LE PROVE ERANO ANDATE bene per entrambe le Mercedes, con il prima posizione di Russell e seconda di Lewis. Charles era arrivato terzo, seguito da Max e Carlos. Evelyn aveva visto la gara dal box della Red Bull, indossando le cuffie blu e una felpa nera, con il cappuccio e bevendo caffè.Aveva pranzato al paddock club, sorseggiando vino bianco, mentre guardava Max firmare tanti autografi e fare foto con i fan. Lui riuscì a raggiungerla solo quando lei era al dolce. Si buttò sulla sedia, sbuffando e rubando un pezzo della torta alla cannella della mora.
«c'è la cannella...» disse lei, sapendo quanto l'uomo la odiasse. «e che cazzo» sbottò mandando giù il boccone con un sorso d'acqua, tossendo e fingendo versi schifati.
«che melodrammatico» rise Evelyn, finendo la torta. Si alzarono insieme, Lynn con il braccio dell'uomo sulle spalle, con la testa posata sulla sua spalla.«dove eri finita poi ieri sera» chiese l'uomo, guardandola. «ero andata a prendere il sushi» rispose velocemente. «si ma ci hai messo un'eternità, così poi sono andato a dormire... nel caso non te ne fossi accorta» sbottò l'uomo sorridendole. «perché quella faccia» chiese indicando il volto di Max, che non smetteva di sorridere, come se sapesse più di Evelyn. «no niente, è... è solo che ieri sera ho sentito tu e carlos parlare, mentre tornavate in camera e... niente, tutto qua» Max si fermò e guardò Evelyn negli occhi, quasi leggendole l'anima.
«carlos è una persona stupenda, lo sai? è dolce, simpatico e pieno di senso dell'umorismo. da quel che so, è pure bravo a letto...» «MAX» urlò la donna, esasperata.
«per favore, no. voglio sistemare le cose con patrick, forse. devo ancora decidere. ma non è il caso di parlare di carlos in quel modo okay? non posso negare che non sia un uomo sexy, e che probabilmente mi farei, però no. è patrick il coglione che ha sbagliato e non voglio finire nella parte del torto» la donna sbuffò, chiuse gli occhi per qualche secondo e si allontanò.Tornò in hotel, buttandosi sul letto, stanca morta. Svegliarsi presto per poi guardare tutti i piloti prepararsi per le prove non è stato molto divertente, e la donna lo stava rimpiangendo. Così si accoccolò sul letto, chiudendosi a riccio, con il capuccio della felpa sulla testa e la luce della stanza spenta. Nelle orecchie aveva ancora i suoi dei motori delle macchine che partivano e che le sfrecciavano affianco, le urla dei fan e la voce di Max.
Ma tra tutti un solo nome riusciva a superare tutto tutto quel rumore, e non era affatto il nome che si sarebbe aspettata. Sentiva il telecronista ripeterlo in continuazione, come una preghiera, seguito dal suo sorriso genuino e un paio di occhi scuri e profondi.Si addormentò per più di quattro ore, svegliandosi solo cinque del pomeriggio, sbadigliando e stiracchiandosi.
Si alzò e controllò il telefono, trovando un paio di messaggi. Uno da Isabel, due da Henry e tre chiamate perse da Max. Lo richiamò in fretta, mentre rispondeva ai fratelli.
«oh, dimmi» parlò con la voce rauca e profonda, che aveva ogni volta che si svegliava. «ma quindi sei viva» rise l'uomo. «mi ero addormentata» «ah... no niente, ti avevo chiamato per la cena. verso le otto e mezza andiamo io, te, kelly, charles, charlotte e carlos a mangiare fuori. va bene?» Evelyn sentiva dal tono della voce dell'olandese che quella non era una domanda, e che sarebbe dovuta andare comunque, perciò annuì e accettò l'invito.La mora si sedette sul bordo del letto, sbuffando e alzandosi svogliatamente, andando in bagno. Si spogliò ed entrò nella doccia, aprendo l'acqua bollente.
Lasciò che l'acqua calda le scottasse la pelle, lasciandola più rosea o addirittura rossa. Aveva già lavato i capelli e adesso si stava insaponando il corpo, quando cadde a terra. Ci si mise qualche minuto a rialzarsi, essendo ancora un po' addormentata, ma si rialzò senza alcuna fatica. Si sciacquò il corpo velocemente e andando davanti allo specchio, aveva tutto il sedere rosso, così come una coscia.Sbuffò sonoramente, tirando fuori un abito nero dalla valigia, insieme ad una giacca di un tailleur nero. Buttò sul letto anche un paio di stivali neri alti. Si legò i capelli in uno chignon alto, cominciando a truccarsi, controvoglia e lentamente, contornando bene gli occhi e nascondendo bene le occhiaie.
Alle otto la chiamò Max, dicendole di scendere nella Hall. Lei si vestì, indossando l'abito e la giacca. Slegò i capelli, facendoli cadere sulle spalle in maniera delicata, come una fontana di cioccolato. Chiuse la porta della stanza, prendendo la chiave elettronica e mettendola in borsa, scendendo al piano inferiore con l'ascensore.
Non stava pensando a niente in particolare, mentre sentiva l'ascensore scendere, se non al fatto che probabilmente avrebbe dovuto chiamare Patrick, ma nascose quel dubbio sotto un sorriso finto.Le porte si aprirono, mostrando Max e Kelly, intenti a pomiciare come facevano di solito. «buonasera» sbottò la mora, affiancandosi alla coppia, sorridendo mentre i due si staccavano. «sei viva» sbottò Max, prendendo la propria ragazza sotto braccio e si avviavano verso la macchina. Evelyn salì dietro, mentre la coppia era davanti. «allora lynn, come va con la prossima messa in scena?» chiese Kelly, guardandola. «bene, devo finire di sistemare alcune mie scene di cui non sono molto sicura però... è una vera bomba» sorrise Evelyn, tornando poi a guardare la città che scorreva al loro fianco.
Arrivarono al ristorante, dove c'erano già Charlotte, Charles e Carlos che aspettavano gli altri tre.
«ehi» la mora salutò Charles con due gentili baci sulla guancia, così come fece a Charlotte e si avvicinò a Carlos, mentre le altre due coppie parlavano.
«e tu perché da solo?» chiese all'uomo, spostandosi i capelli dietro alle spalle. «ah io... io sono da solo» la mora si girò e lo guardò un po' confusa. «lo vedo» rise ma allo stesso tempo l'uomo si corresse «no intendo... sono single» sorrise l'uomo, affondando le mani nelle tasche. La donna, come lui, teneva le mani in tasca, nella giacca, stringendo anche la borsa, sentendo un brivido lungo la schiena, camminando così vicino allo spagnolo.«e tu? perché sei sola?» chiese l'uomo, girandosi verso di lei. «beh... io il ragazzo ce l'ho però... l'ho lasciato a new york. una lunga storia» sorrise a fatica la mora, mentre l'uomo annuiva, comprensivo. «se vuoi io ho parecchio tempo libero... cioè non così tanto, ma per te potrei trovarlo»
Si accomodarono al tavolo da sei. Charles e Charlotte seduti uno di fronte all'altro, così come Max e Kelly. Carlos si sedette di fianco al monegasco, mentre Evelyn si sedette accanto a Charlotte, trovandosi davanti lo spagnolo. Ordinarono due bottiglie di vino bianco e gli antipasti. Parlavano e scherzavano tra loro, ridendo sulle prestazioni delle prove di quella giornata, per poi andare a parlare di Penelope o del lavoro di Evelyn.
Ma in tutto quel parlare e scherzare, Carlos ed Evelyn due non smettevano di guardarsi di sottecchi, senza farsi beccare da Charles o Max.«lynn- la chiamò Charles- ci darai i biglietti in prima fila per la prima dello spettacolo, vero?» sorrise l'uomo, bevendo un sorso del vino che aveva nel calice.
«ah pure la prima fila? già che ci siete venite nel backstage» rise la donna, annuendo all'uomo. «però sia chiaro, l'unico con il pass per il backstage sarò io» rise Max, facendo annuire Evelyn. «eh certo, se no chi mi aiuta a gestire l'ansia da prestazione»Durante la cena, lei e Carlos non parlarono tanto, perché lui non parlò tanto. Era taciturno. Mangiava in silenzio e rideva alle battute che facevano e commentava se interpellato, se no osservava la mora scherzare e sorseggiare il vino, lasciando il segno del rossetto sul calice. Quando anche lei faceva cadere lo sguardo su di lui, lui spostava lo sguardo in fretta, sapendo di essere stato beccato. Poco dopo lui la stava osservando di nuovo.
Pagò tutto Max, dopo aver corso alla cassa con Charles, mentre Carlos non si alzò neanche. «vedo che sei molto comodo» rise Evelyn, indicando il braccio posato sulla sedia del monegasco. Lo spagnolo mandò giù un sorso di vino, mandando giù anche l'ultimo boccone del piatto. Si passò una mano nei capelli, sbuffando. La mora, invece, faceva fatica a non guardarlo. Aveva la camicia leggermente sbottonata e l'aria stanca.
Cercava di sembrare disinteressata, giocando con la forchetta e un pezzo di salmone che era rimasto nel suo piatto.Quando videro Charles e Max tornare, battibeccando, tutti si alzarono, prendendo giacche e borse e uscendo dal ristorante. «e adesso?» chiese Kelly, prendendo sotto braccio Max, che lasciò un bacio sulla fronte della brasiliana. Charlotte fece la stessa cosa, e tutte e due le coppie si incamminarono senza una meta.
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𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳
Fanfictionevelyn mccarthy aveva tutto. un fidanzato che amava, un cane che amava e un lavoro meraviglioso. ma quando max verstappen la invita a vedere una gara... carlos sainz x oc female !