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LE DUE DONNE ERANO SEDUTE sulle poltrone di velluto blu, circondate da sconosciuti e popcorn.
Continuavano a parlare sottovoce, cercando di non ridere quando qualcuno moriva.
Appena finito il film, insieme si alzarono e raggiunsero il ristorante dove avrebbero mangiato.

Andy ascoltava Lynn parlare di Patrick, in maniera disperata e quasi dolente. Parlava di quanto odiasse quella situazione tra di loro, la tensione e il modo in cui non riusciva nemmeno a guardarla in faccia.
«è come se mi stesse nascondendo qualcosa» disse la donna, entrando nel ristorante.

«lasciamo perdere me. tu che mi dici?» «niente di che... ho preso un cane, pandora, un golden retriever. forse ho trovato il padre dei miei figli e... ieri ho mangiato degli M&M andati a male» parlò Andy, sorridendo alla donna, mentre cercava una foto del cane.
«certe volte ucciderei per avere una vita come la tua»
«mh... no. lo sai com'è la mia vita. vivo in un cazzo di appartamento orribile a east village. ho appena preso un cane che mi caga ovunque. lavoro in un cazzo di super market e tu vorresti avere la mia vita? vivi a manhattan, testa di cazzo» urlò Andy, esasperata.

     Odiava quando Lynn si lamentava. Comparava le loro due vite totalmente differenti.
Andromeda era una ventiquattrenne single che lavorava e abitava da sola. Non aveva un vero e proprio sogno, se non quello di traferirai a Seattle, nella periferia, sposata e incinta. Ma nel mentre, si godeva la vita al massimo. Saltava da un letto all'altro, innamorandosi ogni sera, dimenticando tutto la mattina dopo, per poi innamorarsi ancora la sera dopo. Non aveva un sogno, ma tanti hobby. Dipingeva, scriveva e produceva le sue canzoni, suonava il piano a casa di Evelyn, leggeva tanti libri, sistemava ogni settimana casa sua in una maniera diversa, cambiando i mobili e dipingendo le pareti.

     Evelyn una ventiquattrenne nel mezzo di una relazione seria, duratura e nella quale lei ripone tutte le sue speranze, pregando il cielo di farli restare insieme per sempre. Lavorava e aspettava che si accendano le luci del cinema su di lei, permettendole di cambiare il suo stile di vita. Da New York a Los Angeles. Avere un'assistente e un manager. Poter fare finalmente quello che ama di più, recitare. Nella sua testa, il suo futuro era molto semplice. Sarebbe stata sposata con Patrick, padre dei loro due figli, avrebbe avuto una delle carriere più emergenti di tutto il cinema, mondiale e internazionale.

«cosa pensi di fare?» le chiede Andromeda, tagliando
un pezzo di carne che aveva davanti. Lynn aveva appena mandato giù una grande sorsata di vino, sbuffando.
«potrei chiedergli perché è così strano»
«non farlo. pessima idea. che schifo, vomito» sbottò Andy, fingendo di vomitare. «ma stai zitta, puttana. cosa dovrei fare allora. illuminami»
«allora, io, se fossi al tuo posto, lo farei ri-innamorare di me. perché se ti sta veramente tradendo, così come supponi, vuol dire che non gli piaci più. fagli capire quello che potrebbe aver perso facendo quello che ha fatto» parlò Andromeda, mentre Evelyn l'ascoltava attentamente.

Andy era sempre stata quella saggia, mentre Lynn quella che prendeva i consigli. Nonostante fosse la più matura, Andy, era anche quella che stava più male tra le due. Molto spesso si chiudeva in se stessa e non parlava con Lynn per giorni, poi si riprendeva all'improvviso e tutto era come prima. Aveva bisogno di qualche giorno da sola per metabolizzare, magari quel ragazzo che l'aveva appena scaricata o un semplice problema della vita. E Evelyn la lasciava sempre fare. Una volta sola aveva provato a starle vicina, e si erano ritrovate ad urlarsi addosso.

     «se... se cominciassi ad allontanarmi da lui?» sussurrò Evelyn, pensando di cominciare a vivere la propria vita, come se Patrick non ne facesse parte. «che idea di merda. fagli capire la cazzata che ha fatto, facendogli ammettere il proprio errore e poi rinfacciarglielo» sbottò Andy, quasi arrabbiata. «va bene, va bene. gli faccio capire l'errore e poi lo uso contro di lui?» «più o meno. se no fai quello che ti senti, lynn» «tanto sai che lo faccio comunque» rise la donna, mentre Andy sbuffava.

𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora