Aprii gli occhi, Tom era ancora sopra di me, ma aveva gli occhi aperti, se ne stava approfittando eh.
Tn: "comodo?"
T: "non immagini quanto" mi disse per poi biaciarmi una tetta? Ma era serio?
Sentii qualcosa frullarmi nello stomaco, Tom mi faceva quest'effetto.
T: "vuoi fare colazione?"
Tn: "non la faccio mai"
T: "vestiti, ti porto a fare colazione fuori"
Tn: "se proprio ci tieni"
Mi recai nel bagno di Tom e feci una doccia.
Uscii dalla doccia e cercai una spazzola nei vari cassetti.
Trovai di tutto tranne che la spazzola.
Preservativi, lubrificanti, infiniti deodoranti.
Dopo un paio di tentativi la trovai, e purtroppo c'erano incastrati dei capelli biondi.
"che schifo" pensai.
Poi rientrai in camera di Tom e indossai i vestiti della sera precedente.
Anche Tom si preparò e indossò un baggy dal lavaggio chiaro, le osiris e una t-shirt "independent", ovviamente non potevano mancare fascia e cappellino New Era.
Eravamo pronti, erano le 11:30.
Scendemmo al piano di sotto, dove trovammo mio fratello e gli altri a fare colazione.
B: "buongiorno,voi non mangiate?"
T: "no, porto la bambina a fare colazione fuori"
J: "che avete fatto ieri sera?"
Tn: "abbiamo dormito? testa di cazzo"
B: "oooh Tom, si Tom!" Bill mi imitò e poi rise.
T: "almeno io mi do da fare rispetto a te porcospino"
Tn: "tom andiamo, ciao a dopo" dissi svelta tirando Tom.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo ad un bar in centro.
Nel cammino parlammo un po', anche se Tom non aveva molto di cui parlare.
T: "sei mai stata fidanzata?"
Tn: "perché"
T: "curiosità, quindi?"
Tn: "si, tu?"
T: "si, ma le ragazze mi usavano per la fama"
Tn: "mi dispiace"
Mi sorrise, e continuammo a parlare.
Arrivammo finalmente al bar e una cameriera ci fece accomodare.
X: "quindi cosa desiderate?" disse la donna, era una tamarra, aveva i capelli biondi, palesemente tinti, legati in una coda alta, dei grandi orecchini a cerchio, un trucco pesante e i modi di fare di una camionista.
T: "per me un cappuccino e un cornetto, per la ragazza un ginseng e una brioche"
X: "okay" disse come infastidita, io davvero boh certe persone.
Tn: "chi ti ha detto che volevo il ginseng?"
T: "perché non ho indovinato? ginseng nettare degli dei"
Tn: "effettivamente si"
Ma come aveva fatto? Un ragazzo dalle mille sorprese.
La cameriera di prima, ci servì quello che avevamo ordinato e chiese qualcosa a Tom.
X: "sei single? Ecco qui il mio contatto" lasciò un bigliettino e abbandonò il tavolo.
Tom era scioccato.
"Sta troia" dissi sottovoce
T: "come?"
Tn: "mh? Ho detto che gioia" non so neanche mentire decentemente.
T: "gelosa?"
Tn: "e di che?"
Tom mi guardò e sorrise, sorseggiando il suo cappuccino.
...
Finimmo la nostra colazione e volle girare per negozi.
Entrammo in un negozio da uomo, che vendeva articoli un po' più particolari. Pantaloni baggy, maglie over, scarpe da skate e cappellini.
In un negozio del genere chi potevo incontrare se non lui.
Tn: "russ?"
R: "tn, vedo che mi hai sostituito"
Tn: "sostituito? noi eravamo amici, e poi abbiamo solo scopato"
R: "sei la solita puttanella"
Tn: "come scusa?" mi alterai, ma Tom ancora di più.
T: "ehy testa di cazzo non chiamarla più così"
R: "adesso è diventata la tua di puttanella?"
T: "ascoltami bene razza di coglione, solo perché tn preferisce farsi ripassare da me che da te non vuol dire che sia una puttanella, anzi ti sarebbe piaciuto averla tutta per te eh?"
Russ non disse una parola e si allontanò quasi spaventato. Era un coglione ma gli volevo bene, almeno una volta...
Continuammo col girare il negozio e Tom comprò una t-shirt.
Poi avvistò un negozio di intimo e mi obbligò ad entrarci.
Tn: "ma che cazzo devi fare qui dentro?"
T: " voglio comprarti qualcosa"
Tn: "non ho bisogno di carità"
T: "consideralo più un regalo"
Sbuffai e guardai qualcosa.
T: "uh questo ti starebbe benissimo" disse afferrando un completo di raso e pizzo nero e viola.
Tn: "carino" dissi per farlo contento.
T: "prendilo"
Tn: "no"
T: "allora lo farò io"
Prese non so quanta roba, tutta della mia taglia, e si recò in cassa. Ero stra in imbarazzo perché faceva commentini, e non a bassa voce.
X: "sono 45 euro" disse una cassiera, aveva il viso simpatico.
T: "ecco a lei"
X: "è molto gentile il suo ragazzo" si rivolse a me sorridendo.
Tn: "grazie ma non è il mio ragazzo"
X: "oh scusami, ma se lo fosse sarebbe molto fortunato" disse facendomi l'occhiolino.
Tom sorrise guardandomi e afferrò lo scontrino. Poi uscimmo da quel negozio.
T: "perché hai detto che non sono il tuo ragazzo"
Tn: "perché non siamo fidanzati?"
T: "e perché?"
Tn: "perché io non cerco nulla di serio"
...
T: "tn"
Tn: "si Tom?"
Non disse niente e quando meno me l'aspettavo mi baciò sulla bocca.
Tn: "perché l'hai fatto?" dissi un po' infastidita
T: "perché sapevo che non aspettavi altro"
Tn: "che cazzate" dissi accelerando il passo.
Tn: "io vado a casa"
T: "hai lasciato la tua roba da me"
Tn: "dalla alla puttanella che ti scoperai stasera"
T: "dai ti accompagno" cercò di raggiungermi.
T: "dai per uno stupido bacio"
Arrivammo a casa e suonai il campanello in attesa che quel coglione di James mi aprisse.
J: "ah tn sei arrivata" non risposi ed entrai.
Purtroppo mio fratello fece entrare pure Tom, che fece sedere in soggiorno.
Cominciarono a parlare.
J: "sai che le prende?"
T: "no, cioè avevamo fatto shopping e poi si è incazzata di punto in bianco"
Mentiva pure eh.
Tom rimase per un'ora a casa nostra e poi verso l'ora di pranzo se ne andò.
James lo accompagnò alla porta.
J: "tranquillo dopo le parlo e ti faccio sapere"
T: "vabene grazie fratello ci vediamo"
Si salutarono e dopo un po' James venne da me.
...
J: "tnnn, vieni a pranzare"
Tn: "che palle arrivo"
Scesi sotto, ma il tavolo era privo di cibo
Tn: "che bel pranzo"
J: "cosa vuoi mangiare"
Non risposi, mi feci un'insalata, solo per me.
James si sedette vicino a me e iniziò a parlarmi.
J: "quindi che ti prende?"
Tn: "niente."
J: "successo qualcosa con Tom?"
Tn: "no ti pare, ho solo incontrato russ"
Cazzata, non ero arrabbiata per quello.
Notando le mie risposte vaghe e prive di significato, le domande di mio fratello cessarono.
Continua...
