Capitolo 13 (Vipera)

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<Dove sei andata la settimana scorsa in piena notte?> Mi chiede Tessa.
<Em...non riuscivo a dormire, sono andata a farmi un giro.>
<Un giro?>
<Si, un giro.>
<Mh, toglimi una curiosità. Perché tu e Gabriel vi lanciate occhiate a lezione?>
Sobbalzo.
<Ma che dici? Nessune occhiate. Hai le allucinazioni.>
<Si come no. Dai ti prego dimmi cosa è successo.>
<Quella sera ci siamo incrociati e abbiamo bevuto un caffè insieme, tutto qui.>
<Tutto qui? TUTTO QUI? Vipera ma ti rendi conto? Hai avuto un incontro ravvicinato con Gabriel Stage! Nessuna ragazza ci è mai riuscita!>
<Che onore.>
<Tu gli piaci.>
<Cosa? Non è vero.>
<Si invece, quando ti guarda ha gli occhietti a cuoricino.>
<Hai le allucinazione parte 2.>
<E dai Vipera...è il primo ragazzo che ti guarda così?>
<Non ho mai avuto un ragazzo, non ne sento il bisogno, sai, alla mia vecchia scuola ero conosciuta come "il mostro" quindi...>
<Oh...mi dispiace.>
<Mi dicevano: "sei un'assassina come tuo padre." Non ho mai capito a cosa si riferissero. Dicevano che mio padre ha ammazzato sei persone e ha cercato di uccidere mia madre.>
<Ehm...>
<Cosa?>
<Anche io ne ho sentito parlare. Ma non penso che tu sia un'assassina.>
<Tessa, devi dirmi cosa sai su mio padre.>
<Vipera, te l'ho detto, non so altro. Ci sarà il weekend dei genitori tra un paio di giorni, ne puoi approfittare per chiedere ai tuoi genitori spiegazioni.>
<Buona idea!>
Perfetto, la mia prima imboscata.

Again But Better: The SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora