenti il rischio akuma, quindi per favore smettila" dice incrociando le braccia alla bionda che nel frattempo si era girata verso di lui.
lo guardo e gli sorrido. vedo che mi guarda e che vorrebbe sorridermi e baciarmi ma deve restare serio.
non facevo il mio gattino così professionale e attento. ladybug è veramente fiera di lui.
"ora, lascio le tende. ci si vede ragazzi. e chloé, come dire, cresci un pochino, ok?" dice e salta via aggrappandosi al bastone.
"come osa quel gattaccio randagio?" dice chloé su tutte le furie.
"ah giusto per chiarire, non puoi avere nemmeno me" dice adrien spuntato totalmente a caso accanto a me.
"siete ridicoli, assolutamente ridicoli" dice la bionda e sbattendo i piedi torna in classe.
torniamo anche noi in classe e mentre torniamo mi arriva un messaggio da chat.

chat: ei principessa, so che forse non sarei dovuto intervenire ma non sopportavo che chloé si paragonasse anche minimamente a te. tu sei cento mila volte più puuuurfetta e bellissima. ti amo tanto. non sai qual era la mia voglia di baciarti poco fa. a stasera principessa.

faccio vedere il telefono ad alya mentre io sento le farfalle nello stomaco.
"wow ragazza, tienitelo stretto. questo qui è il ragazzo perfetto" mi dice la mia amica dandomi una pacca sulla spalla.
"oh alya, lo so benissimo" dico sorridendo a 32 denti e sedendomi al mio posto.
firmo subito l'autorizzazione alla gita e la metto nella cover del cellulare così da essere sicura di non dimenticarla domani. la stessa cosa fanno i miei amici e adrien prega di non prendere il telefono sbagliato domani. ridacchio e lui mi guarda arrossendo leggermente. mi ricorda me quando ancora mi piaceva.

l'ora di lezione inizia ma io intanto penso a cosa farò con chatnoir questo weekend prima della gita di 6 giorni in un campeggio al lago dove non ci sarà internet e non potrò né vederlo né sentirlo.
"dupain-cheng mi stai ascoltando?" quella domanda mi sveglia dal mio stato di trance e guardo la professoressa di scienze guardarmi male.
fortunatamente la campanella suona e mi salva da quella domanda. essere il possessore del miraculous della coccinella a volte porta fortuna davvero. proprio in questo momento scoppia un'esplosione.
dovevo starmene zitta. penso tra me e me e mi dirigo in bagno per trasformarmi.

arrivo sul luogo dello scontro e guardo un enorme bebè che gioca con le macchinine.
"papillon sei un po' ripetitivo" dico ad alta voce tra me e me.
"sono d'accordo con te ladybug" dice chatnoir raggiungendomi con un balzo.
non mi chiama più 'm'lady' o 'insettina' da un bel pezzo ormai, e lo rispetto, anzi, mi spinge ad amarlo ancora di più.
"dopo la battaglia potrei parlarti un attimo?" mi chiede chat interrompendo i miei pensieri.
"certo" dico e mi lancio a sconfiggere l'akumizzato seguita dal mio gattino. utilizziamo entrambi i nostri poteri e dopo qualche minuto lo sconfiggiamo.
"ben fatto!" diciamo all'unisono.
"vado a caricare il mio kwami e torno, aspettami sulla cima della torre eiffel" dico e subito dopo vedo lo sguardo di chatnoir sorpreso per quella affermazione.

dopo qualche minuto mi sto dirigendo alla famosissima torre e vedo chatnoir già lì con le gambe a penzoloni nel vuoto.
"dimmi tutto chat" gli dico sedendomi accanto a lui.
"vorrei chiederti un consiglio per quella ragazza di cui ti avevo parlato. sei una ragazza tu no?"
"bhe penso di si" gli rispondo guardandomi le braccia come per rispondere alla sua domanda.
"sai lei è veramente fantastica, bellissima, stupenda, gentile, simpatica. la ragazza puuuurfetta in pratica ed io la amo tanto. e soprattutto mi fido tanto" mi dice guardandomi negli occhi dopo aver detto l'ultima frase.
"chat se vuoi dirgli la tua vera identità, mi dispiace ma-" non riesco a finire la frase che mi interrompe.
"nono, non lo farei mai tranquilla. non metterei mai a rischio la sua sicurezza per niente. non penso le cambi tanto sapere chi sono sotto la maschera. ceh sono sicuro che ogni tanto si chiede chi io sia, ma chi non lo farebbe? ma so anche che se mi ama così, non vedo perché non dovrebbe farlo appena saprà chi c'è sotto la maschera" ed ha ragione, lo amerei lo stesso, se non di più. "perché glielo potrò dire prima o poi vero? appena sconfiggiamo papillon intendo" mi chiede guardandomi quasi disperato.
"certo chatnoir" gli dico rassicurandolo. anche io prima o poi avevo intenzione di dirgli di essere ladybug.
"comunque dicevo, domenica sarà un anno preciso che stiamo insieme e poi lei lunedì parte per una gita con la classe. volevo organizzarle qualcosa di speciale, le ho già preso il regalo ovviamente, ma io non saprei cosa fare per farle capire cosa provo per lei, capisci?" cazzo. cazzo. cazzo. cazzo. lo avevo completamente rimosso. apro il mio yo-yo
giovedì 28 maggio. avevo ancora 3 giorni per trovare un regalo alla sua altezza.
"tutto bene ladybug?" mi chiede il mio gattino vedendo la mia faccia preoccupata.
"come? oh sisi tutto bene" dico portandomi una mano alla nuca e sorridendo nervosamente.
"allora?" mi chiede
"allora cosa?" gli chiedo di rimando
"cosa posso fare" mi chiede sdraiandosi lasciando le gambe a penzoloni.
"oh si giusto, sai chatnoir penso non sia importante cosa e dove, penso sia più importante con chi sei. cosa c'è di meglio di dirle chiaro e tondo i tuoi sentimenti per farle capire quello che provi? sei un ragazzo fantastico chatnoir, sono sicura che farai al tuo meglio qualsiasi cosa tu decida di fare. non ci sarà mai un modo perfetto, ma la persone perfetta per te si e da come ne parli sono certa che lei lo sia" dico sorridendogli.
"hai ragione ladybug e mi hai fatto venire in mente un'idea perfetta" mi dice risedendosi e abbracciandomi "ci vediamo allora" mi dice e salta via aggrappandosi al bastone.

appena se ne va corro subito a casa e mi metto a pensare a cosa regalargli.
"o mio dio tikki! come ho fatto a dimenticarmene" dico per la centesima volta nella giornata girando sulla sedia.
"tranquilla marinette, troverai l'idea giusta al momento giusto, come sempre! ora farai meglio a ordinare la stanza perché tra non molto arriverà" dice il mio kwami indicando l'orologio.
sbuffo e mi lancio sul letto.
"plagg è stato qui e ti ha cataclismizzato la stanza e non me ne sono accorto?" sento una voce e mi alzo appoggiando la schiena sul muro e vedo chatnoir in mezzo alla stanza che cerca di capire qualcosa di tutti quei fogli arrotolati in terra oppure dei vestiti sparsi per tutta camera.
"stai zitto" dico per poi risdraiarmi sul letto.
"comunque principessa, domenica tieniti libera tutto il giorno, ah e sabato sto a dormire qua" mi dice sdraiandosi accanto a me nel letto.
"avevo invitato luka sabato sera a dormire qua" dico rimanendo seria.
"ah si? bene allora domenica io esco con chloé" mi dice e io allora lo bacio.
"la risposta che volevo" dice ghignando "per sicurezza vorrei fargli vedere chiaro e tondo che sei solo mia" dice abbracciandomi da dietro iniziando a baciarmi il collo. ci addormentiamo poco dopo e non potrei essere più felice.

talk to me, my princessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora