GUERRA GALATTICA

RE GOLDRAKE

Pianeta Fleed

Dopo lo scontro avvenuto con le frecce nere di Andromeda, Actarus, Maria e la principessa Rubina erano ormai giunti sul pianeta rinato.

La vegetazione e il paesaggio erano davvero ritornati rigogliosi come un tempo.

Gli abitanti di Fleed si erano dati da fare; con l'aiuto dei mezzi e degli uomini della Federazione Galattica avevano ricostruito gran parte dei palazzi e delle strutture precedentemente abbattute.

"Fratello, guarda Fleed, è bellissimo! "

"Si Maria, stento a crederci! È davvero un pianeta meraviglioso! È come se fosse risorto! Finalmente siamo tornati a casa!"

"Actarus, chi l'avrebbe mai detto... siamo arrivati sul pianeta Fleed con la figlia di Re Vega"

"Hai ragione Maria, il destino ci ha riservato una sorpresa incredibile...
come un cerchio che si chiude"

Il disco bianco rosso di Goldrake venne avvistato dagli operatori addetti ai radar della torre di controllo di Fleed che immediatamente si misero in comunicazione con il consigliere Kay, sommo anziano nonchè responsabile della Difesa.

"Signore, abbiamo individuato un ufo, è un disco robot di origine sconosciuta"

"Mi passi l'immagine sullo schermo generale"

"Provvedo immediatamente"

"Non è possibile! Lo avevamo dato per disperso! È davvero lui!"

"Signore, cosa dobbiamo fare?"

"È il principe di Fleed!"

"Cosa... cosa dice?"

"Quel disco robot, la sua inconfondibile sagoma, è Goldrake!
Il difensore della stella Fleed!"

"Goldrake? Goldrake sta tornando su Fleed!"

"Esatto! Svelto, richiami i suoi uomini.
Faccia sgomberare l'area d'atterraggio.
Prepariamoci ad accogliere il nostro nuovo Re"

"Si, signore"

Actarus entrò in comunicazione con la torre di controllo.

"Qui è Goldrake, chiedo il permesso di atterrare"

Il consigliere stesso prese in mano il microfono.

"Permesso accordato Goldrake, attendere fuoriuscita della piattaforma"

"Ricevuto"

Una struttura d'acciaio emerse dalla superficie del piazzale.
Goldrake rallentò i giri dei reattori, s'abbassò di quota e dopo aver adagiato sulla superficie la navicella danneggiata di Rubina, atterrò nel cuore della capitale.
Quella che una volta era la dimora dei suoi veri genitori.

La principessa Rubina aprì la calotta della cabina di pilotaggio posta nella parte frontale e scese dalla navicella.
Si sfilò il casco.
Era una bellissima ragazza dalla carnagione chiara e dagli occhi color turchese, portava lunghi capelli rossi e indossava una tuta spaziale celeste con stivali blu.
Actarus e Maria uscirono dalla postazione di comando di Goldrake e s'unirono a Rubina.

"Goldrake, Maria, vi devo la vita!
Non vorrei mettervi in difficoltà, non credo sia una buona cosa la mia presenza qui con voi!"

"Rubina, non devi preoccuparti, hai combattuto al nostro fianco, non hai nulla da temere!"

I tre viaggiatori si guardano attorno.

Una volta atterrati i veicoli, la folla sopraggiunse.
L'arrivo del disco robot di Actarus fu acclamato dai fleediani.
I sopravvissuti dal genocidio veghiano l'avevano visto costruire mentre le nuove generazioni ne avevano solo sentito parlare.
Gli ospiti vennero accolti con entusiasmo fino a quando il consigliere dei neoabitanti del pianeta, facendosi largo tra i curiosi, raggiunse Actarus, lo osservò e gli si rivolse.