Capitolo 34 (Mercoledì)

42 5 0
                                    

<Finalmente ti sei svegliata.> Dice un'infermiera appena apro gli occhi.
Non ricordo molto di ciò che è successo.
Ricordo che stavo litigando con Tyler, ho visto una chiazza di sangue sul letto, e poi tutto buio.
<Chiamo qualcuno.>
Cerco di muovermi, ma un bruciore al fianco me lo impedisce. Quando metto la mano sopra, sento una fasciatura. Cosa è successo?
Circa dopo 15 minuti, in camera d'ospedale arriva Enid.
<Enid?>
<Santo cielo Mercoledì!> Dice correndo verso di me per poi abbracciarmi.
<Cosa è successo?> Chiedo.
<Sei stata operata. Poison ha rosicchiato un'arteria e ti ha causato un emorragia.>
<Dov'è Tyler?> Chiedo preoccupata.
<Non...non riesce ad entrare.>
<Cosa?>
<C'è...c'è un'altra cosa.> Dice sull'orlo di piangere.
<L'emorragia ha...ha causato lo sfaldamento della placenta e Poison...>
<Poison cosa?>
<Non ce l'ha fatta.>
In quel momento, sento una fitta al cuore.
<Mi dispiace tanto Mercoledì.>
La vista mi si annebbia, il resto, ve lo lascio immaginare.

*

DUE GIORNI DOPO

<Bene, puoi tornare a casa. L'arteria è guarita, prenderai l'antidolorifico per la ferita. Sei stata fortunata.>
<Grazie.> Rispondo.
Quando esce l'infermiera, mia madre mi stringe la mano.
<Tesoro, ho già caricato tutto nella macchina. Andiamo.>
Circa cinque dopo, riesco ad alzarmi dal letto e a camminare.
<Mercoledì.> Dice una voce alle mie spalle.
<Tyler.>
<Amore mio, mi dispiace tanto. Scusami, non sono riuscito a dirtelo. Ho mandato Enid.> Dice avanzando verso di me e poi abbracciandomi.
<Lo so, lo so. Non ti preoccupare.>
Continua ad abbracciarmi, mentre lo sento singhiozzare.
<Tyler, ascoltami.> Dico posando la mia fronte sulla sua.
<Andremo avanti, ok? Sono cose che capitano. Magari in futuro...chissà.>
Fa segno di si con la testa, per poi posarmi un bacio sulle labbra.
Due ore dopo, siamo a casa, la nostra casa.
Abbiamo deciso di tornare qui, mi sento meglio a casa mia.
<Mamma.> Dice Vipera piangendo e correndo verso di me.
<Mamma mi dispiace tanto, mi dispiace davvero tanto.>
Le poso un bacio sulla testa per poi dirle:
<Non pensarci più, va bene?>
<Va bene.>
<Dov'è tuo fratello?> Chiede mio padre.
<E' in camera sua.>
Con un po' di fatica, riesco a salire le scale e arrivare in camera di Thomas.
<Tesoro?> Chiedo entrando.
<Mamma! Stai bene?>
<Si, sto bene. Che fai qui tutto solo?>
<Non volevo scendere.>
<Thomas, non voglio vederti stare male. Non pensarci più, la supereremo.>
<Va bene mamma.>
Mentre sorseggio una tazza di te caldo, con Tyler vicino, sentiamo suonare il campanello.
<Vado io.> Dice Tyler.
Dopo pochi attimi dico sbalordita:
<Xavier.>
<Buonasera ragazzi, io...condoglianze.> Termina.
<Grazie.> Dice Tyler.
<Io...sono venuto anche per chiedervi scusa. Non sono stato corretto nei vostri confronti, e dei vostri figli. Mi dispiace per molte cose.>
<Grazie Xavier. Scuse accettate.> Rispondo.

Again But Better: The SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora