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DOPO AVER PASSATO UNA triste mattinata intera a girare per Miami da sola e un pomeriggio sulla spiaggia con Daniel, Evelyn era stanca. Aveva raccontato a Daniel della gara della sera prima. Quando gli disse che lei era in macchina con Carlos, un piccolo sorriso si formò sul volto dell'australiano. «e quello cos'è» sospirò la donna indicandogli la faccia. «che cosa?» fece il finto tonto, sospirando.
«mi fai schifo» la donna si alzò e raggiunse un piccolo bar li vicino, ordinando due birre.

     Evelyn si fermò al bancone, poco dopo raggiunta da Daniel che rideva. «come siamo permalosi»
La mora non rispose, si limitò a guardarlo con le sopracciglia alzate. «la puoi smettere? ho altre cose a cui pensare» «esempio?» «mh, fammi pensare... il mio ragazzo? la mia prossima apparizione sul palco scenico?»
«okay okay... va bene, hai vinto. ma sia chiaro: non sono l'unico a sperarci e che ci vede qualcosa» prese una delle due birre e ne mandò giù un sorso.

«chi sono gli altri scusa» chiese la donna, ma l'uomo prese la propria bevanda e si allontanò, tornando sull'asciugamano. «DANIEL» urlò la donna, chiamandolo, senza successo. Poco dopo anche Evelyn raggiunse il riccio, che era al telefono con Max.
«okay... bene, allora arriviamo. ciao gangster» Daniel riattaccò e si alzò per poi tendere la mano anche alla donna. «che succede?» «hanno finito le qualifiche e Max ci voleva nel paddock» si rivestirono e battibeccando raggiunsero l'entrata al paddock, dove un golf car li accompagnò fino alla Red Bull.

     Entrarono in silenzio, salutando tutti i meccanici che stavano controllando la macchina. Videro la testa di Max e lo raggiunsero, trovandolo a parlare con Christian, della gara del giorno dopo.
«dove ci siamo qualificati?» «checo primo e max nono» rispose Horner, salutando la mora. «è... buono» cercò di essere positiva Evelyn. «tanto sappiamo tutti che arriverai sul podio senza il minimo sforzo» rise la donna, facendo ghignare leggermente Max. «gli altri invece?» chiese ancora Evelyn, guardando Christian.
«allora... abbiamo checo, fernando, carlos e magnussen, poi gasly, russell, leclerc e esteban, poi max... poi c'è bottas, alexander...» «wow max, sei dopo tutte e due le ferrari» rise Evelyn, prendendo in giro l'amico.
«e tu invece? com'era ieri il giro con carlos?» la incalzò l'olandese, facendola sorridere. «molto bello, grazie. ci siamo divertiti parecchio» rispose la donna, mostrandogli il terzo dito.

«dai per oggi basta, ci vediamo domani mattina presto in pista. lynn ti va di guardare la gara dal box?» chiese Horner alla donna, indicando le macchine. «con le cuffie?» «ovviamente» «perfetto» la donna sorrise e insieme a Max e a Daniel uscirono dal box, tutti e due tenuti sotto braccio alla donna.
Andarono in hotel, dove si separarono, ognuno andando in camera propria.

La donna passò il resto della serata sul letto, in reggiseno e mutandine, a guardare Gilmore Girls, mangiando M&M e patatine. Un leggero brivido la scosse, facendola alzare e mettersi una felpa.

     Max la chiamò anche quella sera, sempre con la solita storia. «per favore evelyn. ti sto pregando. kelly non può venire perché deve stare con p, sei la mia unica possibilità» «ma scusa, non hai altre diciannove amici con cui uscire?» «si... ma ho bisogno della mia stronza. per favore. ti giuro che poi non ti rompo più il cazzo» continuò a supplicare l'olandese, sfinendo la donna.
«e che cazzo. ci vediamo nella hall alle nove e mezza» riattaccò la donna, prendendo il cuscino, abbracciandolo.
Poteva essere un modo per staccare, per smettere di pensare a Patrick, e magari divertirsi un po'.

Non guardò neanche l'abito che tirò fuori dall'armadio, lo buttò semplicemente sul letto e andò a lavarsi. Si lavò velocemente, con l'acqua fredda. Non sapeva perché, ma aveva la pelle bollente, si sentiva andare a fuoco. Si asciugò in fretta, vestendosi e indossando gli stivali neri. Si truccò poco e corse nella hall, dove trovò Max che l'aspettava.

𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora