prologue

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I DUE FRATELLI SI TENEVANO PER MANO, aspettando che loro padre tornasse a chiamarli. C'era solo una parete a separarli da un muro dalla loro nuova sorella è nuova miglior amica.

Isabel aveva appena iniziato a scrivere alcuni brevi poemi che non faceva leggere a nessuno se non a suo fratello, mentre Henry si divertiva a battere i legni che trovava fuori dal loro giardino sul tavolo del giardino a ritmo di una canzone nella sua testa.

Oscar Mccarthy corse fuori dalla stanza, ridendo e con un grande sorriso sul volto. Chiamò i due bambini, che corsero al suo fianco, ansiosi di vedere la nuova arrivata. La trovarono avvolta in delle coperte rosa, poggiata sul petto della madre.
«un'altra femmina? e che cavolo, con chi gioco con le macchinine adesso» sbottò Henry, osservando le coperte.
Isabel era già al fianco della sorella, accarezzando le guance rosee della sorellina più piccola.

«io ho appena trovato la mia nuova bambola da truccare» rise la bambina, facendo sorridere la madre. «ragazzi, vi presento evelyn, la vostra nuova sorellina» parlò la madre, sorridendo alla neonata che aveva appena sbadigliato. Aveva pochi capelli, e quei pochi erano scuri come il cioccolato, mentre aveva due grandi occhi verde scuro che osservavano tutto, squadravano il sorriso di Isabel e le occhiatacce che Henry le lanciava.

Ma in fondo, tutti e tre, sapevano che sarebbero stati un trio imbattibile. Insieme, sarebbero andati ovunque e avrebbero fatto qualunque cosa volessero fare.




































































































































3 march, 2005


I TRE BAMBINI CORREVANO PER IL GIARDINO, o almeno Isabel e Henry correvano, Evelyn li seguiva cercando di restare al loro passo. Per lei, i due fratelli più grandi, erano un sogno irrealizzabile. Molto spesso li prendeva in giro così come loro prendevano in giro lei.

«puzzi di cane bagnato» le diceva Henry «e tu di formaggio con tanta muffa» rispondeva la bambina e il fratello le lasciava un bacio sulla fronte, fiero di quanto le aveva insegnato.

«il rosa ti sta male» le diceva la sorella. «a te invece il blu» le rispondeva la bambina, indicando il vestito che la sorella indossava, e cambiando il colore in base a quello che Isabel indossava.

A parte insultarsi per la maggior parte del tempo, i tre fratelli amavano fare scherzi ai genitori o a chi lavorava per loro. Chiamarli per poi nascondersi, infilarsi dentro gli armadi e quando loro li aprivano saltare fuori e urlare a tutto volume...

Erano il trio perfetto:
Henry quello un po' pazzo; Isabel sveglia e intelligente mentre Evelyn era, nonostante la tenera età, era bella e naturale. Elise e Oscar, i loro genitori, erano così fieri e contenti di vederli insieme, quelle poche volte che li vedevano.
Erano dei genitori assenti, e questo risentì molto sui bambini, che cercarono conforto tra di loro, aiutandosi e supportandosi sempre e comunque.




















































































































𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora