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EVELYN SCESE DALLA MACCHINA di Patrick, prendendo il borsone che aveva lasciato nel bagagliaio.
«lynn... puoi darmi una chance? per favore... ti sto supplicando» le parlò Patrick, osservandola quasi con le lacrime agli occhi.
Si odiava per quello che aveva fatto, sapeva che l'aveva ferita e che non lo avrebbe mai perdonato. Non questa volta.
«ciao patrick» lo salutò malinconica, prima di entrare nel condominio dell'amica.

     Evelyn chiamò l'ascensore, che si aprì platealmente, mostrando una coppia di bambini.
«ciao» la salutarono, squadrandola. «a che piano?» «sesto» rispose sorridendo. «e voi?»
«facciamo i facchini. quelli che portano le persone al piano. così facciamo i soldi» rispose la bambina, con un sorriso sghembo.
«ottima idea» rise la donna, mentre tirava fuori due dollari. Le porte si riaprirono, mentre la mora si girava verso i due, lasciandogli i soldi.
«spero realizziate i vostri sogni» sorrise, lasciando i soldi in mano alla ragazza, uscendo e dirigendosi verso l'appartamento dell'amica con un sorriso.

     Bussò alla porta, che si aprì poco dopo, mostrando l'amica sporca di farina. «che succede? perché sorridi?» chiese Andy curiosa.
«ci sono due bambini che fanno i facchini nell'ascensore» rise, posando il borsone sul divano. «sono i figli della mia vicina, sasha e justin. sono molto... indipendenti» rise anche Andromeda, ricordandosi di quando li trovò a girare per il piano, intenti a vendere i biscotti che aveva comprato la madre, per poter andare a Disneyland in California.

     «e tu? che cosa pensi di fare?» chiese Lynn, prendendo un calice di vino bianco. «stavo cucinando i biscotti per stasera» sorrise l'amica, indicando l'impasto sul bancone. «ti aiuto» disse Evelyn, lavandosi le mani.
«allora... quindi una pausa» iniziò Andy, parlando della situazione tra Lynn e Patrick.
«già» rispose brevemente l'altra, tirando un leggero sospiro.
«come l'ha presa?» chiese l'amica, guardando l'altra negli occhi, che però non corrispondeva lo sguardo. «bene... credo. mi ha supplicato e io l'ho semplicemente congedato con un ciao patrick, prima di chiuderli la porta in faccia e girare i tacchi» raccontò sbuffando Evelyn.

     «ne parliamo oppure prendiamo per il culo quelli di Hell's Kitchen?» propose Andromeda, notando il morale basso di Evelyn.
«si ti prego» rise, mentre Andy accendeva la TV e cercava il programma.
Le due amiche passarono la serata così, a ridere e a cercare di non pensare ai problemi che le circondavano. Andromeda aveva appena perso il lavoro da cameriera, Evelyn stava lasciando l'uomo con cui si sarebbe voluta sposare e spendere il resto della propria vita insieme...
Però erano ancora insieme, loro due, contro il mondo.

     Si erano sedute sul divano, a mangiare biscotti, patatine e olive, mentre bevevano vino bianco. «lo possiamo fare più spesso?» scherzò Evelyn, prendendo la coperta che si trovava dietro di lei, coprendosi.
«'notte» disse Lynn, dando le spalle ad Andy.
«ma come 'notte, è solo mezzanotte» parlò l'altra, scoprendo Evelyn. «infatti, è tardi» rispose Evelyn.

     «ma smettila» sbottò Andromeda, prendendo la bottiglia di vino, bevendone ancora un calice.
Dieci minuti dopo, Andy si era assopita sul divano, con la testa sulla spalla di Evelyn.
«che stronza» rise l'amica ancora sveglia, prima di alzarsi e coprire l'altra.
Evelyn spense il televisore e si addormentò con la testa sul cuscino che condivideva con Andromeda.

La mattina dopo, la prima a svegliarsi fu Evelyn, a causa di un sogno.
Aveva sognato un paio di occhi marroni e baci fugaci.
Aveva preparato il caffè e si era seduta per terra di fronte alla finestra. Osservava il sole nascere e sua testa aveva ormai passato qualsiasi tipo di pensiero. E ognuno di questi era riferito a una sola persona, che non doveva starci eppure ultimamente era il centro dell'attenzione di Evelyn.

«buongiorno...» parlò Andromeda, sbadigliando e legandosi i capelli. «vuoi i pancake?» chiese Evelyn, mettendone un paio in un piatto e posandolo di fronte all'amica.
«grazie» sorrise dolcemente mentre Lynn le porgeva anche lo sciroppo d'acero, panna e le fragole che teneva nel frigo.
«che è successo» chiede diffidente Andy, osservando l'amica sedersi sul bancone. «niente. non posso preparare la colazione alla mia amica?» rispose l'altra. «no. cosa c'è»
«devo chiederti una cosa... anzi due» sbuffò e si passò le mani sul viso, stanca.
«allora uno... questo weekend vieni alla gara con me? e due... posso restare qua da te fino a quando non trovo un'appartamento?» sorrise dolcemente Lynn, osservando la reazione dell'amica.

     Andy sospirò e osservò attentamente l'amica «se è per i biglietti, max mi ha dato due pass per il paddock per tutto il weekend» parlò velocemente Evelyn, mentre Andromeda sospirava. «e allora andiamo in spagna» Evelyn scattò giù dalla sedia, andando ad abbracciare l'amica e facendola alzare. Poco dopo erano di nuovo sedute, a ridere e a fare colazione insieme, come facevano sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 08 ⏰

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𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora