ERA ORMAI SERA quando Lynn e Max tornarono in hotel. Lei si andò a lavare per la seconda volta, mettendosi in pigiama, bianco con i cuori rossi. Era sdraiata sul letto, mentre aspettava che Max uscisse dal bagno.Evelyn stava guardando la televisione, aveva trovato alcune vecchie repliche di Friends e lasciò quel canale.
La porta del bagno si aprì con un tonfo, facendo uscire una nuvola di vapore.
Max si sdraiò sul letto, mentre Evelyn posava le gambe sulla schiena dell'uomo. «number one, ascolta un po'» lo chiamò la donna, cominciando a raccontare la sua situazione con Patrick.«e allora perché cazzo stai ancora con lui? lascialo. non devi per forza dargli una spiegazione» parlò ovvio l'olandese.
«non dovrei dargliene se stessimo insieme da un mese. ma peccato che sono due anni di relazione... non è così facile» rispose la donna, coprendosi il volto con il cuscino.
«se per questo, dovrebbe darti qualche spiegazione anche lui» rise l'uomo, facendo sbuffare la donna.
«non parliamone più. volevo solo metterti a conoscenza della situazione, nel caso dovessi chiamarti nel mezzo della notte» Lynn si sedette a gambe incrociate, spegnendo la televisione.«cosa facciamo domani?» chiese improvvisamente, con un tono diverso, falsamente allegro.
«domani è venerdì, inizio delle prove. domani abbiamo la prima e la seconda, tu puoi venire con me in pista oppure stare qua e vedere la città» parlò l'uomo, rubando il telecomando dalle mani della donna. «vengo con te in pista, sabato faccio un giro in città. daniel è libero secondo te?» «lo è per tutta la stagione» rise Max, beccandosi un pugno dalla donna.«vuoi fare un karaoke?» chiese, aprendo spotify sul televisore. «bring the beat in» rispose la donna, alzandosi in piedi sul letto.
La melodia di Heartless di The Weeknd riempì la stanza e il corridoio vuoto. Max aveva alzato il volume così tanto che si sentiva pure dalla stanza affianco.La mora saltò giù dal letto, urlando a squarciagola. Max cercava di starle dietro, sbagliando le parole e stonando.
Carlos, nella stanza accanto, era sdraiato a letto, con il cellulare in mano a guardare Instagram. Rise quando sentì Max imitare la voce di Marvin Gaye in Ain't No Mountain High Enough.
Si alzò lentamente, stando seduto sul bordo del letto ad ascoltare la dolce melodia. Andò in bagno a sciacquarsi la faccia e a fare la pipì. Sentì Evelyn nell'altra stanza chiamare il servizio in camera, ordinando lasagne e involtini primavera, che però l'hotel non faceva.
«vado a prendere il cinese» sentì dire dalla donna, sentendo sbattere la porta e i suoi passi leggeri fuori dalla sua camera. Carlos però non sentì i passi di Max a seguirla.Forse lo spagnolo era all'antica, o forse iperprotettivo con una persona che neanche conosceva bene, fatto sta che si infilò in fretta una maglietta e una felpa, le scarpe e corse anche lui a prendere il sushi. Quando uscì dall'ascensore, vide Lynn uscire dall'hotel. Indossava un paio di legging e una felpa di Max, con il numero dell'olandese dietro.
«ehi lynn» la chiamò l'uomo, guardandola camminare velocemente. Evelyn non riconobbe la voce dell'uomo, e di conseguenza sussultò a sentire il suo nome.
«oh... ciao carlos» rispose con un leggero sospiro, per calmarsi. «ti ho spaventata?» sorrise lo spagnolo, schernendola. «no...» mentì guardandosi attorno, con un sorriso sul volto.«dove vai?» le chiese l'uomo, indicando la strada vuota, ammiccando al fatto che fosse tardi.
«vado a prendere un po' di involtini primavera al sushi. e tu?» Carlos riprese a camminare, e Evelyn lo seguì di conseguenza. «mi è venuta fame. sinceramente volevo andare a prendere la macchina e andare al mcdrive, ma... se per lei va bene, potrei accompagnarla e offrirle i miei umili servigi» l'uomo porse l'avambraccio piegato alla donna, sul quale lei posò la mano, avvicinandosi a lui.Arrivarono fino al ristorante di sushi, nel quale entrarono senza staccarsi. Carlos emanava calore, e Lynn aveva freddo e lui, nonostante la felpa, la scaldava.
«salve, fate d'asporto?» chiese Carlos, togliendo le parole dalla bocca di Lynn. «certo. scrivete qua» disse il cameriere lasciando loro un pezzo di carta e una penna, sul quale scrivere i propri ordini.«allora. quanti involtini primavera vuoi?» le chiese l'uomo, allontanandosi un attimo dalla donna, prendendo la penna. «ehm... fai otto. e metti anche tre porzioni di ravioli. e le nuvole, quelle piacciono un sacco a max, con la salsa» l'uomo scriveva, sorridendo. «che hai da sorridere?» chiese lei, notandolo. «no niente» «carlos» lo chiamò seria. Lui alzò lo sguardo su di lei, sorridendo ancora di più. «no niente, veramente» disse ancora lui, riprendendo a scrivere.
Restarono lì in piedi a parlare, mentre aspettavano che arrivasse il loro ordine. «quindi... evelyn» Carlos calcò sul nome della donna, cosa che provò un brivido all'attrice, sentendo quanto stesse bene il suo nome sulla lingua dello spagnolo. «sei un'attrice, vero?» le chiese l'uomo, girandosi verso di lei, che annuì. «ecco dove ti avevo già visto. che film hai fatto?»
«mh... no, non sono quel tipo di attrice. recito in teatro» lo fermò sorridendo Evelyn, mentre Carlos rise nervoso.
«e se mi hai già visto è perché sono venuta a parecchie gare ma non... non volevo disturbarvi, voi altri. come te, mh... alex albon, lewis... hai capito» l'uomo annuì sorridendole, comprensivo.Poco dopo arrivò il cameriere con il loro ordine e Carlos fu più veloce di Evelyn a pagare per tutti e due.
Insieme tornarono all'hotel, pronti a entrare e a salutarsi.
«allora... grazie della cena» sorrise la donna, ormai davanti alla propria camera. «non c'è di che» sorrise di rimando l'uomo, aprendo la porta della propria camera.
«buon appetito» si dissero in coro, sorridendo e augurandosi una buona notte.Evelyn entrò nella propria camera, scivolando sulla porta. Posò a terra il sacchetto con il cinese dentro. Sospirò e si passò le mani sul volto stanco. Si alzò lentamente e si buttò immediatamente sul letto. Trovò un messaggio da Max, dove diceva che era andato in camera propria, stanco e assonato. Prese il cibo cinese e si sdraiò sul letto, guardando un vecchio film.
Finì di mangiare gli involtini primavera e qualche nuvola di drago, ma dopo poco era già addormentata, sognando grandi occhi marroni, che mai si sarebbe aspettata.Carlos invece entrò nella propria camera e si spogliò in fretta, buttandosi sotto la doccia, fredda. Gli scappò un gemito soffocato, al contatto dell'acqua gelida con la sua pelle calda. Sentiva l'odore della donna sulla sua pelle, nelle narici, nei vestiti... Quel dolce sapore di pulito, vaniglia e argan. Dolce e semplice. Non troppo forte ma neanche troppo scontato. Pulito e sensibile.
Si rimise i boxer e si sdraiò sul letto, a pancia in su. Aveva una mano dietro la testa e una sull'addome, mentre sentiva il suo respiro riempire la stanza.
Era regolare e controllato. E se solo pensava che a meno di dieci metri dormiva la donna per cui, probabilmente, si era preso una cotta, il suo respiro aumentava leggermente. Costringendolo a un sospiro, e a coprire un sorriso spontaneo a se stesso, mentendosi.Prese un respiro profondo e si girò, coprendosi con un lenzuolo. Chiuse gli occhi e si obbligò ad addormentarsi. Cercò di non pensare alle sue leggere curve o a come la felpa di Max le stava grande, ai suoi occhi verdi o al suo sorriso leggermente malinconico e sincero.
Finalmente, entrambi dormivano ed erano distanti. Ma nei loro sogni, entrambi, erano insieme ed erano felici.
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𝐅𝐀𝐒𝐓 𝐂𝐀𝐑- 𝐜𝐚𝐫𝐥𝐨𝐬 𝐬𝐚𝐢𝐧𝐳
Fanfictionevelyn mccarthy aveva tutto. un fidanzato che amava, un cane che amava e un lavoro meraviglioso. ma quando max verstappen la invita a vedere una gara... carlos sainz x oc female !