Capitolo 14

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pov Adrien
i successivi 4 giorni passano molto alla svelta, tra falò, bagni nel lago, serate al bar e cercare di aiutare marinette a scappare da Nathan. oggi, che è la mattina del 6° giorno, mi alzo come sempre e vado a fare colazione con i miei amici. raggiungo il tavolo ma vedo che manca marinette. "non vuole uscire" dice alya alzando le spalle. mi dirigo verso la sua tenda ed entro senza bussare. mi si gela il sangue e mi avvicino alla ragazza con la testa tra le gambe che sta piangendo a dirotto. senza dire niente la abbraccio e lei si accoccola contro il mio petto quasi a cercare conforto. noto che indossa la mia felpa, ceh quella di chatnoir. "sono una persona orribile" dice singhiozzando tra le lacrime. le accarezzo la testa. "tranquilla, andrà tutto bene" le dico per poi appoggiare il mento sui suoi capelli.

marinette smette di piangere giusto il tempo di arrivare al pullman per poi ricominciare a far scendere lacrime silenziose mentre appoggia la testa al finestrino. dopo un paio di ore internet aveva iniziato a funzionare e decido che chat le scriverà.

chat: ei principessa, come è andato il viaggio? un uccellino mi ha detto che stai tornando. mi manchi tanto. a stasera amore mio, ti amo.

la vedo prendere il telefono e leggere il messaggio dalla notifica, senza aprire la chat, per poi vederla spegnere il telefono completamente, lanciarlo nello zaino e ricominciare a piangere più di prima. era successo qualcosa quella notte e chatnoir capirà cosa. ora adrien dovrà confortarla. "ei" le dico poggiandole una mano sulla spalla. lei si gira verso di me con gli occhi rossi e dice la peggior bugia del mondo "sto bene" sorride. sorride con uno dei sorrisi più falsi che abbia mai visto. "no che non stai bene, se vuoi parlare sai che ci sono" dico accarezzandole una spalla. la vedo continuare a giocare con l'anello che le ho dato per poi stringere la mano a pugno e sorridermi, falsamente, di nuovo. "tranquillo adrien, va tutto bene" dice per poi infilarsi le cuffie ed addormentarsi nel pianto. vederla così mi distrugge, spero che stasera riuscirò a capirci qualcosa di più.

arrivo a casa e continuo a camminare avanti ed indietro nella stanza. tra mezz'ora dovrei andare da marinette e non mi aveva ancora risposto al messaggio. pure plagg era preoccupato, non aveva neanche mangiato le tre fette di camembert 'obbligatorie' dopo cena.

"senti adrien, perché non vai adesso?" mi chiede avvicinandosi. "tutto bene plagg?" gli chiedo vedendolo con le lacrime agli occhi. "sisi" dice sorridendo in modo più falso di marinette quella mattina.
mi trasformo e corro più velocemente che posso a casa sua.

pov marinette
"sta arrivando" dice tikki avvicinandosi a me. "sei sicura di volerlo fare? non potresti semplicemente spiegargli?" mi chiede con un filo di speranza nella voce, la speranza che cambiassi idea, la speranza che non avrei buttato all'aria tutto in 5 minuti.

"ei principessa" mi giro e vedo chat entrato dalla finestra che si stava avvicinando per baciarmi. "devo parlarti" gli dico e vado a sedermi sulla chaise longue e lui sulla sedia della scrivania. "sono tutt'orecchi" mi dice sorridendo. quel cazzo di sorriso. una delle più grandi meraviglie del mondo. "tra me e te, è finita" dico fredda, sforzandomi di non piangere, senza giri di parole. vedo il suo sorriso affievolirsi poco a poco, cercando nei miei occhi traccia di scherzo, di ripensamento. qualsiasi cosa. si alza in piedi ma lo vedo cercare il sostengo della scrivania. non realizzava. "perché?" mi dice con la voce strozzata dal pianto.

"sei la cosa più importante che io abbia, non abbandonarmi anche tu, ti prego"
lo guardo accasciarsi a terra con le mani sul volto.
devo sembrare fredda. non posso permettermi di piangere.
"vattene via" mi guarda disperato e in quello sguardo vedo il suo cuore distruggersi in mille pezzettini "....per favore" aggiungo sussurrando, certa che mi senta.

ma non se ne va, resta lì a guardarmi quasi fosse pietrificato. mi metto una mano sulla bocca e scoppio a piangere anche io, accasciandomi in terra non molto distante da lui. "marinette... principessa " dice e alzo lo sguardo e vedo nei suoi occhi la paura che tutto ciò era vero. "sono una frana anche a lasciare le persone" dico ridacchiando ma scoppio a piangere subito dopo. "ho fatto qualcosa? sono stato troppo insistente? troppo geloso? troppo appiccicoso?" mi chiede. voleva sapere. ne aveva il diritto. "no gattino tu sei stato perfetto" gli dico sorridendo leggermente con il volto pieno di lacrime. "ora per favore vai, vivi la tua vita. sii felice e pensa che se sarà destino prima o poi ci rincontreremo" gli dico alzandomi e andando ad aprire la finestra. "se è questo che vuoi marinette" dice alzandosi e asciugandosi il viso per poi scomparire nella notte. appena se ne va corro in bagno e scoppio a piangere e, accertandomi che tikki sia nell'altra stanza, dopo aver bevuto una birra intera in pochi sorsi, alzo la manica della felpa e continuo il lavoro iniziato poco prima che arrivasse chatnoir. mi fermo poco dopo e alzo la testa. rido, rido perché non ho altro da fare. rido perché so che chatnoir si incazzerebbe di più per quello che sto facendo ora che per tutto il resto. rido perché mi rendo conto solo ora che chatnoir non mi avrebbe mai lasciato dopo tutto. rido perché lui non sarebbe più tornato in questa stanza. rido perché avevo capito che era troppo tardi. rido perché tutto l'alcol bevuto poche ore prima stava iniziando a fare effetto. rido perché l'indomani sarebbe stata domenica e nessuno si sarebbe preoccupato di una diciottenne chiusa a chiave nel suo bagno con un po' di sangue attorno a lei e con qualche bottiglia della birra nel cestino sotto al lavandino. rido perché sapevo che la felpa di chat era rimasta nell'altra stanza ed avevo avuto la decenza di metterne un'altra. rido perché non mi sono resa conto che qualcuno sta bussando alla porta da qualche minuto. la stanza improvvisamente inizia a girare e inizio a perdere i sensi. "che morte di merda" dico mentre qualcuno mi prende appena in tempo prima che cadessi a terra svenuta.

talk to me, my princessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora